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STRATEGIE COMMERCIALI

Aziende agricole, tutte le vie che portano al mercato

Dalla vendita diretta alle formule contrattuali, singole o associate, un Atlante realizzato dalla Rete Rurale analizza le relazioni commerciali messe in atto dagli agricoltori

Nel quadro delle modifiche e nuove proposte per la Politica Agricola Comunitaria, la competitività delle produzioni agroalimentari europee continua ad essere un obiettivo strategico verso il quale
far convergere misure ed azioni di entrambi i Pilastri.  Il mercato è quindi ancora al centro della Pac, ma cambiano completamente gli strumenti, che sono oggi finalizzati a creare le condizioni per migliorare la conoscenza e l'accesso delle imprese al mercato. Il mercato torna quindi ad essere il luogo di formazione del prezzo e di conseguenza il luogo in cui si "costruiscono" ricavi e redditi  delle imprese in particolare di quelle agricole.

L'integrazione di filiera nelle aziende agricole

Fonte: elaborazione RRN su dati Istat
 

Le modalità con le quali le imprese si relazionano  con il mercato diviene quindi una variabile strategica attraverso la quale l'impresa può recuperare potere negoziale nelle transazioni che portano il prodotto dal campo alla forchetta. Le modalità di relazione con il mercato hanno inoltre effetti immediati sulle scelte produttive, sulle caratteristiche qualitative dei prodotti e sui soggetti che le determinano e sulle scelte organizzative dell'impresa.  Modalità che non sono statiche, ma cambiano nel tempo al mutare degli scenari, del ciclo di vita del prodotto che costituisce il "core" business dell'impresa (es. il prodotto biologico è partito dalla filiera corta ed è oggi commercializzato con contratti di filiera), della scelta delle alleanze per aumentare potere di mercato.  Conoscere le diverse modalità con le quali oggi le imprese si relazionano con il mercato e le dinamiche che le hanno guidate nell'ultimo decennio, costituisce uno strumento rilevante sia per le Amministrazioni sia per le imprese per la finalizzazione ed utilizzo di quelle misure che nella nuova programmazione hanno come obiettivo proprio il miglioramento dell'accesso e del posizionamento di mercato della nostra agricoltura.L'Atlante delle relazioni di mercato delle aziende agricole", realizzato dalla Rete Rurale Nazionale (vai al documento sul sito della RRN), riporta un quadro quantitativo delle diverse modalità con le quali le imprese agricole si approcciano con il mercato: dall'integrazione verticale propriamente detta, nella quale l'impresa agricola demanda la commercializzazione del prodotto ad un'altra impresa di cui è socia, all'integrazione contrattuale con la filiera a valle (trasformazione e distribuzione), alla vera e propria integrazione verticale in cui l'impresa internalizza la trasformazione e commercializza il prodotto attraverso le forme relazionali precedenti o direttamente sul mercato spot. Ancora, focus sulla "filiera corta" con analisi della vendita diretta aziendale, nei mercati al consumo e farmers market, e sulla vendita on line sia al consumatore finale sia business to business, come nel caso della ristorazione.  Uno sguardo continuo, quello lanciato dall'Atlante", sulle catene di approvvigionamento attraverso le quali il prodotto agricolo transita nel suo percorso "Farm to Fork - dal campo alla forchetta". Un quadro utile in un momento in cui le politiche finalizzate al miglioramento delle relazioni tra agricoltura e il mercato sono al centro dell'azione pubblica europea ed italiana. Il nuovo Regolamento sullo sviluppo rurale individua proprio come priorità 3 infatti la "promozione dell'organizzazione della catena alimentare". D'altro canto,  il recente Decreto legislativo "Liberalizzazioni" introduce nuove regole relative all'economia contrattuale finalizzate ad aumentare la trasparenza e l'efficienza nei rapporti di filiera, eliminare i comportamenti scorretti e speculativi, tutelare maggiormente gli operatori, migliorare la gestione finanziaria dei rapporti.

 

Flaminia Ventura
f.ventura@ismea.it

 
 
 

PianetaPSR numero 10 - maggio 2012