Il comparto della produzione biologica assume un interesse crescente sia per i consumatori, che sempre di più ricercano la qualità e salubrità dei prodotti, sia per gli imprenditori agricoli attenti alla protezione e alla conservazione dell'ambiente naturale.
Un ruolo fondamentale per lo sviluppo del settore è dato dalla politica dello Sviluppo rurale, che include la programmazione della misura 214, pagamenti agroambientali, tra le cui azioni rientrano i pagamenti a favore degli agricoltori che adottano il sistema di produzione biologico. Tali pagamenti sono finalizzati a compensare i maggiori costi e i minori redditi derivanti dal passaggio dall'agricoltura convenzionale a quella biologica, costituendo un sostegno ai redditi degli agricoltori biologici.
Spesa pubblica Nazionale per agricoltura biologica nell'ambito dello Sviluppo Rurale (000 euro)
I pagamenti destinati all'agricoltura biologica prevedono un contributo annuale per l'intera durata del periodo di impegno che non può essere inferiore a 5 anni. Riguardo all'entità del pagamento da corrispondere, sono le Regioni e le Provincie Autonome che nei singoli Piani di Sviluppo Rurale hanno definito e giustificato gli importi per ettaro di superficie coltivata, differenziando il contributo sia per tipo di coltura praticata e, seconda dei casi, tipologia di area in cui ricade l'azienda, dimensione aziendale in termini di superficie, ecc. Inoltre la maggior parte delle Regioni ha distinto il pagamento tra introduzione e mantenimento dell'agricoltura biologica, accordando alle aziende in conversione un ammontare di risorse superiore rispetto a quello previsto per le aziende biologiche.
Infine, alcune Regioni hanno considerato la possibilità di poter aderire in maniera combinata a più azioni previste dalla misura 214, consentendo così di erogare pagamenti più elevati. Tuttavia, gli aiuti sono cumulabili fino al rispetto dei massimali previsti dal regolamento sul sostegno allo sviluppo rurale, Reg. (CE) n. 1698/2005, per le misure agro ambientali, pari a 600 euro/ha per le colture annuali, 900 euro/ha per le colture perenni, 450 euro/ha per altri usi dei terrenui. Le differenze peculiari esistenti tra le varie regioni si riflettono anche nei livelli di pagamento, comportando variazioni elevate tra i diversi contributi unitari stabiliti. Così, ad esempio, si passa dai 96 euro/ha per la produzione di cereali in Puglia ai 450 euro/ha in Trentino, dai 506 euro/ha in Puglia per la produzione di vite da vino ai 900 euro/ha di Bolzano, Trento e Valle D'Aosta, dai 270 euro/ha in Umbria per l'ulivo ai 680 euro/ha in Liguria, dai 282 euro/ha in Veneto per le orticole ai 600 euro/ha in altre regioni.
I pagamenti biologici costituiscono una componente importante del totale dei contributi erogati dalla politica dello Sviluppo rurale. Dal 2007 al 2010, ovvero nei primi quattro anni della attuale programmazione (2007-2013), la spesa complessiva per il biologico, comprendente sia la quota comunitaria che quella statale, è stata di circa 1.750 milioni di euro, concentrata per quasi il 60% in Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata, regioni nelle quali, come noto, si concentra la produzione biologica.
Tuttavia, occorre notare come la maggior parte di questa spesa (84%) è relativa ai trascinamenti dei pagamenti derivanti dalla programmazione 2000-2006. L'avanzamento della spesa al 2010 relativa alla sola nuova programmazione, che si precisa essere per cassa, ovvero indipendente dall'annualità di competenza dei pagamenti erogati, quindi, si caratterizza per un rallentamento, attribuibile ai ritardi accumulatisi durante il processo di programmazione dei Psr, per cui nel 2007 non si ha spesa, alla mancata attivazione di bandi per la presentazione delle domande di aiuto nei primi anni di programmazione, come nel caso di Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, e ai ritardi nell'effettuazione dei pagamenti stessi.
Spesa pubblica per agricoltura biologica nell'ambito dello Sviluppo Rurale (000 euro)
Nel 2010, comunque, la spesa per l'agricoltura biologica relativa alla nuova programmazione ha subito un'accelerazione: l'importo totale erogato, pari a 216 milioni di euro rappresenta, infatti, il 76% dell'ammontare complessivo erogato nel quadriennio 2007-2010. In relazione alla sola nuova programmazione, è interessante notare come Lazio e Sicilia si distinguano per ammontare della spesa, con un importo complessivo in ciascuna delle due Regioni superiore ai 53 milioni di euro, pari in entrambi i casi al 18,8% del totale nazionale. Basilicata,Calabria e Puglia, invece, mostrano difficoltà nell'avanzamento della spesa.
Simonetta De Leo
PianetaPSR numero 7 - febbraio 2012