Un leggero aumento degli operatori sul territorio nazionale (+1,3%) e un altrettanto leggero decremento della superficie interessata (-1,5%) nel 2011 rispetto al 2010. Un settore alla cui crescita partecipano non solo i produttori esclusivi (37.905), ma anche 6.165 preparatori (comprese le aziende che effettuano attivitą di vendita al dettaglio); 3906 produttori/trasformatori; 63 importatori esclusivi e 230 importatori che effettuano anche attivitą di produzione e trasformazione: in totale 48.269 operatori. Questi alcuni dei numeri del settore biologico in Italia, dalla prima analisi dei dati forniti al Ministero delle Politiche Agricole sulla base delle elaborazioni del Sinab. Un sistema molto pił articolato rispetto al passato, che pone agli agricoltori una nuova sfida: conquistare una fetta maggiore di valore aggiunto rafforzando la presenza nella pił remunerata fase della trasformazione e della commercializzazione
Scendendo pił nel particolare, Molise e Sardegna guidano la speciale classifica delle regioni con il maggior incremento percentuale del numero di operatori (rispettivamente +20,8% e +14,5%). Saldamente in testa, per quel che riguarda il numero di aziende, Sicilia (7.469), Calabria (7.115) e Puglia (5.081). Per il numero di aziende di trasformazione impegnate nel settore la leadership spetta all'Emilia Romagna seguita da Lombardia e Veneto.
La superficie complessiva a biologico č di 1.096.889 ettari: le colture foraggere sono al primo posto con 250.583 ettari, seguite dai cereali (184.111), da prati e pascoli (escluso il pascolo magro), dall'olivo (141.568) e dal pascolo magro (93.531).
Per le produzioni animali, distinte sulla base delle principali specie allevate, i dati evidenziano rispetto allo scorso anno un consistente aumento del numero di capi per suini, ovini, caprini e avicoli. Il pollame conta su 2.813.852 capi; seguono gli ovini (705.785, i bovini (193.675) e le api (in numero di arnie-99.260.
La Regione con pił aziende zootecniche biologiche (in tutta Italia sono 6.884) č sempre la Sicilia, seguita a stretto giro dalla Sardegna (1539) e dal Lazio (676).
Per finire, un cenno all'acquacoltura: le Marche sono la regione con il maggior numero (6) di aziende di acquacoltura biologica, seguite dal veneto con 4
PianetaPSR numero 12 - luglio-agosto 2012