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COOPERAZIONE INTERNAZIONALE/1

Israele studia l'agriturismo made in Italy

Al via il gemellaggio tra il Mipaaf e il Ministero dell'agricoltura di Israele: il modello di multifunzionalità e diversificazione come alternativa di sviluppo alla gestione collettiva del territorio
Reti fotoselettive utilizzate nelle serre israeliane

La collaborazione tra i Ministeri dell'agricoltura di Italia e Israele nel campo dello sviluppo rurale nasce nel 2009 con un'attività formativa bilaterale intrapresa con il supporto logistico e amministrativo della "Rete Rurale Nazionale". Grazie al programma operativo della DG per lo sviluppo rurale, infatti, è stato possibile organizzare una visita di studio presso le amministrazioni centrali e regionali italiane per parte di una delegazione ministeriale israeliana interessata ad osservare sul campo il modello di eccellenza italiano degli agriturismi e, in generale, della diversificazione in agricoltura.
A tale iniziativa, anche sulla base degli eccellenti rapporti interpersonali stabiliti con i colleghi stranieri nel corso dello study tour in Italia, il Mipaaf ha potuto poi provvedere all'organizzazione di una serie di eventi con il paese Mediorientale, quali un seminario sull'agriturismo ed uno sul turismo enogastronomico tenutisi a Tel Aviv, durante i quali le delegazioni italiane coordinate dal MIPAAF e supportate da alcune Regioni hanno presentato all'audience locale le proprie esperienze di successo in questi settori riscuotendo un evidente interesse; inoltre, la partecipazione di una delegazione israeliana alla Fiera Nazionale dell'Agriturismo di Arezzo (Agri@Tour 2010) e un'altra visita di studio in Italia sul tema delle "strade del vino" hanno dimostrato il reciproco interesse a proseguire la collaborazione tecnica oramai avviata.
La solidità dei rapporti allacciati nel corso degli anni, oltre al comune interesse allo scambio di esperienze tra i due paesi, ha portato alla ratifica nel 2011 di un Memorandum d'Intesa tra i due governi in materia di sviluppo rurale.
La partecipazione del team italiano coordinato dal Mipaaf al bando di gara comunitario "Twinning" con il Ministero dell'agricoltura e dello sviluppo rurale di Israele, nel frattempo pubblicato e la sua seguente assegnazione all'Italia, hanno rappresentato soltanto l'ultima tappa di questo percorso comune. Il progetto di gemellaggio istituzionale, che ha una durata prevista di 18 mesi e un budget di € 820.000 finanziato dal fondo comunitario per le politiche di vicinato (ENPI), entra pertanto nel vivo proprio in questo mese, con l'arrivo presso la struttura ministeriale israeliana a Bet Dagan di un funzionario italiano che coordinerà la mobilitazione dei nostri esperti, in costante coordinamento e con la supervisione della Direzione Generale per lo sviluppo rurale del MiPAAF. Primi appuntamenti, la conferenza di lancio prevista per il 28 febbraio prossimo e l'inizio delle missioni di lavoro dei funzionari italiani, che affiancheranno i colleghi israeliani con il compito di rivedere il locale piano di sviluppo rurale e supportarli nella produzione di una nuova normativa che introduca i concetti di multifunzionalità e diversificazione del reddito agricolo.
Lo scopo ultimo dell'iniziativa è quello di rafforzare la politica israeliana di sviluppo rurale in linea con il Piano d'azione "UE/Israele" e armonizzare le politiche settoriali di Israele con l'acquis comunitario attraverso l'identificazione di meccanismi di successo e buone pratiche. Oltre alla strategia per lo sviluppo delle politiche e la promozione della diversificazione delle attività rurali, tra cui l'agriturismo, il progetto mira dunque a formare un adeguato ambiente amministrativo e legislativo in linea con l'esperienza dell'UE.
Come detto, la collaborazione istituzionale con Israele della Direzione Generale per lo sviluppo rurale del MiPAAF è partita con l'organizzazione di una visita di studio in Italia di una delegazione israeliana interessata ad osservare sul campo il modello di eccellenza italiano degli agriturismi. 
La crisi dello storico sistema agricolo israeliano basato sulla gestione collettiva del territorio tramite le due forme di cooperativismo del kibbutz (comunità associativa generalmente agricola basata su regole rigidamente egualitaristiche e nella quale la proprietà della terra e degli immobili é comune) e del moshav (insediamento cooperativo agricolo dove si mantiene una sorta di privatizzazione della proprietà accanto alla gestione in comune di acquisti e vendite dei beni prodotti) richiede infatti un nuovo approccio legislativo dedicato alla gestione dei territori rurali.
Alla problematiche legate al declino del modello tradizionale, si aggiungono le difficoltà economiche che hanno portato una crisi di fondo caratterizzata dal numero crescente di persone che lasciano le forme di comunità cooperative territoriali per trasferirsi in una realtà urbana
In questo contesto, i legislatori israeliani sono impegnati a intraprendere nuove strade che possano facilitare lo sviluppo di un'agricoltura più orientata al mercato per le associazioni pubbliche e private e, non ultimo, garantire la presenza sul territorio, tema questo comprensibilmente strategico per l'indirizzo politico di quel paese.
In questi termini, il tema dello sviluppo rurale e della diversificazione del reddito delle tradizionali agriturismo si è imposto come una priorità del Ministero dell'agricoltura di Israele.
Dopo anni di dibattito interno, il governo israeliano ha deciso così di assegnare un budget finanziario al fine di affrontare le nuove sfide poste dal cambiamento dell'organizzazione territoriale, creando una cornice legale che possa sostenere e le attività agricole e agrituristiche nelle zone rurali.
All'interno delle zone più remote di Israele, si è comunque da tempo sviluppata una vasta gamma di attività di sviluppo rurale, che sono state concepite all'interno di un quadro di iniziative fondamentalmente legata all'intraprendenza delle singole realtà locali. Ora però, la diminuzione del numero di agricoltori attivi e la necessità di mantenere in vita vaste parti di territorio, creando nuove opportunità alternative di reddito, pongono un'importante sfida istituzionale per il Ministero dell'agricoltura israeliano; un tema destinato a diventare un asse centrale delle politiche rurali in un futuro molto prossimo.
Il Ministero dell'agricoltura si trova ora nella prima fase di attuazione della nuova programmazione di sviluppo rurale che va a rivedere le normative previste nella legge quadro del 2006. L'opportunità di scambiare buone pratiche ed esperienze con il sistema di eccellenza italiano, con un'attenzione particolare alla multifunzionalità delle attività agricole, potrà aiutare i partner israeliani a definire il nuovo sistema normativo al cui interno le aziende potranno intraprendere percorsi imprenditoriali alternativi per diversificare il proprio reddito.

 
 

Gianluca Giorgi

 
 
 
 
 

PianetaPSR numero 18 febbraio 2013