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Vino, riparte la promozione sui mercati esteri

Bando Mipaaf con 30,6 milioni per cofinanziare i progetti destinati ai Paesi extra-Ue: le iniziative previste e le priorità per accedere ai finanziamenti - Per le domande c'è tempo fino al 28 giugno
*Per il 2009-2012 importi liquidati al 15/10 dell'anno di riferimento; per il 2013 importi stanziati al 30/6/12; per il 2014-2018 previsioni al 1/3/2013. Elaborazioni su dati Mipaaf e Agea

Per chi vuole vedersi finanziare azioni di promozione del vino nei Paesi extra-Ue c'è tempo fino al 28 giugno prossimo per presentare i progetti.  L'avviso, disponibile a questo link, è stato pubblicato dal Ministero delle politiche agricole e ha alle spalle una dotazione di 30,6 milioni di euro di fondi comunitari, che rappresentano il 30% dei 102 milioni assegnati  è stato pubblicato alla misura di promozione per l'anno finanziario 2014, nell'ambito del programma nazionale di sostegno. Il restante 70 per cento, 71,4 milioni di euro, verrà invece gestito dalle regioni, con avvisi pubblicati a livello locale.
A essere finanziabili, per il 50% delle spese, è un lungo elenco di attività: si spazia dalle azioni di promozione e pubblicità (pubbliche relazioni, pubblicità, comunicazione, materiale informativo, annunci, POS, house organ, ovvero pubblicazioni aziendali, degustazioni e presentazioni), alla partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; previste anche campagne di informazione e promozione presso i punti vendita (degustazioni, wine tasting, gala dinner, promozione in GDO e punti vendita specializzati, consulenze marketing) e altri strumenti di comunicazione, tra i quali siti internet, opuscoli, e anche l'incoming: incontri sul territorio nazionale con operatori o giornalisti dei Paesi terzi, da svolgersi anche presso le imprese partecipanti ai progetti. Requisito per partecipare è che i progetti coinvolgano la filiera vitivinicola di almeno tre regioni.
Parte così la sesta annualità di applicazione di una misura, nata insieme al programma nazionale di sostegno del vino, che ha visto di anno in anno crescere l'interesse degli operatori, come dimostrato dall'aumento esponenziale dei dati di spesa e dalla ripetuta impossibilità, in particolare per quanto attiene alla quota gestita a livello nazionale, di soddisfare tutte le domande.
In questo contesto, l'avviso appena pubblicato introduce interessanti novità nell'applicazione della misura. In primo luogo, attraverso l'istituto dell'autodichiarazione, recepisce l'esigenza diffusa di una semplificazione delle procedure in fase di presentazione della domanda, oltre che di rendicontazione. Inoltre dà più respiro all'incoming, eliminando il vincolo di risorse (finora poteva ritagliarsi al massimo il 10% dell'importo del progetto) e introducendo come unica condizione, meno stringente, che non sia l'unica azione prevista.
Novità anche sul fronte delle priorità riconosciute. Punteggi aggiuntivi verranno assegnati a: progetti presentati da nuovi beneficiari (quindi che non abbiano già beneficiato di un contributo a livello nazionale o regionale); progetti che contengono azioni da realizzare per oltre la metà del valore nei paesi in cui il proponente non ha ricevuto in precedenza sostegno; progetti presentati da associazioni di imprese composte soltanto da microimprese; progetti che prevedono soprattutto azioni di contatto diretto con il consumatore finale o altri operatori del settore nel Paese terzo. Confermato inoltre un punteggio per i progetti presentati da beneficiari che chiedono un contributo sulle spese  inferiore di almeno il 5% rispetto al massimo concedibile del  50%.
Vale la pena sottolineare che la promozione è la prima misura per cui è stata avviata la procedura che porterà ad impegni di spesa sul prossimo programma quinquennale di sostegno 2014-2018, un programma che, stando alle previsioni di budget consegnate a Bruxelles lo scorso 1° marzo, dovrebbe confermarla come seconda per importanza, dopo la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, in termini di risorse comunitarie impiegate. In ognuna delle cinque annualità sono stati infatti riservati alla promozione del vino nei mercati dei paesi terzi 102 milioni di euro sui 337 milioni di dotazione complessiva del programma. (Alla ristrutturazione e riconversione è previsto che ne vadano 140).
Verrebbe in tal modo a consolidarsi il ruolo di una misura che negli ultimi anni ha contribuito positivamente alla crescita dell'export vinicolo italiano non solo in contesti commerciali tradizionali e consolidati, come gli Stati Uniti, ma anche nei mercati dei paesi emergenti.

 
 
 
 

Franca Ciccarelli
f.ciccarelli@ismea.it

 

 
 
 

PianetaPSR numero 21 - maggio 2013