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INDICE ISMEA

I prezzi agricoli invertono la rotta: +1,1% a marzo

L'aumento č trainato dalle coltivazioni e in particolare dagli ortaggi (+8,4%): su base annua balzo del 19% per i vegetali e boom dell'olio d'oliva (+40%) - Buon momento per le carni avicole  

 Dopo le flessioni di inizio anno i prezzi agricoli recuperano terreno, mettendo a segno un incremento dell'1,1% su febbraio 2013 e del 10,2% su marzo 2012. A rilevarlo č l'Ismea, spiegando che, rispetto a febbraio, l'aggregato delle coltivazioni č aumentato dell'1,4%: un trend trainato dagli ortaggi  (+8,4%), con particolare riferimento al buon andamento dei listini di pomodori e patate.

Anche la frutta chiude il mese con un aumento del 3% dei valori all'origine, con mele e soprattutto pere che registrano +9,3%, in vista dell'approssimarsi della fine della campagna di commercializzazione. Incremento mensile modesto, invece, per sementi e colture industriali (+0,4%), mentre i cereali cedono l'1,8%, trascinati al ribasso da mais (-2,8%) e frumento tenero (-2,1%).

L'olio di oliva e il vino registrano, sempre su base mensile, lievi assestamenti al ribasso, con rispettivamente -0,3% e -0,4%.

Ampiamente positivo, secondo l'Ismea, il confronto su base tendenziale per tutte le colture vegetali, il differenziale medio si attesta al 19%, con incrementi a due cifre per quasi tutti i settori. A guidare la classifica dei rialzi č l'olio di oliva (+40%), che ha recuperato, a partire dall'estate scorsa, le pesanti flessioni accusate nella prima parte del 2012. Seguono vino e frutta con incrementi superiori al 27% e poi ortaggi (+20,6%), sementi (+12,6%) e cereali (+8%).

Passando al comparto zootecnico, Ismea rileva, nel segmento animali vivi e uova, incrementi mensili significativi per ovi-caprini (+15%), di riflesso alla maggior richiesta di agnelli che accompagna le festivitā Pasquali e degli avicoli, in recupero dell'8%, grazie alle misure di contenimento dell'offerta messe in atto dagli allevatori. Marzo chiude invece con il segno meno per i suini (-5,6%), che scontano un rallentamento della domanda e per le uova (-2,2%). Sostanzialmente in linea con il mese scorso l'indice dei prezzi relativo ai bovini, mentre i conigli guadagnano l'1,6%. Nel segmento lattiero caseario non si registrano variazioni di rilievo su base mensile, a fronte di una dinamica tendenziale con il segno meno (-3,5%).

Sempre rispetto a marzo dello scorso anno, si registrano variazioni positive per bovini (+4,2%), suini (+5%), avicoli (+10,8%), negative invece per ovi-caprini (-0,6%), con l'aggregato zootecnico che, complessivamente avanza dell'1% sul 2012. 

 
 

Mario Cariello

 
 

PianetaPSR numero 20 - aprile 2013