Home > Il punto sui PSR > Nuove sfide, vecchi vizi: spesa a macchia di leopardo
HEALTH CHECK

Nuove sfide, vecchi vizi: spesa a macchia di leopardo

In tre anni utilizzato il 15% dei 465 milioni: al Nord tirano le misure per il lattiero-caseario, al Sud la banda larga - Snellire le procedure per centrare gli obiettivi innovativi e strategici

La riforma di metà percorso della PAC, meglio nota come Health Check , ha avuto l'obiettivo di completare e razionalizzare la riforma Fishler del 2003, verificandone l'applicazione ed apportando aggiustamenti ed adeguamenti in vista del negoziato sul futuro della PAC 2014-2020. C'è da aggiungere che a  questo processo di revisione si è affiancata l'adozione del Piano Europeo di Ripresa Economica (Recovery Plan), resosi necessario per arginare la crisi economica e di liquidità finanziaria che ha colpito i mercati europei.
Questo articolato processo di riforma, ha determinato per lo Sviluppo Rurale una nuova iniezione di risorse comunitarie, pari a 693 milioni di euro, che attraverso un aumento progressivo della modulazione obbligatoria sono state trasferite allo sviluppo rurale con un vincolo di destinazione, le cosiddette "nuove sfide". Alle sei priorità strategiche introdotte (cambiamenti climatici, energie rinnovabili, gestione delle risorse idriche, biodiversità, ristrutturazione settore lattiero-caseario, innovazione) è stata aggiunta

Cosi si finanziano le nuove sfide

dati in milioni di euro
 

l'ulteriore sfida indirizzata al miglioramento delle infrastrutture per internet e banda larga nelle aree rurali.  Questo ha comportato una riprogrammazione dei PSR, con un aggiornamento delle strategie e l'attivazione ex novo o il rinforzamento di misure ed azioni già esistenti.
L'incremento di dotazione finanziaria a favore dello sviluppo rurale possiamo suddividerlo in base alla fonte di provenienza delle nuove risorse ossia: nuove risorse provenienti dalla riforma OCM Vino e modulazione obbligatoria (Decisione 2009/14/CE ) per un importo di 228 milioni di euro; nuove risorse provenienti dalla riforma Health Check (Dec. 2009/545/CE), dovute all'aumento della modulazione obbligatoria, pari a 371 milioni di euro; nuove risorse provenienti dal Piano Europeo di Ripresa Economica (accordo del Consiglio del 20 marzo 2009) da destinare principalmente per la diffusione della banda larga nelle aree rurali pari a 94 milioni di euro.

dati in milioni di euro

Le risorse derivanti dall'OCM vino e dalla modulazione, pari a complessivi 228 milioni di euro, costituiscono risorse liberamente programmabili all'interno della dotazione ordinaria dei PSR, mentre le dotazioni Health Check e Recovery Plan, pari a 465 meuro, sono state vincolate alle operazioni finalizzate al raggiungimento delle nuove sfide previste. Il vincolo di destinazione implica l'obbligo di rendicontare separatamente le spese e l'impossibilità da parte delle regioni di spostare le risorse aggiuntive assegnate per attribuirli alla dotazione ordinaria del PSR.
A tre anni di distanza dall'approvazione delle nuove risorse è possibile fare un primo bilancio sulle spese Health Check e Recovery Plan rendicontate dalle regioni.
Un primo gruppo di regioni (Bolzano, Veneto e Lazio) registra una spesa superiore al 30% arrivando al 56% di avanzamento Health Check della provincia autonoma di Bolzano.
Segue un secondo gruppo di regioni con una percentuale di avanzamento compresa tra il 10% e il 30% tra cui spiccano Trento (28%), Sicilia (24%), Lombardia (23%) e Basilicata (21%).
Un terzo gruppo di regioni, abbastanza consistente, ha un avanzamento della spesa piuttosto basso cioè compreso tra 1% e il 10%.  Fanalino di coda sono le regioni Abruzzo, Calabria e Valle d'Aosta che non registrano alcuna spesa sulle risorse aggiuntive assegnate.

 

Complessivamente dal 2010 ad oggi sono state spese risorse Comunitarie Health Check e Banda Larga pari a 70 meuro pari al 15% della spesa totale prevista.
Con l'introduzione delle cosiddette "nuove sfide" sono state inserite all'interno delle misure dei PSR specifiche operazioni, ciascuna rispondente alle sei priorità strategiche individuate nell'ambito degli Orientamenti Strategici Comunitari. Pertanto, al fine di monitorare il raggiungimento degli obiettivi delle "nuove sfide", possiamo distinguere la spesa sostenuta fino ad oggi per ciascuna delle sei priorità.

dati in milioni di euro

In generale, si può subito notare un netto divario tra l'avanzamento delle regioni del centro sud, la cui spesa, se si esclude la banda larga (con un avanzamento del 18,7%), non supera il 2% con pagamenti per ciascuna sfida sotto il milione di euro. Complessivamente le regioni convergenza hanno speso 11 meuro a fronte di 145 meuro ad esse destinati (pari al 7,5%).  
Le regioni del centro Nord, invece, si attestano su un avanzamento del 18% circa avendo speso 59,4 meuro su 320 meuro assegnati.
Esse hanno principalmente orientato la spesa sul settore lattiero caseario, predisposto per una "uscita morbida" dal regime delle quote latte, con 24 meuro rendicontati su 72 meuro stanziati, pari al 32,9% di avanzamento. Fanalino di coda per le regioni del centro nord risulta essere la sfida "risorse idriche" che registra pagamenti per 7 meuro su 73 meuro assegnati (9,74%).
Le regioni del centro-Sud eccellono invece nella spesa relativa allo sviluppo della banda larga nelle aree rurali che ha raggiunto il 18,7% con 9,2 meuro spesi su 49,1 assegnati.
Purtroppo per queste regioni si nota una spesa quasi ferma su tutte le altre nuove sfide:  nel complesso per le rimanenti cinque nuove sfide sono stati effettuati pagamenti per soli 1,8 meuro a fronte di 96 meuro di risorse  assegnate (avanzamento pari al 1,86%).
Il ritardo della spesa deriva dal fatto che solamente dall'ultimo trimestre del 2011 esse hanno cominciato a rendicontare spese sulle nuove sfide mentre le regioni competitività già dal 2010 hanno portato a rendiconto spese per tali interventi, per poi entrare a regime in quest'ultimo anno.
A tre anni di distanza dalla riforma Health Check, sono state spese un sesto delle risorse aggiuntive assegnate a motivo del fatto che la corsa per evitare il rischio disimpegno ha fatto si che le regioni privilegiassero fare spesa sulle misure ordinarie anziché puntare su interventi innovativi, previsti nelle azioni introdotte per le nuove sfide, ma con un elevato rischio sull'esito finale.
La portata innovativa, introdotta con questa riforma nei PSR, deve essere accompagnata da una netta semplificazione delle procedure affinché anche interventi più complessi, come quelli rivolti alle "nuove sfide", ma di ampio impatto agro-ambientale e tecnologico, possano avere facile sbocco e realizzazione nella logica perversa del countdown per il rischio del disimpegno.

 
 
 
 
 

Luigi Ottaviani
l.ottaviani@ismea.it

 
 
 

PianetaPSR numero 14 - ottobre 2012