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Risorse idriche

La gestione dell'acqua e delle risorse idriche nella politica di sviluppo rurale: un percorso in continuità tra diversi periodi di programmazione

Il ruolo vitale delle risorse idriche sempre più al centro delle politiche in ambito agricolo e ambientale.

L'acqua è una risorsa scarsa, oltre che fondamentale per l'uomo e per le produzioni agricole, tanto che, per salvaguardarla, è importante ridurre le pressioni sulla stessa da parte dell'agricoltura. Da oltre un ventennio, fronteggiare questi aspetti ha significato anche puntare all'integrazione tra le politiche comunitarie per raggiungere un'agricoltura sostenibile, aumentare la resilienza degli ecosistemi e preservare la biodiversità. Questa integrazione si è concretizzata, per l'agricoltura, facendo riferimento all'eco-condizionalità, che riguarda i criteri di gestione obbligatoria (Cgo) ed il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali (Bcaa), e ai pagamenti per la fornitura di beni e servizi pubblici ambientali, finanziati con le misure agroambientali. L'integrazione tra le politiche ambientali per la tutela della risorsa idrica ha, inoltre, puntato ad aumentare l'efficienza nell'uso dell'acqua per l'agricoltura e a migliorare la gestione della stessa per la salvaguardia degli ecosistemi, prevedendo interventi infrastrutturali e di tipo aziendale. In questa fase di esordio della PAC 23/27, l'acqua e le risorse idriche rientrano nel Piano Strategico della PAC (PSP)  come grande tema "tutela dell'acqua" che, attraverso gli elementi dell'architettura verde, risponde a specifiche esigenze individuate per l'Obiettivo Strategico 5 Favorire lo sviluppo sostenibile e un'efficiente gestione delle risorse, che riguardano sia la quantità - efficientare e rendere sostenibile l'uso delle risorse idriche in agricoltura, sia la qualità - tutelare le acque superficiali e profonde dall'inquinamento.

Le risorse idriche nel PSP

Nel PSP, quindi, compaiono impegni in materia di ambiente e di clima e altri impegni in materia di gestione (ACA); svantaggi territoriali specifici derivanti da determinati requisiti obbligatori (SRC); investimenti (SRD), che oltre a tutelare le acque superficiali e sotterranee, supportano la fornitura di altri servizi ecosistemici che dipendono dalla gestione della risorsa idrica, quali la biodiversità e il paesaggio, nel caso di agro-ecosistemi caratterizzati da ambienti umidi. Si tratta, ad esempio di interventi per la gestione, realizzazione o recupero di infrastrutture ecologiche connesse all'acqua (laghetti, stagni, aree umide, fontanili, lanche, canali che alimentano aree umide) (ACA 10, ACA 12, SRD04) ma anche per la gestione delle risaie (ACA 22), in alcuni casi veri e propri habitat in sostituzione delle zone umide ormai scomparse.  Grande attenzione, poi, è stata rivolta alla gestione delle risorse idriche legata ai metodi di produzione per cui il PSP supporta l'adozione di misure di ritenzione naturale delle acque, che riguardano la gestione prati e pascolo permanenti (ACA08) il minimum-till (ACA03), le cover crop (ACA06), l'inerbimento (ACA05) l'ingegneria naturalistica, favorendo la riduzione dell'inquinamento delle acque, la regolazione del deflusso, la riduzione dei fabbisogni irrigui e il miglioramento degli habitat. 

La sostenibilità della gestione dell'acqua in agricoltura passa anche dal miglioramento della gestione dell'irrigazione, supportato da specifici interventi del PSP. Questi, oltre a supportare la redditività delle aziende agricole attraverso il miglioramento dell'efficienza irrigua, offrono benefici in termini di tutela quantitativa della risorsa idrica, nonché in termini di aumento dell'attrattività dei territori. 

L'ottimizzazione dei volumi di acqua da distribuire al campo è una delle principali strategie per l'adattamento alla siccità e la politica di sviluppo rurale non poteva non tenerne conto. In questo campo, le nuove tecnologie per il calcolo del bilancio irriguo, anche attraverso il remote sensing e lo sviluppo di software dedicati, si stanno rivelando un fattore chiave, garantendo gli stessi livelli di qualità e di rese. Il PSP prevede uno specifico impegno agro-ambientale per incentivare l'adozione di questi sistemi (ACA2) e impegni per l'adozione di sistemi di irrigazione di precisione inclusi in interventi più generali (ACA 24). A livello aziendale, inoltre, viene fornito il supporto agli investimenti per impianti irrigui aziendali altamente efficienti, nonché finalizzati allo stoccaggio e il riuso (SRD01 e SRD02).

Anche le reti irrigue costituiscono un elemento strategico per il miglioramento dell'efficienza irrigua, riducendo le perdite e implementando soluzioni tecnologicamente avanzate (sistemi di telecontrollo e di automazione). Così, il supporto agli investimenti irrigui fornito dagli interventi SRD07 e SRD08 rappresenta una preziosa opportunità per migliorare l'efficienza della rete di trasporto della rete irrigua da parte degli enti gestori e per migliorare la disponibilità di risorsa da prelevare attraverso lo stoccaggio e il riuso. 

Al fine di supportare il rispetto degli obblighi derivanti dalla pianificazione della gestione della risorsa idrica a livello di Distretto Idrografico, in attuazione della DQA, il PSP prevede il pagamento compensativo per zone agricole incluse nei piani di gestione bacini idrografici (SRC03), che consentirà anche di indennizzare il nuovo obbligo di condizionalità di registrazione dell'utilizzo di concimi fosfatici (CGO1). 

La maggior parte di questi interventi sono finalizzati alle specifiche esigenze per la risorsa idrica; altri invece, pur interessando la gestione della risorsa idrica, rispondono a esigenze di tutela e valorizzazione della biodiversità (ACA22- impegni specifici risaie), di promuovere la gestione attiva e sostenibile delle foreste (ACA27, ACA28, SRD05, SRD10, SRD11, SRD12), di aumento della redditività delle aziende agricole e aumento dell'attrattività dei territori (SRD01, SRC03, SRD07). 

Al fine di evidenziare il contributo potenziale del PSP alla gestione sostenibile della risorsa idrica in termini di spesa programmata, è stata effettuata una prima analisi delle risorse allocate tra i tipi di interventi, considerando gli impegni agroambientali (ACA), pagamenti compensativi (SRC) e investimenti (SRD)[1]

Una quota rilevante delle risorse finanziarie è stata allocata tra gli interventi che riguardano la gestione della risorsa idrica, considerando il totale delle risorse destinate agli impegni agro-ambientali, i pagamenti compensativi e gli investimenti. Per quanto riguarda gli impegni agro-ambientali, le Regioni hanno assegnato circa l'80% delle risorse sugli interventi oggetto di indagine Tale quota include anche le risorse per interventi finalizzati alla tutela e valorizzazione della biodiversità (ACA 22), e gestione sostenibile delle foreste (ACA 27 e 28), che rappresentano circa il 3% del totale delle risorse per gli interventi ACA connessi alla risorsa idrica.

Per gli investimenti, circa il 70% della spesa programmata risulta allocata su interventi che riguardano la gestione dell'acqua. Di questa, tuttavia, solo una quota di circa il 25% risponde alle esigenze specifiche per la risorsa idrica. La quota maggiore è infatti costituita da interventi che rispondono a esigenze di carattere sociale ed economico (accrescimento della competitività e aumento dell'attrattività dei territori). 

Per quanto riguarda gli svantaggi territoriali specifici derivanti da determinati requisiti obbligatori (SRC), il 22% delle risorse sul totale per SRC riguarda i pagamenti compensativi per zone agricole incluse nei piani di gestione bacini idrografici.

Scendendo nel dettaglio delle scelte regionali degli interventi che riguardano la gestione dell'irrigazione (Fig.1), in pochi casi sono stati scelti i pagamenti agro-ambientali per l'ottimizzazione dei volumi da distribuire al campo (ACA 2 e 24). La totalità delle regioni hanno attivato gli interventi per il supporto agli investimenti irrigui aziendali che rispondono all'esigenza di aumento della redditività (SRD01), allocando la maggior parte delle risorse rispetto al totale degli interventi per l'irrigazione, mentre una quota minore (poco più della metà) ha scelto di attivare l'intervento SRD02 che supporta gli investimenti aziendali con finalità ambientali. Inoltre, circa la metà delle Regioni ha scelto di attivare l'intervento SRD08 per il supporto agli investimenti irrigui extra-aziendali con finalità ambientali. Poche Regioni hanno attivato l'intervento SRD07 per il finanziamento di investimenti irrigui extra-aziendali finalizzato all'accrescimento della competitività dei territori.  

Dall'analisi effettuata emerge un contributo potenziale rilevante dello Sviluppo Rurale del PSP 2023-2027 al miglioramento della sostenibilità dell'uso dell'acqua in agricoltura, anche se l'effettiva entità dovrà essere verificata nell'ambito del monitoraggio, incentrata sul nuovo PMEF - Performance Monitoring and Evaluation Framework. Inoltre, sarà da considerare il ruolo degli interventi trasversali per il rafforzamento della conoscenza e l'innovazione che potranno incidere significativamente sullo sviluppo di tecnologie e pratiche per la gestione sostenibile della risorsa idrica. 

 
 

Note

 
 

Raffaella Pergamo, Myriam Ruberto
Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'economia agraria - Centro Politiche e Bioeconomia

 
 

PianetaPSR numero 123 aprile 2023