Il 7 agosto scorso il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha adottato la Strategia Nazionale Biodiversità (SNB) 2030.
La Strategia, frutto di un lungo processo di consultazione e condivisione con tutti i portatori di interesse, definisce gli indirizzi nazionali per la tutela e la valorizzazione della biodiversità e degli ecosistemi, in attuazione degli impegni assunti con la ratifica della Convenzione sulla Diversità Biologica di Rio del 1992 (che, in occasione della COP 15 svoltasi a dicembre a Montreal, ha adottato il quadro globale per la biodiversità 2030), e in coerenza con gli obiettivi della Strategia Europea per la Biodiversità 2030.
La SNB 2030 delinea una visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla necessità di invertire la tendenza alla perdita della biodiversità e al deterioramento degli ecosistemi terrestri e marini e di ripristinare una relazione sana e reciprocamente vantaggiosa tra uomo e natura.
La Strategia stabilisce gli obiettivi di tutela e salvaguardia della biodiversità da raggiungere entro il 2030 e sarà soggetta, nel 2026, ad una verifica sulla validità della sua impostazione e sulle eventuali necessità di adeguamento, anche in relazione all'attuazione della Strategia Europea per la Biodiversità 2030.
L'adozione della SNB 2030 rappresenta un passo importante e un impegno concreto per la tutela degli ecosistemi naturali, degli habitat e delle specie protette che sono presenti nel nostro Paese.
Con l'adozione della Strategia Nazionale per la Biodiversità 2030 viene istituito, presso il Ministero dell'Ambiente, il Comitato di gestione per la Strategia Nazionale per la Biodiversità e un Tavolo di consultazione per permettere il confronto tra tutti i portatori di interesse.
L'attuazione della Strategia avverrà attraverso l'adozione, da parte del Comitato di gestione, di un programma che, per le singole azioni, individuerà i soggetti responsabili della loro attuazione e le fonti di finanziamento.
L'effettivo raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla SNB dipenderà dall'efficace attuazione delle misure e dal coinvolgimento attivo di tutti i settori interessati, a partire dall'agricoltura e della produzione di cibo.
Le Regioni avranno un ruolo fondamentale nell'attuazione delle misure della SNB per adattare la Strategia alle specifiche esigenze territoriali.
La "vision" al 2050 della SNB 2030 è la seguente:
La SNB tiene conto del valore della biodiversità per il contrasto ai cambiamenti climatici, la salute e l'economia, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 e si integra con gli altri strumenti strategici nazionali, quali la strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, la strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, il piano strategico nazionale della PAC 2023/2027, ecc.
La SNB 2030 è articolata in due obiettivi strategici: A) Costruire una rete coerente di aree protette terrestri e marine e B) Ripristinare gli ecosistemi terrestri e marini. Quest'ultimo è declinato in 7 ambiti di intervento.
Agli ambiti di intervento si associano i cosiddetti "vettori", che sono settori di azione trasversali che possono facilitare, rafforzare e concorrere al raggiungimento degli obiettivi della SNB 2030.
L'obiettivo strategico A) Costruire una rete coerente di aree protette terrestri e marine si propone di promuovere una più efficace gestione delle aree protette, definendo specifici obiettivi e misure di conservazione per queste aree. Le aree protette, come i parchi nazionali e regionali e le riserve naturali, svolgono un ruolo fondamentale nella salvaguardia della biodiversità. La Strategia intende rafforzare la governance e gli strumenti di gestione per rendere realmente efficace la rete delle aree protette.
Il target della SNB 2030 è quello di proteggere il 30% della superficie terrestre nazionale attraverso un sistema integrato di aree protette. Per raggiungere questo obiettivo è previsto l'ampliamento della rete delle aree protette esistenti o l'istituzione di ulteriori aree protette a livello nazionale e regionale.
Rispetto alla situazione attuale, questo significa incrementare in modo significativo la superficie totale nazionale destinata alle aree protette.
Ricordiamo, infatti, che, nel complesso, il sistema delle aree protette nazionali e regionali (dato EUAP 2010), insieme alla rete Natura 2000 (dato MiTE 2021), copre attualmente un'estensione di quasi 10.500.000 ha, interessando circa il 20% della superficie terrestre nazionale e circa il 10% di quella marina.
Al sistema nazionale delle aree a tutela ambientale, possiamo aggiungere anche aree differenti da quelle protette che, pur essendo istituite con un obiettivo diverso, forniscono un efficace contributo alla conservazione della biodiversità.
L'obiettivo strategico B) Ripristinare gli ecosistemi terrestri e marini prevede 7 ambiti di intervento: Specie, Habitat ed Ecosistemi, Cibo e Sistemi Agricoli, Zootecnia, Foreste, Verde Urbano, Acque Interne, Mare e Suolo.Questo obiettivo si propone di assicurare che almeno il 30% delle specie e degli habitat protetti dalle Direttive 2009/147/CEE "Uccelli" e 92/43/CEE "Habitat", raggiungano uno stato di conservazione soddisfacente entro il 2030, di garantire il non deterioramento di tutti gli ecosistemi e di assicurare che vengano ripristinate vaste superfici degradate (con particolare attenzione a quelle potenzialmente più idonee a catturare e stoccare il carbonio, nonché a prevenire e ridurre l'impatto delle catastrofi naturali) e di garantire una riduzione del 50% del numero delle specie delle liste rosse nazionali minacciate da specie esotiche invasive.
Attraverso l'obiettivo strategico B) la SNB si prefigge di migliorare l'attuazione della legislazione vigente in materia di conservazione di specie e habitat, di definire e attuare un piano nazionale di ripristino degli ecosistemi, secondo quanto previsto dalla Strategia Europea per la Biodiversità al 2030, e di ridurre le pressioni sugli habitat e le specie e di garantire che gli ecosistemi siano gestiti in modo sostenibile.
La SNB 2030 mette in risalto l'importanza dell'agricoltura, che svolge un ruolo primario sia per quanto riguarda l'approvvigionamento di cibo sia nel garantire la gestione e la manutenzione del territorio, il mantenimento degli ecosistemi e la tutela della biodiversità, con le funzioni produttive del settore agricolo e alimentare che possono essere garantite nel lungo periodo solo salvaguardando le risorse naturali e l'ambiente.
La Strategia evidenzia come la tutela della biodiversità e degli ecosistemi agricoli deve essere promossa incoraggiando le pratiche agroecologiche, la conservazione e il ripristino di habitat e specie, la protezione degli elementi caratteristici del paesaggio e l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
La SNB 2030, in linea con le strategie comunitarie sulla Biodiversità al 2030 e Farm to Fork, e con il Piano Strategico Nazionale della PAC 2023/2027, stabilisce, per l'ambito di intervento Cibo e Sistemi Agricoli, Zootecnia, i seguenti obiettivi:
Per conseguire l'obiettivo di invertire la tendenza al declino degli impollinatori viene proposta l'adozione di un piano nazionale per la loro conservazione, basato sul monitoraggio del loro stato di conservazione e dei loro habitat, e di azioni specifiche di gestione e tutela degli habitat naturali e semi-naturali prioritari per le specie più a rischio.
Per quanto riguarda l'obiettivo della riduzione del 50% dei rischi e dell'uso dei prodotti fitosanitari, in particolare quelli più pericolosi, la priorità della SNB è quella di garantire la piena attuazione delle misure previste dal piano nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) per la tutela della biodiversità nei siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette.
Un altro obiettivo prioritario della SNB 2030 è quello di aumentare in modo significativo la diffusione delle pratiche agricole e zootecniche sostenibili e di destinare almeno il 25% dei terreni agricoli all'agricoltura biologica. Per raggiungere questo obiettivo sarà fondamentale il contributo del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023/2027 e la piena attuazione della legge quadro nazionale sull'agricoltura biologica e del Piano d'azione europeo per l'agricoltura biologica.
Oltre all'ambito di intervento Cibo, Sistemi Agricoli e Zootecnia, la SNB 2030 include anche uno specifico ambito dedicato alle foreste, che mette in risalto come le politiche di tutela e conservazione del patrimonio forestale dovranno essere sempre più costruite in una visione integrata di lungo periodo per tenere conto delle esigenze delle filiere produttive, ma anche di quelle della sostenibilità ambientale.
L'attuazione della SNB 2030, non essendo previsti finanziamenti specifici, sarà garantita dalle politiche settoriali, che dovranno tenere in debito conto la biodiversità e la salvaguardia dell'ambiente nella programmazione delle risorse finanziarie 2021/2027.
I fondi che dovranno concorrere all'attuazione della SNB sono quelli programmati nell'ambito dell'Accordo di Partenariato Italia 2021/2027 (FESR, FSE+, FSC, FEAMPA) e del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023/207 (FEAGA e FEASR).
Inoltre, dovranno concorrere all'attuazione della SNB anche i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dedicati alla transizione ecologica.
A queste risorse si aggiungono anche i finanziamenti previsti dal Programma per l'ambiente e l'azione per il Clima (LIFE), dal Programma Horizon Europe e dal Programma Invest UE, che avrà delle specifiche iniziative dedicate al capitale naturale e all'economia circolare.
Ricordiamo anche che, secondo quanto previsto dal Green Deal Europeo, tutti i finanziamenti comunitari devono essere "biodiversity-proof" e, secondo il principio "Do No Significant Harm (DNSH)", devono assicurare che le risorse non abbiano impatti negativi e che contribuiscano alla tutela della biodiversità.
Ulteriori investimenti pubblici e privati possono essere sostenuti attraverso le iniziative previste dalla strategia UE per la Biodiversità per il 2030, dalla Strategia Farm to Fork o nell'ambito del Piano di azione sulla finanza sostenibile, come la Business for Biodiversity e la Tassonomia dell'UE.
Nell'ambito della programmazione dei fondi comunitari 2021/2027, il Piano Strategico Nazionale della PAC rappresenta uno degli strumenti di finanziamento più importanti per concorrere all'attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità 2030 e per contribuire direttamente al raggiungimento dei suoi obiettivi.
Il PSP 2023/2027 ha, tra le sue finalità, quella di arrestare e invertire la perdita di biodiversità negli ecosistemi agricoli e forestali, preservare e mantenere le caratteristiche del paesaggio rurale, conservare e valorizzare le risorse genetiche e fornire servizi ecosistemici.
Il PSP destina circa 10 miliardi di euro, tra pagamenti diretti e misure dello sviluppo rurale, ad interventi a finalità ambientale, mettendo in campo strumenti fondamentali per la tutela e la salvaguardia della biodiversità, quali i regimi ecologici per l'ambiente e il clima, la condizionalità della PAC e gli interventi dello sviluppo rurale.
In particolare, gli interventi dello sviluppo rurale, quali gli impegni agro-climatico- ambientali, l'agricoltura biologica, i pagamenti Natura 2000 e gli investimenti non produttivi, rappresentano lo strumento più importante per il conseguimento degli obiettivi ambientali e climatici della PAC, per incentivare pratiche agricole sostenibili e per attuare misure per ripristinare, preservare e migliorare la biodiversità negli ecosistemi agricoli.
Attraverso gli interventi agro-climatico-ambientali, gli agricoltori si impegnano ad adottare pratiche agricole che prevedono il mantenimento degli habitat naturali, la gestione sostenibile di prati e pascoli e delle risorse idriche, la salvaguardia delle zone umide, l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti, l'utilizzo di tecniche di coltivazione che mantengono la fertilità del suolo.
L'agricoltura biologica, invece, contribuisce direttamente alla conservazione della biodiversità, eliminando la pressione e la minaccia diretta per le specie e gli habitat causate dai prodotti fitosanitari. Inoltre, tale pratica consente anche la creazione e la conservazione delle infrastrutture verdi.
Oltre a questi interventi, il PSP sostiene anche investimenti non produttivi a finalità ambientale, che consentono la realizzazione o il recupero di elementi caratteristici del paesaggio e di infrastrutture ecologiche.
In definitiva, il PSP 2023/2027 è, uno strumento fondamentale per conseguire gli obiettivi della SNB 2030, integrare la conservazione della natura e della biodiversità nell'ambito agricolo e promuovere l'uso sostenibile delle risorse naturali nelle aree rurali.
Luigi Servadei - Rete Rurale Nazionale MASAF
PianetaPSR numero 127 settembre 2023