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LAZIO
 

La rimodulazione dei fondi ha funzionato

Così il travaso di risorse ha dato buoni risultato sull'andamento e sulla qualità della spesa: priorità agli investimenti e alle misure agroambientali che hanno fatto il pieno di incentivi

Anche nel corso del 2012 la capacità di spesa del PSR Lazio ha evidenziato buone perfomance. Nel complesso della spesa pubblica (Feasr, Nazionale e Regionale,) le somme erogate al mondo agricolo regionale  sono state oltre 96 milioni di euro; questo dato ha permesso, al pari delle altre Regioni Italiane, di scongiurare il rischio del cosiddetto "disimpegno automatico" dei fondi Comunitari (regola "n+2")[1] che ogni anno i Programmi di Sviluppo Rurale si trovano ad affrontare.
Dopo i risultati di quest'ultima annata, i fondi complessivamente erogati da inizio programmazione (1 gennaio 2007 - 31 dicembre 2012) hanno raggiunto la quota di oltre 337 Meuro, segnando un avanzamento finanziario del PSR pari a circa 48% (la dotazione finanziaria per l'intera programmazione è di 703,9 Meuro).
Come oramai sembra essere fisiologico, determinanti al raggiungimento dell'obiettivo di spesa, sono le erogazioni che si concretizzano proprio nella parte finale dell'anno. Nel corso del bimestre novembre-dicembre, infatti, è stata realizzata oltre il 53% della spesa complessiva del 2012.
Come già era successo nell'annata precedente, anche la spesa erogata nel 2012, ha riguardato in maniera preponderante (il 67% circa) le cosiddette misure "ad investimento": tra queste, quelle afferenti al primo Asse del Programma hanno assorbito la quota più consistente con un totale di circa 50 Meuro. In particolare, la misura 121 "Ammodernamento delle aziende agricole" (per un totale di oltre 500 beneficiari e con una media di circa 50.000 euro di risorse erogate a beneficiario) ha assorbito il 44% circa delle risorse a favore delle misure a investimento.
Questo dato risulta particolarmente interessante, se si pensa all'esposizione finanziaria che gli imprenditori agricoli hanno dovuto affrontare (una media che va da un minimo di 80.000 euro ad un massimo di 130.000 euro circa, in base alle percentuali di cofinanziamento della misura) in un contesto generale di difficile congiuntura economica, come quello attuale, in cui le liquidità di cassa possono essere necessarie a superare la prolungata fase di crisi e la disponibilità degli istituti di credito ad erogare prestiti non è molto favorevole.
Tra le misure a "superficie", alle quali è consueto attribuire un ruolo di "recupero" della spesa ai fini delle performance finanziarie, i pagamenti agro-ambientali della misura 214, hanno riguardato, con un totale di quasi 24 Meuro, oltre l'80% delle risorse assorbite da questa categoria di misure.
In termini di spesa complessiva, le due misure citate, hanno assorbito il 54% della spesa realizzata nel 2012. Altre misure che hanno dato un contribuito importante alla realizzazione dell'obiettivo di spesa sono: la misura 112 (Insediamento dei giovani agricoltori), la 123 (Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali), la 211 (Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone montane), la misura 311 (Diversificazione verso attività non agricole) e 321 (Servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale). In questo senso, in merito all'Asse IV Leader, superati i ritardi iniziali dovuti alla fase istruttoria dei progetti, un sensibile contributo al raggiungimento della spesa è stato dato dalle misure di quest'Asse, in particolare la misura 413 (Qualità della vita/diversificazione).
Il risultato raggiunto nel 2012, soprattutto alla luce delle diverse azioni intraprese dall'Autorità di gestione del Programma, in particolare nel corso degli ultimi due esercizi finanziari (2011 e 2012), indica buone prospettive per la piena attuazione del Programma nei restanti due anni di tempo.
Tra tutti, si ricorda la proposta di rimodulazione finanziaria del Programma (in termini di ripartizione all'interno dei singoli Assi) che nel corso del 2012 l'Autorità di gestione del PSR ha elaborato allo scopo di velocizzare la spesa e garantire al contempo qualità ed efficacia degli interventi. In sostanza, dall'esame dei dati di avanzamento finanziario delle misure realizzato nel quinquennio intercorso dall'inizio della programmazione, l'AdG ha individuato quali misure hanno segnato uno scarso interesse da parte degli agricoltori (scarsa partecipazione ai bandi emessi) e quindi, le risorse a queste assegnate, sono state spostate su misure che invece si sono configurate in "sofferenza" finanziaria (come ad esempio per la misura 211, per la quale a dicembre 2011 si segnavano impegni per oltre il 110% della propria dotazione iniziale).
Questa rimodulazione, assieme alla messa a regime dell'Asse IV Leader (che finora ha evidenziato dei ritardi nell'attuazione) e al completamento dell'istruttoria e avvio dei pagamenti della Progettazione Integrata Territoriale (alcune misure dell'Asse 3 possono essere attuate esclusivamente nell'ambito di una Progettazione Integrata Territoriale)  nonché l'attuazione degli interventi per la banda larga, oltre alle risorse messe a disposizione con i diversi bandi pubblici che l'AdG ha emanato nel corso del 2012, dovrebbero portare anche nel 2013 al raggiungimento della spesa programmata.

 
 
 
 
 
 

Antonio Papaleo

 
 
 
[1] Relativamente alla sola quota Comunitaria da inizio programmazione (gennaio 2007) a dicembre 2012, sono stati erogati circa 152 Meuro (comprensivi anche dell'anticipo iniziale). La performance di spesa conseguita nel 2012, e in particolare l'accelerazione osservata nel corso del mese di dicembre, ha permesso di superare di oltre 6,00 Meuro il budget (2007-2010) che bisognava raggiungere al 31 dicembre andando così ad "ipotecare" anche parte della quota FEASR 2011 (pari a circa 50 Meuro).
 
 
 

PianetaPSR numero 17 - gennaio 2013