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Filiera corta

La casa vicino al campo diventa un punto vendita

Nel mantovano una giovane imprenditrice, Elena Camocardi, punta sul rapporto diretto con i consumatori - Coltiva il canto, ma anche venti ettari di ortofrutta e vigneti con l'aiuto dei Psr
L'imprenditrice Elena Camocardi

Alla carriera di cantante ha preferito quella dell'imprenditrice agricola, dal microfono al trattore, dal palco al campo. Una scelta non di coraggio ma di passione per la sua terra, e questo ad appena 21 anni. Lei è Elena Camocardi, titolare dell'azienda agricola di famiglia Elmagisa a Monzambano nel cuore del mantovano, dedicata alla coltivazione di frutta e verdura, dove lavora da due anni e mezzo, da quando ha finito gli studi al liceo classico Maffei di Verona, città dove è nata. Venti ettari di terreno nei colli morenici, resi produttivi da quando Elena è entrata nel vivo della gestione aziendale di famiglia di suo nonno prima e quindi di sua madre, grazie anche ai fondi dei vari piani di sviluppo rurale e locale che, dall'Unione europea, passano per la Regione e arrivano ai giovani agricoltori. Un'azienda vissuta con il cuore, con molti progetti ancora da realizzare, vista anche la giovane età dell'imprenditrice classe 1991 che, tanto per allargare i suoi orizzonti, ha appena concluso il corso per diventare sommelier. 
 
Che idea fare la contadina! Eppure la strada intrapresa sembrava diversa
E' un lavoro che mi piace tanto, una passione ereditata da mio nonno Gino. Quando ero piccola passavo giornate intere a guardarlo, a rubare con gli occhi quello che faceva e ora è diventata la mia attività. Alla gestione della campagna ci penso io, dal trattore alla commercializzazione dei prodotti della mia terra, insieme a qualche collaboratore non fisso e a diversi agronomi che mi danno una mano.
 
A scuola forse, visto la sua inclinazione, preferiva Virgilio a Cicerone!
Forse sì, è una passione che è dentro di me. Il terreno l'ho ereditato da mia madre Anna Maria, avevo questo desiderio e per fortuna l'ho potuto realizzare. I miei genitori mi hanno dato fiducia, certo mi aiutano "dietro le quinte", ma mi lasciano fare. L'impegno non mi manca, mi sveglio all'alba, salgo sul trattore per fare la contadina e poi giro nella zona del Garda per le consegne presso le rivendite e i tanti campeggi della zona. E quando lavoro canto, mi rilassa.
 
Già, un'altra delle sue passioni.
Amo cantare da quando avevo sei anni. L'anno scorso ha partecipato alle selezioni del festival di Sanremo con un mio brano "Io senza di te". Ho studiato pianoforte al conservatorio, canto moderno e lirico. Ho partecipato a vai concorsi canori tra cui Castrocaro e Sanremo Academy". 
 
L'intraprendenza non le manca.
Questo lo so e guardo avanti, tanto che sono diventata anche sommelier. Del resto abbiamo anche un vigneto visto che è nostra intenzione metterlo in produzione. E' importante diversificare il più possibile.
 
Parliamo dell'azienda e dei Piani di sviluppo rurale.
Ho partecipato al Piani di sviluppo rurale pacchetto giovani per le misure 112 e 121, (Primo insediamento giovani e ammodernamento delle aziende agricole ndr), ai Piani di sviluppo locale curati dai Gal Colline Moreniche e al Piano di ristrutturazione e di riconversione vigneti che concede finanziamenti per nuovi impianti o, come nel mio caso,  per la ristrutturazione di quelli già esistenti per migliorare la qualità delle produzioni vitivinicole regionali. Lo scorso anno abbiamo ottenuto un aiuto di un importo circa 45mila euro, a fronte di un investimento complessivo di oltre 127 mila. 
 
Quali sogni nel cassetto?
Tantissimi, innanzitutto crescere come imprenditrice; l'intenzione è quella di aprire un negozio per la vendita diretta per diversificare la mia attività. Un sogno che tra l'altro si sta per realizzare visto che da qualche mese è stata sistemata anche la casa a fianco dei campi, che magari potrà trasformarsi in un bel punto vendita in azienda. E poi Sanremo, sarebbe bello, forse un giorno. 
 
Sabina Licci 

 
 
 
 

PianetaPSR numero 9 - aprile 2012