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Campania

Investimenti aziendali e giovani guidano la spesa

Le erogazioni del 2011 hanno raggiunto i 203 milioni di euro di fondi pubblici - Priorità al rafforzamento della competitività e i prepensionamenti aiutano il ricambio generazionale

Nel corso dell'anno 2011 la Regione Campania ha erogato circa 203 milioni di euro di spesa pubblica, dei quali il 55,5% (pari a circa 113 milioni di euro) solo nell'ultimo quadrimestre (settembre-dicembre) con una forte accelerazione finale che ha permesso di evitare il disimpegno dei fondi comunitari.
Tale risultato è stato raggiunto grazie all'impegno degli uffici regionali:

 
  • nel rimuovere anomalie causate, in particolare, dal mancato allineamento dei sistemi informatici;
  • nella rivisitazione dei bandi che ha permesso, per alcune misure, di innalzare le quote di contributo e per altre di agevolarne l'accesso e aumentare la quota di anticipazione;
  • nel promuovere un'azione di sensibilizzazione attraverso incontri tra gli uffici centrali e periferici per accelerare la risoluzione dei problemi ai fini della liquidazione;
  • nel promuovere incontri pubblici con i tecnici e gli operatori del settore.
grafico1.Andamento della spesa Feasr in Campania
 

Dall'inizio della programmazione e fino al 31 dicembre 2011, la Regione Campania ha impegnato circa il 60% delle risorse finanziarie disponibili (1,8 niliardi di Euro) ed ha speso circa 560 milioni di euro (di cui 340 milioni in quota Feasr), con un avanzamento della spesa pari al 31% della dotazione finanziaria complessiva.
In particolare, dei 560 milioni di euro complessivi, circa 328 sono stati spesi nell'ambito delle misure dello sviluppo dell'Asse 1 "Competitività del settore agricolo e forestale", 188,5 milioni di euro dalle misure dell'Asse 2 "Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale" e poco più di 56 milioni di euro dalle misure dell'Asse 3 "Miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale".
Nell'ambito dell'Asse 1, dove si concentrano maggiormente le misure ad investimento che strutturalmente richiedono tempi di attuazione più lunghi, la misura più rilevante risulta la 121 "Ammodernamento aziende agricole", con il 57% della spesa pubblica dell'intero Asse ed oltre 1.500 beneficiari per circa 106 milioni di euro di spesa, dei quali 63 solo nell'anno 2011.
Anche la misura 112 "Insediamento di giovani agricoltori" registra un'eccellente performance, con il 100% di tutta la dotazione già impegnata in favore di oltre 900 beneficiari e  con l'83% delle risorse già pagate (ben al di sopra della media dell'asse); si registrano oltre 300 istanze ancora in overbooking per esaurimento del budget relativo al bando di gennaio/aprile 2011.
Questi risultati sono dovuti anche all'abbinamento di tale misura con la 121 (Cluster 112-121) favorendo in tal modo il finanziamento di un "progetto aziendale" puntando su azioni di investimento per migliorare le performance aziendali. Al 31 dicembre 2011 il "Cluster" ha finanziato ben 876 beneficiari per un valore di 128 milioni di euro. Sull'onda del ricambio generazionale si colloca anche la misura 113 sul prepensionamento con il 26,5% delle risorse stanziate.
Tra le azioni a sostegno della competitività, va indicata anche la misura 125 sottomisura 2: "Acquedotti rurali e viabilità rurale e di servizio forestale" per la quale ben l'81% dei 36 milioni di euro spesi è stato destinato a richieste per la sistemazione di strade rurali.
Una spinta in avanti, nell'ambito della ristrutturazione e valorizzazione della competitività delle aziende agricole, è stata data anche dalla misura 123 "Accrescimento valore aggiunto prodotti agricoli e forestali" che ha finanziato prevalentemente investimenti tesi all'acquisto di nuovi macchinari e all'ammodernamento delle linee di lavorazione delle produzioni agricole, con circa 16 milioni di euro di pagamenti effettuati.
L'Asse 2, pari in valore al 47,7% di tutto il PSR, è stato trainato principalmente dalle indennità compensative a sostegno delle zone montane e delle zone caratterizzate da svantaggi naturali (Misure 211 e 212) sulle quali è stato speso oltre il 90% del budget disponibile e si è registrata  un'adesione di oltre 13.000 imprenditori agricoli. Questo enorme successo è dovuto all'immediata fruibilità del bando e alla facilità di accesso alla misura.
La misura 214 "Pagamenti agroambientali" che assorbe il 35% della spesa dell'intero asse, ha finanziato soprattutto progetti di agricoltura integrata e biologica. In termini di adesioni si è registrata una buona performance anche per l'azione rivolta al sostegno del pascolo estensivo,  sebbene tale azione non sia stata ancora appieno recepita, soprattutto per quel che concerne la possibilità di uso alternativo del suolo.
Un discorso a parte merita la misura 215 "Pagamenti per il benessere degli animali" che al 31 dicembre 2011 ha impegnato tutte le risorse disponibili; in termini di adesioni circa il 60%  si è concentrato sull'azione C) "Miglioramento delle condizioni di allevamento delle specie bufaline e bovine per contenere la diffusione di patologie", che prevede l'adozione di un piano volontario di profilassi all'interno degli allevamenti. Ciò ha messo in evidenza la propensione degli allevatori campani verso un sistema di certificazione della filiera che, sul piano generale, apporta valore aggiunto alle produzioni zootecniche.
Con 42 milioni di euro di spesa la misura 226 ha finanziato 335 beneficiari distinti tra Comuni, Province e Comunità Montane. I finanziamenti sono confluiti principalmente nell'azione D) "Realizzazione di infrastrutture protettive, acquisto di attrezzature e mezzi innovativi per il potenziamento degli interventi di prevenzione e lotta attiva degli incendi" e nell'azione E) "Sistemazione idraulico-forestale del territorio a beneficio di aree forestali o boscate a rischio di instabilità idrogeologica". Per l'azione E sono stati finanziati progetti per un importo di circa 71 milioni di euro, con 166 progetti in overbooking, mentre con  l'azione D sono stati finanziati progetti per 27,5 milioni di euro.
Nell'ambito dell'Asse 3 "Diversificazione e qualità della vita" le attività che maggiormente hanno trascinato la spesa  e che hanno assorbito l'88%  dell'intero Asse per un ammontare complessivo  di 50 milioni di euro riguardano gli investimenti di recupero e riqualificazione dei paesaggi rurali, il sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese, il miglioramento dei servizi essenziali nei territori rurali, gli incentivi alle attività turistiche nonché alla diversificazione in attività non agricole.
L'incidenza prevalente di queste tipologie di azioni sottolinea l'interesse degli operatori del settore  campano principalmente rivolto al presidio del territorio, al miglioramento dell'attrattività dei territori rurali, alla diversificazione dell'economia delle aree rurali. Lo scopo, già perseguito nel  precedente periodo di programmazione, è di mantenere vitale e dinamico il tessuto imprenditoriale e sociale delle aree interne.

Le criticità
Alcune delle criticità registrate nell'erogazione dei pagamenti sono ascrivibili al flusso gestionale Regione-Agea-Op ed a problematiche di funzionamento di alcune applicazioni nell'ambito del Portale Sian. Anche l'introduzione di nuove procedure di gestione e controllo ha influito nel dilatare i tempi di conclusione dell'iter autorizzatorio dei pagamenti.
Un'altra criticità rilevata all'avvio del Programma - l'inammissibilità a rimborso comunitario dell'IVA - ha sicuramente rallentato la realizzazione delle misure che prevedono quali beneficiari gli Enti Pubblici. Infatti, con la successiva istituzione del Fondo Speciale IVA - a partire da marzo 2010 - a fronte di un intervento regionale di 38 milioni di euro, sono stati sbloccati circa 210 milioni di euro di investimenti assegnati a favore di Comuni, Province e Comunità Montane.

Indicazioni per il 2012
Oltre ad una attenta rivisitazione delle procedure di gestione e controllo con lo scopo di migliorare l'efficienza di realizzazione, nel 2012 si prevede di procedere ad una rimodulazione finanziaria del Programma che, nell'ambito di un complessivo equilibrio di stanziamento tra gli assi, sia in grado, da un lato, di sostenere il raggiungimento degli obiettivi strategici fissati e, dall'altro, di assecondare le recenti richieste dei territori.
Una prima risposta in tal senso è rappresentata dall'apertura, nei primi mesi del 2012, dei seguenti bandi:

  • Misura 125 Infrastrutture connesse allo sviluppo e all'adeguamento dell'agricoltura e della silvicoltura: Sottomisura 1 "Gestione della risorsa idrica in agricoltura ad uso prevalentemente irriguo".
  • Misura 322 "Sviluppo e rinnovamento dei villaggi rurali", che è al primo anno di attuazione ed è rivolta alla riqualificazione del patrimonio culturale rurale ed in particolare al recupero dei borghi rurali attraverso interventi volti al miglioramento del patrimonio architettonico.
  • Misura 212 "Indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali, diverse dalle zone montane".
  • Misura 214 "Pagamenti agroambientali" azioni a)- ad eccezione delle superfici a tabacco, b), c), d), e1) e g).
  • Misura 215 "Pagamenti per il Benessere degli animali".
  • Misura 221 "Imboschimento di terreni agricoli" ad eccezione dei costi di impianto.
  • Misura 223 "Imboschimento di superfici non agricole" ad eccezione dei costi di impianto.
  • Misura 225 "Pagamenti silvoambientali".
 
 
 

Barbara Cosenza - Luigi Esposito
Simona Nizza - Gabriella Romano

 

 
 
 

PianetaPSR numero 9 - aprile 2012