PianetaPSR

IL PESO DEGLI AIUTI UE SUL BILANCIO DELLE AZIENDE AGRICOLE

MAIS

GRAFICO 1
°MOL = Ricavi vendite - Costi + Aiuti comunitari. Costi = Costi materie prime, altri costi diretti e comuni, costi del personale inclusi oneri sociali familiari (esclusi ammortamenti, interessi e imposte)
*Azienda specializzata destrutturata piccola: 36 ha; Azienda diversificata con pomodoro/cereali a paglia grande: 142 ha; Azienda diversificata con bietole/soia grande: 516 ha

L'indagine sull'impatto della riforma Pac condotta presso le aziende produttrici di mais ha evidenziato una accentuata dipendenza dal sostegno pubblico e una forte differenziazione tra le diverse tipologie aziendali presenti nel settore. In relazione a tale ultimo aspetto, il lavoro sul campo ha evidenziato la sostanziale riduzione, se non addirittura la scomparsa, del modello di azienda maidicola specializzata, dedita alla mono successione sul 100% della superficie agricola utilizzata, piuttosto diffusa nella pianura del nord Italia dagli anni settanta in avanti. Oggigiorno, sia le grandi aziende che quelle piccole e medie tendono tutte a diversificare l'orientamento produttivo, inserendo le colture che meglio si adattano all'areale produttivo ed al mercato locale di riferimento. Così, ad esempio, nella bassa pianura lombarda (Cremona, Mantova, parte meridionale delle provincie di Lodi e Milano), nell'Emilia occidentale (Piacenza e Parma) e in una parte della provincia di Verona, le aziende diversificano verso il pomodoro da industria, mentre, nel Veneto orientale si tende ad inserire nel portafoglio produttivo i cereali a paglia, le bietole, la soia. Resistono delle aree dove il mais si coltiva in azienda ad elevata specializzazione, come la pianura friulana, ma diventano sempre più confinate.

 
GRAFICO 2
°MOL = Ricavi vendite - Costi + Aiuti comunitari. Costi = Costi materie prime, altri costi diretti e comuni, costi del personale inclusi oneri sociali familiari (esclusi ammortamenti, interessi e imposte)
*Azienda di 36 ha

Aspetto comune a tutte le aziende che producono mais è l'elevata incidenza degli aiuti Pac sulle entrate annuali complessive, come si può apprezzare dal grafico, nel quale sono state considerate tre aziende campione: una piccola realtà veneta destrutturata, con alto ricorso ai servizi conto terzi, una grande del cremonese impegnata nella produzione di pomodoro da industria ed una grande azienda della pianura veneta delle bonifiche, che nella gamma delle colture presenta le bietole e la soia. Il sostegno pubblico comunitario ha un'incidenza sulle entrate, date dalla somma di ricavi di vendita e aiuti, pari al 17% per la prima azienda, al 26% per la seconda ed al 35% per la terza. L'incidenza sul margine operativo lordo (MOL) invece è rispettivamente del 56%, 52% e 98%. Tali dati indicano una forte sensibilità delle aziende considerate rispetto al processo di riforma della politica agricola comune. Ad esempio, prendendo in considerazione la terza azienda, è possibile constatare come, in mancanza degli aiuti pubblici, il MOL diventa praticamente uguale a zero e l'azienda perde la capacità di accantonare risorse per gli investimenti (ammortamenti), di pagare le tasse e gli interessi passivi e di remunerare i fattori produttivi apportati dall'imprenditore e dalla propria famiglia (terra, lavoro e capitali). Per le altre aziende tipo la situazione è migliore, ma in ogni caso, senza la Pac, si avrebbe una vitalità compromessa nel medio periodo ed una sottoremunerazione dei fattori produttivi interni.

 
 
 

PianetaPSR numero 4 - novembre 2011