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Prezzi agricoli: il nuovo anno parte in discesa

Avvio d'anno negativo per i prezzi agricoli all'origine, che a gennaio hanno subito una flessione dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 2,8% su base annua. Lo rileva l'Ismea, secondo cui il calo congiunturale delle quotazioni è stato determinato dall'andamento negativo dei listini zootecnici (-3,5% su dicembre), solo in parte controbilanciato dai rialzi nel comparto delle coltivazioni (+3,3%).
Nel settore dell'allevamento emergono ribassi del 5,9% del bestiame vivo in un solo mese, che  si inseriscono tra l'altro in un momento di forte tensione sul versante dei costi di produzione, soprattutto per prodotti energetici e mangimi. Più in dettaglio, gennaio ha chiuso con -8,2% per i suini, -10,3% per gli vicoli, -12,4% per gli ovicaprini e -1,5% per i bovini. Sul fronte lattiero-caseari, l'Ismea segnala riduzioni del 5% per il burro e dell'1,5% per il Parmigiano reggiano, a fronte di una sostanziale tenuta dei prezzi del Grana padano (-0,2%).
Negativa anche la frutta che chiude gennaio con un calo dello 0,7% su dicembre, facendo registrare andamenti differenziati, con le arance in flessione del 12,4%, in un momento di massima disponibilità sui mercati. In controtendenza gli ortaggi che hanno chiuso il mese con un incremento medio dei listini del 6,9%, sul quale ha influito il blocco dei Tir nella seconda metà di gennaio. Le quotazioni dei vini (+8,9% su base mensile) accelerano intanto l'andamento al rialzo che ha contraddistinto gli ultimi due anni. Il prezzo dell'olio di oliva, al contrario, non riesce a recuperare, nonostante il calo produttivo, cedendo a gennaio l'1,7% rispetto a dicembre, in un mercato ancora pressato dall'offerta estera.
Nel confronto con l'anno precedente, l'Ismea indica una flessione dell'8,9% per i prezzi delle coltivazioni e un aumento del 4,4% delle produzioni zootecniche; continua il boom dei vini (+35,7%), mentre per gli altri settori la flessione va dal -8% della frutta, al -25,2% degli ortaggi. Positivo il confronto annuo per i lattiero caseari e il bestiame vivo, con aumenti rispettivamente del 2% e del 6,7%.  

 
 
 
 
 
 

PianetaPSR numero 7 - febbraio 2012