Con l'erogazione del saldo dei pagamenti agro-ambientali dovuti agli agricoltori per l'annualità 2011, il 30 giugno scorso è stata raggiunta una tappa significativa nell'utilizzo delle risorse comunitarie cofinanziate dal Programma di sviluppo rurale 2007-2013.
Sul campo dei pagamenti agroambientali il PSR Calabria gioca d'anticipo, azzerando il ritardo medio di due anni accumulato da molte regioni nell'erogazione dei pagamenti rispetto all'annualità di riferimento. Un risultato raggiunto grazie alla sinergia tra le strutture coinvolte nella gestione delle istruttorie e dei controlli, frutto di una riorganizzazione del carico di lavoro tra gli uffici del Dipartimento Agricoltura e le strutture territoriali, coadiuvate dal personale dell'Arssa (Agenzia regionale per i servizi di sviluppo in agricoltura), e reso possibile anche attraverso la collaborazione quotidiana con gli uffici dell'ARCEA, la nuova Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, organismo pagatore regionale divenuto operativo nel 2010 e grazie al quale la Regione ha fatto un passo in avanti nella gestione dei fondi europei.
Il rispetto dei tempi è un passaggio importante per il settore agricolo, soprattutto se riguarda misure portanti dell'asse 2 del PSR come le indennità compensative ed i pagamenti agroambientali che hanno dotazioni finanziarie considerevoli: la misura 211 "Indennità compensative degli svantaggi naturali a favore degli agricoltori delle zone montane" ha una dotazione finanziaria di circa 40 milioni di euro per il periodo 2007-2013 e solo nel 2011 ne hanno beneficiato circa 4.000 aziende, mentre la misura 212 "Indennità compensative per le zone svantaggiate diverse dalle zone montane" può contare su un budget di oltre 45 milioni di euro ed ha sostenuto nel 2011 3.058 aziende.
Con una dotazione finanziaria di 247 milioni, solo nel 2011 la misura 214 "pagamenti agroambientali" ha sostenuto azioni parte di 9.840 aziende su una superficie di 124 mila ettari, di cui oltre ottanta mila ettari sono condotti con il metodo dell'agricoltura biologica.
Un sostegno forte che incentiva settori chiave dell'agricoltura calabrese, come il settore olivicolo, che grazie anche al sostegno del PSR conta oltre 40 mila ettari condotti in biologico, incIdendo fortemente sul minor impatto ambientale, rappresentando nel contempo una marcia in più per la commercializzazione dell'olio oliva.
Insomma, a guardare i numeri ci si rende subito conto della portata del risultato raggiunto dalla Regione grazie alla maggiore efficienza, coniugando l'azione di sostegno al reddito con la produzione di beni pubblici da parte egli agricoltori, connessi al presidio agricolo nelle zone svantaggiate e di montagna ed alle pratiche agro ambientali come l'agricoltura biologica ed integrata.
L'erogazione del saldo entro il 30 giugno dell'anno seguente a quello di impegno, di fatto anticipa la normativa 2014-2020, nell'ambito della quale è stata preannunciata una clausola che impone all'Autorità di gestione di erogare il saldo dei premi agroambientali entro il 30 giugno dell'anno seguente all'anno di impegno, facendo le prove per quello che diverrà una sorta di "disimpegno agro ambientale".
Raggiunta questa tappa, la Regione si pone altri obiettivi e sta lavorando per accorciare ulteriormente i tempi dell'erogazione dell'anticipo 2012 (di solito avviene entro il 31 dicembre) per un importo che si aggira attorno ai 40 milioni di euro. Se consideriamo che già l'erogazione entro fine anno è una tappa importante e non sempre automatica e scontata, l'obiettivo di anticipare a metà ottobre avrebbe risvolti importanti sia nel sostegno ai redditi degli agricoltori in questa fase di crisi, sia sul raggiungimento dell'obiettivo di spesa previsto in chiave disimpegno automatico.
Vincenzo Carè
v.care@mpaaf.gov.it
PianetaPSR numero 13 - settembre 2012