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INDICE ISMEA

Impennata di settembre per i prezzi agricoli (+4,7%)

In tensione le quotazioni dell'ortofrutta e recupero dell'olio d'oliva - Frenano i cereali ma la soia continua la corsa - Su base annua rincari del 7,9%

Continuano a macinare nuovi rialzi i prezzi agricoli: a settembre l'indice Ismea ha segnato un picco del 4,7% rispetto a luglio, con una crescita annua del 7.9%. All'origine di questo picco, secondo gli analisti Ismea, c'è una serie di incrementi congiunturali che hanno interessato sia il comparto delle colture vegetali sia quello zootecnico.
L'aggregato delle coltivazioni è stato interessato da un trend rialzista trasversale, che ha totalizzato un aumento medio su base mensile del 6,2%.In evidenza nel comparto ortofrutticolo l'impennata degli ortaggi (+15%), seguito a ruota dai rialzi dei prezzi della frutta (+13,6%); molto dinamici anche gli oli (+9,6%) e vini (+7,9%).  Nei settori ortofrutticoli, spiega Ismea, i rialzi risentono della diversa composizione del paniere rispetto ai mesi estivi, mentre sul rimbalzo dell'olio hanno inciso le tensioni sui mercati spagnoli, dove ci si attende una campagna olivicola tutt'altro che abbondante. Per il vino,  l'esordio della campagna 2012-2013 ha fatto registrare pezzi record, complici, anche in questo caso, previsioni vendemmiali negative sia in Italia sia in Francia.
La tendenza al rialzo dei cereali si è raffreddata dopo la fiammata di agosto, con un aumento medio dell'1%, concentrato sui listini di frumento e orzo. Continua, invece, a correre il prezzo della soia (+6,1% sul mese precedente), con l'inevitabile inasprimento dei costi a carico degli allevatori.
Per l'aggregato zootecnico, le rilevazioni di settembre indicano una progressione dei valori medi del 2,8% rispetto ad agosto, grazie in particolare agli aumenti di suini (+4,5%), avicoli (+3,6%), ovi-caprini (+3,5%) e bovini ( +2,2%). Più modesto l'incremento dei listini lattiero caseari ( in media +0,6% sempre su base congiunturale).
Il confronto su base tendenziale (settembre 2012 su settembre 2011), evidenzia variazioni al rialzo molto significative per l'aggregato dei prodotti vegetali (+13,8%) e molto più contenute per la zootecnia (+1,8%). Determinante, nel primo caso, la spinta rialzista dei semi di soia, in coerenza con le tensioni dei mercati internazionali (l'Italia e tutta l'Europa sono importatori netti) che ha raggiunto a settembre un prezzo medio di 525  euro per tonnellata (+43% l'aumento dell'indice rispetto a settembre 2011); in questa classifica è seguito dai prezzi dei vini che in un anno si sono rivalutati del 34,7%. Incrementi a due cifre si rilevano anche per cereali (+13,9%), ortaggi (+17,9%) e per la frutta (+12,3%) che risente, in particolare, dei rincari di mele e pere, di riflesso al calo della produzione. Nonostante l'importante recupero di settembre, le quotazioni dell'olio d0oliva restano leggermente al di sotto dei livelli di settembre 2011 (-1%).
Nel settore della zootecnia, l'indice annuale registra un incremento dell'1,8%; un valore medio frutto di trend contrapposti a forbice molto ampia: crollo del 9,3% dei prodotti lattiero caseari, impennata dell'11,4% per il bestiame vivo. 

 
 
 
 
 
 

PianetaPSR numero 14 -ottobre 2012