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IL PESO DEGLI AIUTI UE SUL BILANCIO DELLE AZIENDE AGRICOLE

LATTE OVINO

°MOL = Ricavi vendite - Costi + Aiuti comunitari. Costi = Costi materie prime, altri costi diretti e comuni, costi del personale inclusi oneri sociali familiari (esclusi ammortamenti, interessi e imposte)
*Semi estensivo-filiera altri formaggi pecorini: 920 capi e 60 ha; Estensivo-filiera pecorino romano: 190 capi e 100 ha; Estensivo-altri formaggi pecorini: 342 capi e 60 ha

La situazione reddituale nell'ambito della filiera ovina è critica; delle tre aziende considerate due presentano dei costi di produzione superiori ai ricavi e riescono ad avere un margine operativo lordo positivo solo grazie all'apporto del sostegno pubblico della Pac.In particolare, le aziende sarde, in gran parte impegnate nella filiera del Pecorino Romano, oltre al regime del pagamento unico e all'articolo 68, incassano annualmente gli aiuti dalle misure del Psr, con particolare rifermento alle indennità compensative ed agli impegni per il benessere degli animali.
L'incidenza del sostegno pubblico sul MOL è piuttosto variabile, passando da un massimo del 120 ad un minimo del 21%, in base all'azienda considerata. La differenza è dovuta in parte alla storia recente dell'azienda (in caso di allevamenti con trend di crescita dimensionale dopo la riforma del 2003, l'incidenza della Pac tende a diminuire); in parte al numero ed al tipo di misure di sostegno alle quali si accede annualmente.
Per l'allevamento impegnato nella filiera del Pecorino Romano è stato considerato il bilancio economico per il triennio 2009 - 2011. Come si può notare la situazione è andata progressivamente peggiorando, per via della difficile crisi che ha colpito questo prodotto, le cui quotazioni sono diminuire sensibilmente.

 
°MOL = Ricavi vendite - Costi + Aiuti comunitari. Costi = Costi materie prime, altri costi diretti e comuni, costi del personale inclusi oneri sociali familiari (esclusi ammortamenti, interessi e imposte)
*Estensivo-filiera pecorino romano: 190 capi e 100 ha.

Come conseguenza, l'incidenza del sostegno pubblico sul MOL è aumentato dall'85% del 2009 al 131% del 2011, mentre il saldo tra ricavi delle vendite e costi è peggiorato progressivamente, diventando negativo.
In generale, l'allevamento ovino italiano manifesta una accentuata sensibilità agli interventi di politica agraria, fatta eccezione per quelle realtà inserite in una filiera produttiva che riesca a valorizzare in modo adeguato la materia prima, grazie alla esistenza di prodotti derivati che occupano nicchie di mercato isolate dalla concorrenza e tali da generare un elevato valore aggiunto. In relazione all'impatto della futura Pac, decisivo per gli allevamenti ovini sarà la dotazione di superfici foraggere ed a pascolo ammissibili al regime del pagamento di base.  Prendendo in esame per il greening, a titolo di esempio, l'azienda di cui si riporta il bilancio triennale,  con una estensione di 100 Ettari di superificie agricola di cui nella campagna 2010,  70 Ha a pascolo permanente e 30 Ha foraggiere avvicendate.
Per adempiere ai vincoli del greening l'impresa dovrebbe:
- Introdurre un terza coltura con una estensione di almeno 1,5 ettari.
- Destinare almeno 2,1 Ha ad area a focus ecologico.
Tutto ciò determinerebbe una piccola riduzione della porzione aziendale investita a foraggiere, pertanto con un costo di transazione piuttosto limitato.

 
 

Schede a cura di:
Ermanno Comegna, Stanislao Lepri e Franca Ciccarelli (ISMEA)

 

PianetaPSR numero 3 - ottobre 2011