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Basilicata
 
SPESA PSR 2011

Rimodulati i fondi per centrare l'obiettivo

Trasferimento di risorse a favore dell'Asse 1 e scorrimento delle graduatorie di alcune misure strutturali - Credito: rafforzata la dotazione del Fondo di garanzia             
 
grafico 1. Andamento della spesa Feasr in Basilicata

Con 56,9 milioni di euro di quota Fears, per un importo di spesa pubblica pari a 98,9 milioni, si è raggiunto l'obiettivo dell'N+2 sul disimpegno automatico delle risorse del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Basilicata per l'anno 2011. I contributi assegnati sono stati impiegati attivando la quasi totalità delle misure del Psr e finanziando oltre 7.000 pagamenti a favore dei beneficiari.
In particolare, per l'Asse 1, sono stati concessi contributi per circa 40 milioni di euro, favorendo investimenti strutturali per l'ammodernamento delle aziende agricole, e per la dotazione di infrastrutture connesse allo sviluppo e all'adeguamento dell'agricoltura e silvicoltura. Di importanza strategica per il settore le risorse impiegate volte a favorire l'Insediamento dei giovani agricoltori under 40, e gli interventi finanziati per l'accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali.
Per la valorizzazione del territorio, la conservazione della biodiversità e della sostenibilità, le risorse investite in coerenza con gli obiettivi dell'Asse 2, ammontano a circa 48 milioni di euro, a garanzia del sostegno alle aziende agricole ubicate nelle zone montane, ai terreni agricoli non produttivi, con spese che riguardano pagamenti agroambientali legati all'applicazione delle tecniche dell'agricoltura integrata e il sostegno all'agricoltura biologica.
Per aumentare la qualità della vita nelle zone rurali e la diversificazione dell'economia rurale in attività non agricole, sono stati realizzati investimenti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia da fonti rinnovabili, garantiti il sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese e gli incentivi alle attività turistiche per un ammontare di risorse pubbliche pari a circa 7 milioni di euro, investiti nell'attuazione delle misure dell'Asse 3.
Le aree Gal, dopo la rimodulazione dei rispettivi Piani di Sviluppo Locale, hanno visto attivati circa 38 milioni di euro. Con 1 milione e mezzo di euro spesi al 31.12.2011, i Gal hanno realizzato investimenti volti alla promozione del territorio, investendo, ad esempio, nel cinema, cofinanziando la produzione del fortunato film "Basilicata Coast to Coast", ottenendo così un'ampia visibilità a livello nazionale e internazionale delle aree rurali del territorio.
Le risorse, pari a circa 3.6 milioni di euro, sono state investite anche per progetti infrastrutturali che mirano all'adozione della banda larga nelle zone rurali. Per contribuire alla diminuzione del Digital Divide, l'intervento prevede un'integrazione con il fondo Fesr per coprire con la banda larga anche le aree urbane del territorio. Per favorire i processi di trasformazione e commercializzazione delle produzioni agroalimentari, nell'ambito dei Progetti Integrati di Filiera, di livello territoriale e regionale, i partenariati hanno dato vita alla costituzione di 5 filiere di livello regionale: ortofrutticoltura, cerealicoltura, zootecnia, da carne e da latte, vitivinicoltura coinvolgendo 523 beneficiari e 88 partner, per i quali sono stati impegnati 45 milioni di euro.

 

L'accelerazione della spesa
Nella fase di accelerazione della spesa, sono state rimodulate le risorse e assegnate quote rivenienti dall'Asse 2, su alcune misure dell'Asse 1, a favore di interventi che coinvolgono diversi beneficiari, tra cui i Consorzi di Bonifica. Si è proceduto con lo scorrimento delle graduatorie di alcune misure strutturali, coinvolgendo un numero maggiore di beneficiari. Si sono fornite anticipazioni su alcune misure del Psr ed è stata potenziata l'azione di comunicazione nei confronti delle imprese per consentirgli di accedere al credito. La dotazione finanziaria del Fondo di Garanzia è stata incrementata a favore dei beneficiari della misura 123 A, inserita nei Progetti Integrati di Filiera e dedicata alla trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
Criticità
Nella fase di attuazione del Psr, alcune criticità sono state sollevate in merito alle previsioni regolamentari di non ammissibilità delle spese dell'Iva, e al regime di de minimis per i soggetti pubblici beneficiari di alcune misure del Psr. Anche la complessità dei processi interni all'organizzazione, l'adattamento ai nuovi approcci basati sul ruolo multifunzionale delle aziende agricole, hanno determinato una dilatazione dei tempi di attuazione e comportato fasi negoziali più lunghe con gli attori principali del mercato. La sfavorevole congiuntura economica nazionale e internazionale, la difficoltà di accesso al credito da parte delle aziende, hanno causato indirettamente criticità nei comparti agricoli lucani scoraggiando le imprese nell'effettuare nuovi investimenti.
Per il futuro
Per il futuro delle aree rurali e il loro sviluppo, in continuità con quanto realizzato fino ad oggi, si valorizzeranno gli interventi attuati, tendendo al miglioramento della Governance e portando a termine la valutazione dei progetti pervenuti inerenti i 9 bandi indetti nel corso dell'anno. Si darà continuità ai progetti integrati di filiera di livello territoriale per la volorizzazione delle produzioni locali di qualità.
Tra gli obiettivi da raggiungere con i progetti finanziati nell'ambito dell'Asse 1: promuovere la conoscenza e sviluppare il potenziale umano nel settore agricolo e forestale e i processi di trasferimento delle conoscenze; accrescere il valore economico delle foreste; ripristinare il potenziale agricolo danneggiato da calamità naturali e introdurre adeguate misure di prevenzione. Per l'Asse 2, si procederà con l'esame delle istanze pervenute per la realizzazione di investimenti non produttivi dei terreni forestali. Per favorire le opportunità offerte dal Psr, in coerenza con il raggiungimento degli obiettivi di risultato e quelli di spesa, si adotteranno misure volte all'insediamento dei giovani agricoltori, si procederà con l'attivazione di misure tese a favorire l'agrobiodiversità e i progetti territoriali integrati per l'utilizzazione di risorse genetiche animali e vegetali, in favore, ad esempio, delle razze autoctone, come la podolica.

 

 
 Anna Bongiovanni- Diego De Luca

 
 
 
 

PianetaPSR numero 7 - febbraio 2012