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Progetto Gaia: l'innovazione sbarca nelle aziende

Nella Sicilia Occidentale un network di enti di ricerca e cantine sociali scommette sul software gestionale per le imprese vitivinicole - Progetto  finanziato con la "misura 124" per la cooperazione

Con la diffusione dei primi risultati progettuali al Vinitaly di Verona 2013 e con il primo convegno di presentazione organizzato lo scorso 15 aprile a Gibellina (TP), nel cuore del Distretto Vitivinicolo della Sicilia Occidentale, esordisce ufficialmente il Progetto "Gaia - Strumento innovativo per l'efficienza economica delle imprese vitivinicole", finanziato al 100% dal PSR Sicilia 2007-2013 - Misura 124 "Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare, e in quello forestale".
Il software dell'INEA denominato Gaia (Gestione Aziendale delle Imprese Agricole), attualmente utilizzato ai fini della Rica (Rete di Informazione Contabile Agricola), ha grandi potenzialità come strumento avanzato di supporto alla gestione economica delle imprese agricole. L'idea forza del progetto si basa sulla metodologia riconosciuta a livello comunitario che fa di  GAIA lo strumento più adatto per determinare ed analizzare i costi e i ricavi delle imprese agricole, accertare le disfunzioni e gli sprechi, individuare e valutare le criticità da rimuovere o le potenzialità da sviluppare, nonché comparare i risultati economici con quelli di altre realtà produttive, dentro e fuori il territorio del Distretto. Tutto ciò all'insegna dello scambio di conoscenza tecnica, economica, gestionale e scientifica tra gli operatori della filiera vitivinicola e i 12 soggetti riuniti in Ats (Associazione Temporanea di Scopo) promotori del progetto.
Si tratta di un approccio innovativo di cooperazione che mette in relazione le imprese agricole con soggetti pubblici e privati impegnati a diverso titolo nel campo dell'innovazione. Le imprese hanno così la possibilità di trarre vantaggio, senza alcun costo di transazione, dallo sviluppo di un'innovazione tecnologica che è al contempo:

  • innovazione di prodotto, correlata ai servizi associati all'impiego di GAIA;
  • innovazione di processo, derivante dal trasferimento di GAIA e dall'adattamento delle sue funzionalità alle esigenze reali dell'imprese, che sono sia di ottimizzazione interna degli aspetti organizzativi e gestionali che di "vetrina esterna", a supporto della funzione di mercato.

Le innovazioni di processo, in particolare, saranno veicolate mediante un'applicazione web, denominata "WAIA" e interfacciata con GAIA, in grado di restituire statistiche socio-economiche e di implementare 4 moduli informatici sperimentali, aggiuntivi al preesistente software dell'INEA, rispettivamente dedicati a: filiera corta ed e-commerce; tracciabilità e sicurezza alimentare; analisi economiche e processi aziendali; importazioni dati dal "cassetto fiscale" dell'Agenzia delle Entrate e dal Sian (Sistema Informativo Agricolo Nazionale). La versione dimostrativa di WAIA può essere attualmente navigata attraverso il link sul sito www.siciliaprogettogaia.it.
I risultati attesi dal progetto sono certamente ambiziosi e vanno dall'aumento del livello di competitività delle imprese alla valorizzazione del capitale umano per l'acquisizione di nuove competenze, dalla facilitazione della conduzione tecnica aziendale alla semplificazione delle procedure di amministrazione fiscale, dalla razionalizzazione e maggiore sostenibilità ambientale delle attività produttive all'implementazione di nuovi processi aziendali.
Va ricordato che, in questo tempo di crisi, mille difficoltà stanno mettendo a rischio la competitività, i piani di sviluppo e talvolta persino la stessa sopravvivenza delle imprese vitivinicole della Sicilia Occidentale. Basti considerare che:

  • le aziende sono gestite con metodi tradizionali ed è diffusa una certa "resistenza" culturale verso il cambiamento (bassa propensione alle innovazioni);
  • le imprese versano in grave stato di crisi economica e finanziaria a causa di inefficienze e "colli di bottiglia" lungo la filiera, instabilità dei prezzi, inaccessibilità al credito bancario, aumento dei costi di produzione;
  • il fabbisogno di giornate lavorative diminuisce grazie alla progressiva meccanizzazione delle coltivazioni ma aumenta a causa della crescita vertiginosa di adempimenti fiscali, contributivi, previdenziali, nonché derivanti dalle nuove norme in materia di ambiente, sicurezza sul lavoro, tracciabilità e sicurezza alimentare;
  • le rese produttive dei vigneti si riducono progressivamente a causa di diversi fattori concomitanti (riduzione dell'impiego di input chimici ed energetici, fenomeni di "stanchezza del terreno", stress fisiologici da cambiamenti climatici, non razionale gestione degli impianti, ecc.);
  • la contabilità aziendale viene tenuta quasi esclusivamente ai fini fiscali. Le imprese non hanno la reale percezione della redditività e della efficienza economica delle attività;
  • in provincia di Trapani la superficie media dell'azienda agricola è di 4,7 ha. Le piccole aziende agricole con una superficie inferiore a 5 ettari rappresentano il 73% del totale (11.446).

In tale contesto il trasferimento delle innovazioni potrebbe sembrare davvero una "missione impossibile". Le 300 imprese agricole ad oggi coinvolte dal Progetto GAIA-Sicilia stanno dimostrando il contrario.

 
 
 

Francesca Varia
varia@inea.it

 

 
 
 

PianetaPSR numero 20 - aprile 2013