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IL PESO DEGLI AIUTI UE SUL BILANCIO DELLE AZIENDE AGRICOLE

OLIO DI OLIVA

°MOL = Ricavi vendite - Costi + Aiuti comunitari. Costi = Costi materie prime, altri costi diretti e comuni, costi del personale inclusi oneri sociali familiari (esclusi ammortamenti, interessi e imposte)

 Le aziende olivicole oggetto dell'indagine sull'impatto della riforma della PAC sono caratterizzate da una notevole variazione tra diverse tipologie aziendali. Questa differenziazione, tipica del settore, dipende da fattori quali le caratteristiche dell'oliveto (sesto di impianto, produttività, ecc.), la forma di conduzione, le altre colture presenti in azienda ed il tipo di commercializzazione adottato (vendita prodotto sfuso, vendita diretta, imbottigliamento, ecc.), e si riflette sulle performance economiche aziendali, anch'esse variabili tra azienda e azienda.In quasi tutti i casi analizzati emerge, in ogni modo, una forte dipendenza dagli aiuti PAC, che rappresentano una fetta consistente delle entrate annuali complessive. L'importanza dei contributi comunitari è illustrata in modo evidente nel primo grafico, in cui sono riportate tre aziende campione: una azienda ad indirizzo misto olivicolo-viticolo della collina pugliese, un'azienda specializzata della piana di Gioia Tauro ed un'azienda con seminativi della montagna laziale. L'incidenza del sostegno pubblico comunitario è pari al 18% delle entrate complessive nel primo caso, al 42% nel secondo ed al 48% nel terzo.

 
°MOL = Ricavi vendite - Costi + Aiuti comunitari. Costi = Costi materie prime, altri costi diretti e comuni, costi del personale inclusi oneri sociali familiari (esclusi ammortamenti, interessi e imposte)

Ancora più significativa è l'incidenza del contributo PAC su margine operativo lordo (MOL), che in assenza di contributo è spesso negativo. Il secondo grafico è relativo al triennio 2009-2011 (per quest'ultimo anno si tratta di dati stimati) per l'azienda della collina pugliese, da cui emerge in modo ancora più evidente l'importanza degli aiuti PAC, soprattutto in annate caratterizzate da fasi depressive del mercato.
Per quello che riguarda la tipologia di contributi PAC ricevuti dalle aziende emerge l'importanza del pagamento unico disaccoppiato, con importi che arrivano anche a 6-700 euro per ettaro. I contributi dello sviluppo rurale, per misure come il biologico o l'indennità compensativa, sono invece percepite da una parte consistente delle aziende, soprattutto quelle situate nelle zone più interne e meno intensive. Nessuna delle aziende considerate ha invece usufruito del premio per l'olio di oliva di qualità - articolo 68.I risultati dell'indagine indicano una forte sensibilità del settore olivicolo rispetto al processo di riforma della politica agricola comune. Come accennato in precedenza, se ci si limita alle aziende campione riportate nel grafico, si nota come, in mancanza degli aiuti pubblici, il MOL diventerebbe negativo per il primo e terzo caso e si ridurrebbe notevolmente  nel secondo.  Questa situazione, comune alla quasi totalità delle aziende analizzate, dimostra che senza la PAC la vitalità del settore potrebbe essere fortemente compromessa ed il fenomeno dell'abbandono degli oliveti, già manifestatosi in ampie zone del Paese, potrebbe estendersi ulteriormente.

 
 
 
 

PianetaPSR numero 4 - novembre 2011