Durante la recente fase di attuazione della Misura 121 (Ammodernamento delle aziende agricole) si sono rese disponibili nuove risorse di poco superiori ai due milioni di euro derivanti da revoche ed economie in fase di concessione dell'aiuto e dal preoccupante fenomeno delle rinunce da parte di privati colpiti dalla generale crisi economico finanziaria e non più in grado di garantire la relativa parte di cofinanziamento.
Le risorse così liberate verranno utilizzate per lo scorrimento delle graduatorie dell'ultima sottofase approvata lo scorso 24 maggio permettendo il finanziamento di ulteriori domande collocate in posizione utile nella stessa graduatoria predisposta dall'agenzia di erogazione regionale Argea Sardegna, soggetto incaricato di ricevere e istruire le domande di aiuto.
Sulla base dell'avanzamento finanziario, aggiornato all'11 ottobre del 2011, le domande ammissibili a finanziamento in base alle risorse programmate da bando sono circa un migliaio mentre le determinazioni di concessione sono poco più di trecento. I pagamenti ammontano ad appena 6,3 milioni di euro pari a poco più del 5,5% della spesa pubblica complessivamente prevista per la misura. sentate.
La misura 121 "Ammodernamento delle aziende agricole" prevede un aiuto alle imprese agricole per la realizzazione di investimenti materiali e immateriali finalizzati all'ammodernamento delle strutture e all'introduzione di tecnologie innovative tese a favorire la valorizzazione dei prodotti ed il miglioramento dei processi produttivi.
Le risorse finanziarie pubbliche attribuite alla misura per l'intera durata del PSR ammontano a complessivi 114 milioni di euro.. La misura 121 ha la maggiore dotazione finanziaria tra le misure ricadenti all'interno dell'Asse I, circa doppia rispetto alla misura 112 "Insediamento dei giovani agricoltori" seconda in questa speciale classifica con una dotazione paria 70 milioni di euro.
Il bando pubblicato nel 2008 ha stanziato 60 milioni di euro di risorse pubbliche da distribuire in tre diverse fasi temporali.
Per la realizzazione degli interventi finanziabili, l'intensità degli aiuti è fissata nella percentuale del 40% degli investimenti riconosciuti ammissibili per le aziende ricadenti in zone non svantaggiate e nella misura del 50% per quelle ricadenti in zone svantaggiate. Per i giovani agricoltori le stesse percentuali di aiuto possono raggiungere rispettivamente il 50% ed il 60%. La restante parte, non coperta dal finanziamento pubblico, è a totale carico dei beneficiari. Il volume massimo di investimento ammissibile per azienda è fissato in 800 mila euro per la generalità delle aziende ad eccezione delle imprese agricole che risultano prevalentemente orientate verso la trasformazione su larga scala e la commercializzazione per le quali il massimale è pari a € 1.500.000.
Francesco Piras
PianetaPSR numero 4 - novembre 2011
