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Il monitoraggio degli investimenti irrigui extra-aziendali nel PSP

Gli interventi dedicati, contenuti nel Piano strategico, e il ruolo delle banche dati.

Il susseguirsi di eventi metereologici estremi come siccità e alluvioni rende necessario perpetuare gli sforzi per migliorare l'efficienza e la sostenibilità nella gestione dell'acqua sul territorio, sia per l'approvvigionamento irriguo che per la regimazione dei deflussi superficiali. In tal senso, gli investimenti in infrastrutture irrigue giocano un ruolo fondamentale, potendo intervenire lungo tutto il processo di approvvigionamento e distribuzione dell'acqua. In continuità con quanto fatto nella precedente programmazione per investimenti irrigui extra-aziendali, tramite la sottomisura 4.3 del Programma di sviluppo rurale nazionale (PSRN) e dei Programmi di sviluppo rurali (PSR) regionali, il nuovo Piano Strategico per la PAC 2023-2027 (PSP) continuerà a finanziare interventi finalizzati a migliorare l'accumulo di acqua, ridurre le perdite dalle reti, migliorare la gestione dell'acqua con innovazioni tecnologiche, diversificare le fonti di approvvigionamento (1)

Gli interventi del PSP per il supporto agli investimenti irrigui extra-aziendali

Il PSP offre opportunità di finanziamento di investimenti irrigui extra-aziendali orientati a una gestione della risorsa idrica sostenibile dal punto di vista economico e ambientale. Queste due dimensioni hanno guidato la costruzione degli interventi del Piano strategico, distinguendo chiaramente le azioni finalizzate alla tutela ambientale da quelle finalizzate allo sviluppo socio-economico dei territori. Il PSP prevede, dunque, interventi per il finanziamento di investimenti irrigui extra-aziendali, che abbiano:

Tali interventi sono stati attivati a livello regionale secondo le esigenze delle Regioni e PP.AA.; infatti, a differenza del periodo 2014-2022, non è stata prevista nel PSP una misura nazionale per il finanziamento degli investimenti irrigui, potendo contare su altri Programmi di intervento con fondi nazionali e UE diversi dal FEASR.

La demarcazione e le azioni ammissibili nell'ambito di ciascuno dei due interventi sono state selezionate tenendo conto delle relative finalità e delle rispettive disposizioni dell'art. 74 del Regolamento (UE) 2021/2115; occorre considerare, infatti, che gli investimenti irrigui possono generare impatti positivi sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista economico grazie al miglioramento dell'approvvigionamento idrico.

Nell'ambito dell'intervento SRD08, avendo finalità ambientale, oltre agli interventi per l'efficientamento delle infrastrutture esistenti, (regolate dall'art 74 (4) del Regolamento (UE) 2021/2115) da considerare come misure di adattamento ai cambiamenti climatici, sono ammissibili gli investimenti per la realizzazione di nuove infrastrutture irrigue purché non comportino un aumento netto della superficie irrigata. Interventi del genere sono costituiti, ad esempio, da nuove opere finalizzate all'infrastrutturazione collettiva di area già attualmente irrigata in autoapprovvigionamento. Questi investimenti consentono il passaggio da una gestione frammentata dell'irrigazione a una gestione collettiva, che consente una più efficiente distribuzione dell'acqua in periodo di scarsità ed una compartecipazione ai costi di gestione da parte dell'utente. Per questi interventi, ove previsto dal Regolamento, è richiesto il conseguimento di percentuali di risparmio idrico reale e potenziale definite dalle Regioni e Province Autonome.Inoltre, l'intervento SRD08 prevede il sostegno alla manutenzione straordinaria ad opera degli enti irrigui del reticolo artificiale di pianura, aventi finalità di irrigazione e bonifica, allo scopo di mantenere o creare la fornitura di servizi ecosistemici legati agli ecosistemi acquatici. 

In aggiunta, sono compresi gli investimenti per il riutilizzo dei reflui a scopo irriguo e la realizzazione di invasi interaziendali e/o collettivi. Questi ultimi offrono anche l'opportunità di migliorare la fornitura di diversi servizi ecosistemici (configurandosi talvolta come zone umide artificiali) e di ottenere un risparmio energetico, potendo ospitare l'installazione di impianti fotovoltaici galleggianti, in sinergia quindi con gli investimenti di efficientamento energetico previsti dallo stesso intervento. 

Gli interventi che comportano un incremento netto dell'area irrigata (regolate dall'art 74 (6) del Regolamento (UE) 2021/2115) confluiscono invece nella scheda a prevalente finalità produttiva (SRD07), e non saranno vincolati alla garanzia di un risparmio idrico, ma allo stato di qualità del corpo idrico e ad un'analisi di impatto ambientale mostri che l'investimento non avrà un impatto negativo significativo sull'ambiente.

 

Criteri di ammissibilità e obblighi per gli investimenti irrigui extra-aziendali relativi alla trasmissione dei dati

La definizione degli interventi del PSP relativi agli investimenti irrigui extra-aziendali è stata guidata da strategie di pianificazione di lungo periodo, in quanto la programmazione e valutazione delle politiche che riguardano la gestione della risorsa idrica non possono prescindere dalla disponibilità di dati. Il supporto alla gestione sostenibile dell'acqua passa, infatti, anche attraverso la costruzione di una base conoscitiva per la valutazione delle politiche ad essa orientate, incluso il PSP.
 
Per tale motivo, a livello nazionale sono stati inclusi nel PSP condizioni di accesso che incentivino la trasmissione dei dati utili al monitoraggio.
Pertanto, al di là dei requisiti minimi stabiliti dall'articolo 74, l'accesso al finanziamento da parte degli Enti irrigui è stato subordinato alla registrazione di dati di contesto e di progetto rispettivamente nelle banche dati SIGRIAN[1] e DANIA[2] sia come condizione di ammissibilità che nella fase post -finanziamento. 

In particolare, sono stati previsti i seguenti obblighi e criteri di ammissibilità pre-finanziamento, in relazione al progetto e al soggetto beneficiario:

Questo secondo adempimento recepisce quanto indicato dal Decreto interministeriale MASAF/MASE n. 485148 del 30 settembre 2022, approvato nell'ambito delle riforme previste dal PNRR e che prevede la corretta implementazione dei dati di volume in SIGRIAN come precondizione per tutti i finanziamenti pubblici in infrastrutture irrigue in capo agli Enti irrigui.

Nella fase post finanziamento per gli Enti irrigui che sono risultati beneficiari, vi è l'obbligo di:

Di conseguenza, per ciascuno progetto di investimento, anche solo candidato a finanziamento, sarà possibile evincere dalle due banche dati informazioni utili alla definizione del contesto di intervento e al monitoraggio dei singoli progetti, dell'intervento (e del Piano) nel suo complesso, sia per finalità di valutazione della performance che per la procedura di Valutazione ambientale strategica (VAS). 
I dati saranno utili, inoltre, alla valutazione del contributo del PSP ad altri Piani sovraordinati (Piani di Gestione Acque, Piano Nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici) e, più in generale, alla programmazione delle future strategie di finanziamento, sia per la valutazione che per il monitoraggio e l'attuazione delle politiche per le risorse idriche. 

Lo stesso PSP è stato definito sulla base di analisi e valutazioni basate anche su dati SIGRIAN, utili alla descrizione di indicatori del contesto irriguo nazionale, confluite nei cosiddetti Policy Brief [3](Policy Brief 5-Tutelare l'ambiente).

Esempi di utilizzo dei dati raccolti per il supporto alla valutazione dei piani e programmi per la gestione della risorsa idrica

Nel periodo di programmazione 2014-2022 il monitoraggio fisico e ambientale del PSRN (sottomisura 4.3 per il finanziamento degli investimenti irrigui extra-aziendali) è stato condotto attraverso dati di contesto contenuti in SIGRIAN e dati di processo forniti dagli stessi  beneficiari dei finanziamenti attraverso indagini ad hoc e relativi a ciascun progetto finanziato  (ad esempio, risparmio idrico reale e potenziale conseguito dall'investimento, area attrezzata sottesa all'intervento, n. di misuratori istallati ecc.) Dall'elaborazione combinata degli indicatori di contesto e di processo è stato possibile valutare l'impatto della misura/intervento ad esempio in termini di area efficientata rispetto al totale nazionale, oppure al risparmio idrico conseguito in rapporto al prelievo idrico complessivo (2).
La Tabella 1 riporta un esempio di indicatori di contesto, processo e contributo quantificabili mediante l'uso delle due banche dati, in parte già utilizzati nel Piano di monitoraggio ambientale del PSRN 2014-2022 o nella valutazione di altri Piani e Programmi (ad esempio PNRR).

Rispetto alla valutazione di Piani e programmi sovraordinati, i dati raccolti sono di supporto anche al popolamento di indicatori utilizzati nelle valutazioni ambientali strategiche dei Piani di Gestione delle Acque (PGA), strumenti programmatori e di attuazione delle Autorità di Bacino Distrettuali, quali ad esempio: m3 di acqua depurata riutilizzata (indicatore monitoraggio IP10 del PGA DAS e indicatore monitoraggio 06 del PGA DAC), perdite delle reti irrigue (indicatore monitoraggio 05b del PGA DAC). Per la valutazione di tali dati le Autorità di Distretto hanno anche la possibilità di accedere autonomamente a DANIA.

Ulteriori potenzialità possono essere rilevate nell'ambito della valutazione del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNCC), per la quale è stato proposto un set di indicatori tra cui: Quantità di acqua prelevata e utilizzata per l'uso irriguo e industriale (indicatore di contesto), Variazione dei consumi idrici per settore (indicatore di contributo), Numero di progetti del Programma di Sviluppo Rurale con effetto sulla risorsa idrica (indicatore di processo) (3).

Conclusioni

L'impianto che regola il supporto agli investimenti irrigui extra-aziendali nel PSP sintetizza e riproduce un approccio impostato e consolidato negli anni in risposta alle richieste della Commissione Europea, di migliorare la conoscenza degli usi idrici e la conseguente applicazione del principio chi inquina/uso paga. 

Tale impianto rappresenta, dunque, un ulteriore passo avanti  nel contribuire ad aumentare la disponibilità dei dati in SIGRIAN (e dunque la rappresentatività in termini di descrizione del contesto territoriale in relazione all'uso dell'acqua ai fini irrigui), e consente, inoltre, di disporre di una banca dati di riferimento, DANIA, per la raccolta (e condivisione tra le istituzioni) dei dati utili al popolamento di indicatori finora quantificati attraverso dati da reperire di volta in volta dai singoli beneficiari. Tutto ciò si traduce anche in un vantaggio nella valutazione (anche ambientale) del nuovo PSP, che assume grande rilevanza nell'ambito della programmazione dello sviluppo rurale, considerati gli ingenti fondi regionali ed europei gestiti e la notevole influenza sul contesto rurale, ma per estensione anche su tutto il territorio e in definitiva sull'ambiente (4).

 
 

Note

[1] Sistema Informativo Nazionale per la Gestione delle Risorse Idriche in Agricoltura
[2] Database Nazionale degli Investimenti per l'Irrigazione e l'Ambiente
[3] https://www.reterurale.it/PAC_2023_27/PolicyBrief

 

Riferimenti bibliografici

 
 

Marianna Ferrigno, Veronica Manganiello, Myriam Ruberto, Raffaella Pergamo

 
 

PianetaPSR numero 126 luglio/agosto 2023