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IL PESO DEGLI AIUTI UE SUL BILANCIO DELLE AZIENDE AGRICOLE

CARNE BOVINA

GRAFICO CARNE BOVINA 1
°MOL = Ricavi vendite - Costi + Aiuti comunitari. Costi = Costi materie prime, altri costi diretti e comuni, costi del personale inclusi oneri sociali familiari (esclusi ammortamenti, interessi e imposte)
*Centro-collina-vacca vitello: 40 capi e 33 ha; Nord-pianura-ristallo: 349 capi e 46 ha; Sud-montagna-estensivo podolico: 265 capi e 383 ha

Il settore della carne bovina presenta alcune peculiari caratteristiche: non è omogeneo dal punto di vista della tipologia produttiva, della tecnica di allevamento e produzione, dell'approccio al mercato e dell'utilizzo dei vari strumenti di sostegno previsti nella Pac.
L'indagine condotta dal gruppo di lavoro Ismea - Rete Rurale Nazionale ha evidenziato tre fondamentali gruppi di aziende: gli allevamenti della linea vacca vitello, i quali utilizzano prevalentemente razze bovine da carne pregiate di origine nazionale (Chianina, Marchigiana, Piemontese); quelle che seguono il modello dell'ingrasso (ristallo), impiegando per lo più animali di importazione (dalla Francia e dalla Polonia, in particolare) o, in misura inferiore, vitelli nati in Italia; infine ci sono gli allevamenti di tipo estensivo del sud Italia e delle isole che impiegano le razze rustiche tipiche. Il sostegno della Pac riveste una notevole importanza nei tre gruppi considerati: il rapporto tra il totale degli aiuti Pac ed il MOL è pari al 63% per la linea vacca vitello, l'88% per il ristallo ed il 128% per la zootecnia estensiva. Questo significa che nel terzo tipo di allevamento gli aiuti della Pac servono almeno in parte a compensare il saldo negativo tra ricavi delle vendite e costi.

 
GRAFICO CARNE BOVINA 2
°MOL = Ricavi vendite - Costi + Aiuti comunitari. Costi = Costi materie prime, altri costi diretti e comuni, costi del personale inclusi oneri sociali familiari (esclusi ammortamenti, interessi e imposte)
*Nord-pianura-ristallo: 349 capi e 46 ha.

In tutte le diverse tipologie aziendali il sostegno specifico garantito dall'articolo 68 occupa una posizione importante. Per gli allevamenti della linea vacca vitello e per quelli estensivi assumono un ruolo rilevante anche i pagamenti della politica di sviluppo rurale, con riferimento alle indennità compensative nel secondo caso ed alle misure agro-ambientali nel primo.
Per l'azienda più rappresentativa del settore, quella che fa ristallo (Nord-pianura), nei tre anni considerati dall'analisi, si nota un peggioramento della situazione reddituale, dovuta essenzialmente al peggioramento delle ragioni di scambio, con l'aumento dei prezzi dei fattori della produzione, non del tutto compensato dalla variazioni dei prezzi di vendita.    
 Prendendo in esame per il greening, a titolo di esempio, l'azienda di cui si riporta il bilancio triennale,  con una estensione di 46 Ettari a seminativo di cui nella campagna 2010, 36Ha a mais e 10 Ha a orzo, emerge che per adempiere ai vincoli del greening l'impresa dovrebbe:
-          Introdurre un terza coltura con una estensione di almeno 2 Ha
-          Destinare almeno 3,3 Ha ad area a focus ecologico.
Tutto ciò determinerebbe la  riduzione di parte delle superfici coltivate per la produzione dei mangimi reimpiegati in azienda, con un incremento degli oneri di acquisto degli stessi fuori dall'azienda. 

 
 

PianetaPSR numero 3 - ottobre 2011