PianetaPSR
Umbria
 
SPESA PSR 2011

Task force anti-disimpegno, missione compiuta

 L'iniziativa Regione-Arusia-Agea ha consentito di recuperare i ritardi: a fine anno avanzamento quota 38,2% - Ha pagato la scelta di mettere in campo un set di misure molto amplio
grafico 1. Andamento della spesa Feasr in Umbria

A fine dicembre scorso si è conclusa la quinta annualità del Programma di sviluppo rurale2007-2013 dell'Umbria. Molto è stato fatto, soprattutto in quest'ultimo anno, ma ci sono ancora importanti opportunità in quasi tutte le Misure previste dal Programma. Il 2011 si chiude con un Psr che presenta quasi tutte le 34 misure attivate. Ne mancano solo 4, il cui avvio è comunque previsto nel corso del 2012. Le misure attivate fino ad oggi hanno avuto una risposta più che positiva da parte dei beneficiari: a fronte dei circa 70 bandi emanati dal 2008, le nuove domande ad oggi pervenute sono oltre 24.000 (al netto di quelle di "conferma impegno" per le misure a premio). Ciò a conferma che la scelta strategica della Regione di dotarsi di un set di misure il più vasto possibile, utilizzando tutto il ventaglio di opportunità previste dal Regolamento Ue sullo Sviluppo Rurale, è stata ben ripagata dagli agricoltori, che hanno saputo cogliere tutte le opportunità offerte dal programma regionale.  Buono è anche il livello di progettazione, nel senso che è alta la percentuale delle domande ammesse rispetto a quelle presentate (94%) ed alta è anche la percentuale delle domande finanziate su quelle ammesse (92%).
Le risorse ancora disponibili per nuovi bandi sono pari ad oltre 67 milioni di euro.  A tale importo devono aggiungersi le risorse rivenienti da minori spese dovute ad economie, revoche e rinunce da parte dei beneficiari. A quattro anni dall'avvio del programma, il grado di utilizzazione delle risorse è superiore all'80% per quanto riguarda gli impegni giuridicamente vincolanti e ha superato il 91% se si considerano anche le risorse destinate a bando.
Per quanto riguarda l'avanzamento finanziario del programma, al 31 dicembre 2011 si registra una spesa pubblica di oltre 307 milioni di euro, il 38,82% delle risorse previste per l'intero periodo di programmazione.

 

Entrando nel merito degli interventi, alcune misure rispondono in maniera più efficiente rispetto ad altre meno performanti. Infatti, soffermando l'attenzione sui dati di avanzamento finanziario (%) a livello di misura, si osserva che al 31.12.2011:

  1. alcune misure dell'Asse 1 (111- 121 - 123 - 131) e dell'Asse 2 (211 - 212 - 214 - 227) hanno già speso più del 40% del budget complessivo assegnato per l'intero periodo di programmazione 2007-2013;
  2. altre misure (122 - 125 - 126 - 133 - 215 - 221 - 226 - 311 - 313 - 431) hanno speso  dal 20% al 40% le risorse a loro assegnate;
  3. le restanti misure attivate risultano meno performanti, con una spesa inferiore al 20%, anche perché partite successivamente alle altre.

 A livello di Asse, la maggior parte dei pagamenti ha interessato l'Asse 2 (Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale), in cui sono state spese circa la metà delle  risorse stanziate (48,44%); poi l'Asse 1 (Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale), con oltre il 40% delle risorse assegnate. Infine l'Asse 3 (Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia Rurale) e l'Asse 4 (Leader) hanno fatto registrare avanzamenti finanziari pari rispettivamente al 18,13% e 3,82% delle risorse stanziate.
La buona performance della spesa pone il Psr dell'Umbria al riparo dal rischio di disimpegno automatico, infatti, l'obiettivo di spesa previsto per il 31.12.2011 è stato pienamente raggiunto in quanto la capacità di spesa del Psr per l'Umbria è stata superiore al 176%.
L'avanzameno della spes del 2011 è stato caratterizzato da un forte impegno da parte della Regione per ridurre i tempi di erogazione dei pagamenti ai beneficiari. L'anno si era infatti aperto con forti ritardi nei pagamenti dei premi per le campagne dal 2007 al 2010. Tale disallineamento tra l'annualità di competenza e l'anno di effettivo pagamento dell'aiuto aveva determinato forti critiche non solo da parte dei legittimi beneficiari, ma anche da parte della stessa Commissione europea, che ha sollecitato l'avvio di azioni risolutive. A tal fine, nel mese di aprile, si è costituita una task-force tra la Regione-ARUSIA ed AGEA per l'individuazione delle criticità del sistema e delle possibili soluzioni. Il lavoro svolto dai tecnici ha consentito di azzerare quasi totalmente i ritardi fino ad oggi accumulati, sia per le misure ad investimento che per quelle a superficie, ed ha permesso, tra l'altro, il pagamento dell'anticipo per la campagna 2011  di un consistente numero di domande per la misura 214 Agroambiente ( anticipo del 75% dell'aiuto su circa 4.000 domande).
Complessivamente, quindi, sia per le domande ad investimento che per quelle a superficie,  l'andamento dei pagamenti mensili effettuati da parte di AGEA-OP fino al 31.12.2011, in termini di spesa pubblica,  ha fatto registrare, nel secondo semestre 2011, una evidente accelerazione, con un picco nel mese di dicembre. Tale situazione è, comunque, suscettibile di ulteriori incrementi dovuti alla presenza di elenchi di liquidazione già inviati ad AGEA e non ancora pagati. Infatti, al 31.12.2011, sono stati inviati ad AGEA-OP ulteriori elenchi di liquidazione ancora non pagati per oltre 15 Meuro, di cui 9,5 per misure a superficie e 5,6 per le misure strutturali. Ciò vuol dire che, qualora AGEA provvedesse a liquidare detti importi,  il livello di spesa del PSR salirebbe ad oltre 322 Meuro, pari ad oltre il 40% dell'intera spesa programmata.
Fin qui gli aspetti positivi dell'avanzamento del PSR per l'Umbria, ma c'è ancora molto da fare per migliorare sia l'attuazione che l'efficienza della spesa del Programma. Un aspetto urgente, infatti,  da affrontare fin dall'inizio di quest'anno è quello di una riprogrammazione finanziaria del PSR, al fine di riallineare le poste indicate nelle singole misure rispetto alle esigenze che emergono dall'attuazione delle misure stesse  e ciò in relazione ai bandi emanati e alle relative domande in corso di istruttoria. Inoltre, si dovranno attivare le misure ancora non partite o proporre l'eliminazione di misure/azioni ritenute non più strategiche per il raggiungimento degli obiettivi del Programma.
Tenuto conto che, di norma, la Commissione europea prende 4 mesi di tempo per assumere la propria decisione in merito alla modifica del PSR, non c'è tempo da perdere se si vuole mantenere una buona performance di esecuzione del Programma regionale, come è accaduto per il 2011.

 

 
Franco Garofalo
 
Dirigente Servizio Rapporto con le politiche
agricole comunitarie e nazionali e controlli

 
 
 
 

PianetaPSR numero 8 - marzo 2012