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Riforma PAC/Europarlamento/2

Aiuti diretti: un greening meno invasivo

Nel computo rientrano oltre al biologico anche i programmi ambientali e le eco-certificazioni - Aree ecologiche solo per le aziende oltre i 20 ettari
grafico 1. effect santos Comagri draft opinion on member state

Bruxelles, i report sulle quattro principali proposte della futura Pac sono stati appena presentati dai rispettivi relatori nella Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo: il portoghese Luis Manuel Capoulas Santos per i pagamenti diretti e lo sviluppo rurale, il francese Michel Dantin per l'Ocm unica e l'italiano Giovanni La Via per il regolamento orizzontale.
Ecco in sintesi, le prime indicazioni ufficiali del parlamento Europeo sulla proposta di riforma per i pagamenti diretti dopo il 2013.
Greening volontario per gli agricoltori. Il relatore é favorevole al greening, ma  volontario per l'agricoltore. In sostanza, il plafond del greening sarebbe assegnato solo agli agricoltori che presentano richiesta in domanda unica. In generale, le misure richiedono una semplificazione e la portata andrebbe limitata solo alle aziende piú grandi.
Estendere le possibilità di essere "greening per definizione" non solo alle aziende certificate biologiche, ma anche a chi partecipa a specifici programmi agro-ambientali o schemi nazionali di certificazione ambientale.
Sulla diversificazione colturale, Capoulas Santos propone 2 colture per le aziende tra i 5 e 20 ha  e 3 colture per le aziende superiori ai 20 ha.
Interessante la deroga al greening per le aziende fino a 50 ha con  piú dell'80% della superficie utilizzata a pascolo permanente e colture permanenti, ma resta da chiarire la proposta di prevedere la misura dell'inerbimento per gli oliveti ed i vigneti.
Da ultimo, con riferimento alle aree ecologiche, il Parlamento Europeo propone di applicare la percentuale del 7% solo alle aziende con piú di 20 ha e considerare area ecologica anche le colture miglioratrici quali le proteiche e le leguminose.
Convergenza tra gli stati membri. Rispetto a quanto indicato dalla Commissione Europea, si propone di incrementare i pagamenti diretti almeno al 65% della media europea, aumentando con determinati meccanismi gli Stati tra il 65% ed il 90% della media comunitaria. In pratica pagherebbero in modo proporzionale gli Stati sopra la media, tra cui l'Italia, seppur leggermente meno rispetto alla proposta della Commissione.
Pagamento di base e convergenza interna. Il relatore inserisce la deroga per mantenere l'attuale sistema dei titoli  per gli Stati con un sistema di titoli regionalizzato.  Rispetto al flat rate suggerito dalla Commissione per il 2019, il relatore propone che nel 2019 si possa mantenere una differenza del 20% tra il titolo piú alto e il piú basso ed inoltre prevedere un phasing out più morbido del titoli storici tra il 2013 ed il 2014.
Definizione dell'agricoltore attivo. Il relatore rileva l'importanza di questa definizione, lasciando agli Stati membri la flessibilità di escludere i soggetti che praticano attività agricola in modo marginale e non significativo o ancora quando l'obiettivo della società non consiste nell'esercizio dell'attività agricola. Le societá sportive, i campi da golf, le miniere, le società aeree e ferroviarie sono escluse a priori dai pagamenti diretti.
Capping. Il capping é accolto con favore, proponendo una riduzione dell'80% dei pagamenti superiori a 250.000€, fatto salvo il costo del lavoro e le cooperative agricole.
Aiuti accoppiati. Il Parlamento Europeo vuole offrire piú flessibilità nell'utilizzo degli aiuti accoppiati, non solo per mantenere alcune produzioni in difficoltà, ma anche per le produzioni importanti per l'ambiente, andando oltre il 10% per misure agro-ambientali approvate dalla Commissione. Da segnalare che la lista dei prodotti rimane invariata con la sola aggiunta dei foraggi e della soia.
Lo schema dei  piccoli agricoltori diventa facoltativo e viene aumentato a 1.500 euro il premio per azienda.
Da un lato la proposta di Capoulas Santos mira a limitare le proposte della Commissione, ma anche a dare più flessibilità agli Stati Membri. Solo nel caso del capping la proposta appare più rigida rispetto al testo della Commissione.
I lavori al Parlamento Europeo sono appena iniziati, su questo testo si attendono centinaia di emendamenti, si andrà al voto in plenaria in novembre. 

 
 
 
 

Francesco Tropea

 
 
 

PianetaPSR numero 11 - giugno 2012