Un Psr in buono stato di salute. Si conferma così il Programma di sviluppo rurale della Regione Umbria che sulla base degli ultimi dati di spesa al 30 settembre mostra un buon avanzamento della spesa. A fronte di una dotazione finanziaria complessiva di 792 milioni di euro, lo stato di attuazione registra una spesa di 253 milioni, pari al 31,87% del programmato (Dati regionali su elenchi di pagamento). Una precedente analisi, con dati relativi a maggio, posizionava il Psr Umbria, con oltre 220 milioni spesi (spesa pubblica), tra i primi dieci programmi regionali, con una media del 28% di risorse utilizzate, superiore di circa due punti rispetto alla media nazionale. La performance della spesa a fine settembre conferma e rafforza il trend precedente e archivia il rischio disimpegno automatico, essendo al 150% della spesa 2011 e al 110% per quanto riguarda il 2012.
Tale risultato è dovuto principalmente alle buone performance di spesa di alcune misure degli Assi 1 "Competitività" e 2 "Ambiente" che rispondono in maniera più efficiente. In particolare per l'Asse 1 si tratta delle misure 131-Sostegno agli agricoltori per conformarsi alla normativa comunitaria, 111- Formazione professionale e informazione, 123- Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali. Per l'Asse 2 le misure 211- Indennità zone montane, 212- Indennità zone svantaggiate, 227- Sostegno agli investimenti non produttivi, 214- Pagamenti agro ambientali.
L'analisi dei dati di avanzamento finanziario a livello di misura consente di raggruppare le misure del Psr Umbria in tre classi di spesa. Alla data dell'ultimo pagamento di settembre, alcune misure (131- 111- 123 per l'Asse 1, 211- 212- 227- 214 per l'Asse 2) hanno già consumato oltre il 40% del budget complessivo assegnato, con una punta del 64,53 % per la misura 211. Un secondo gruppo (121- Ammodernamento aziende agricole, 122- Valorizzazione economica delle foreste, 133- Sostegno alle associazioni di produttori, 221- Imboschimento terreni agricoli, 311- Diversificazione, 313- Incentivazione attività turistiche, 431- Gestione GAL) ha consumato dal 20 al 40 % delle risorse assegnate.
Un terzo gruppo di misure presenta una spesa inferiore al 20%: si tratta di misure non attivate o partite successivamente alle altre; in questo ultimo caso, per alcune, sono già state impegnate la quasi totalità delle risorse disponibili (126- Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali, 222- Primo impianto sistemi agroforestali su terreni agricoli e 223- Imboschimento superfici non agricole) e per le restanti oltre il 50%. Nei grafici che seguono è riportato il dettaglio percentuale per Asse e per misura della spesa pubblica, aggiornato al Decreto AGEA del 27 settembre 2011, ordinato in maniera decrescente.
In riferimento all'Asse 1 in particolare, la 131 e la 111 hanno consumato circa il 52% del budget, la 123 (45,97%) e la 121 (39,53%) consumano intorno al 40% delle risorse. La spesa dell'Asse 1 mostra inoltre la discreta performance delle misure 121, 122, 133, che superano il 20% della spesa. Nell'ambito dell'Asse 2, oltre alla ottima performance della misura 211 (64,53%), la 212 e la 227 si attestano intorno al 53%, seguite dalla 214 con il 42,17% e dalla 214 con il 30% circa.
Michela Ascani
PianetaPSR numero 3 - ottobre 2011