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Emilia Romagna/1
 
Emergenze
 

Rafforzato il pacchetto per i cambiamenti climatici

Nuovi fondi sulla Misura 121 finalizzati al realizzo di sistemi irrigui più efficienti, con la Misura 126 si punta a ripristinare il potenziale produttivo dopo le calamità della scorsa primavera

I cambiamenti climatici che si stanno manifestando con una maggiore intensità nel corso degli ultimi anni hanno evidenziato come nell'intero territorio europeo sia in atto una evoluzione meteorologica che porterà in un futuro non molto lontano a forti convolgimenti, per la gran parte negativi, che interesseranno quasi tutti gli Stati Membri. Gli eventi eccezionali che hanno colpito il territorio della regione Emilia-Romagna nell'ultimo periodo testimoniano come tali fenomeni siano già concretamente visibili. Le proiezioni realizzate da ARPA-ER a livello regionale delineano un ulteriore e costante incremento generalizzato delle temperature (massime, minime e medie), ed un aumento dell'intensità e della durata delle "ondate di calore" che conseguentemente, come già avvenuto nel 2012, hanno fatto registrare uno stato di stress idrico stimato il più elevato degli ultimi cinquanta anni. Il quadro complessivo prevede inoltre una costante riduzione del numero di giorni di gelo, e una diminuzione delle precipitazioni totali, mentre si verificherà un aumento dell'intensità degli eventi precipitativi che andranno a concentrarsi in brevi periodi dell'anno, con piogge di grande intensità in autunno e primavera. Sostanzialmente vi sarà una tropicalizzazione del clima, che andrà a minare l'attuale "ciclo dell'acqua" regionale, con conseguenti sconvolgimenti ed effetti negativi già oggi visibili: crescente rischio di dissesti idrogeologici (in particolar modo nelle aree appenniniche), in contrapposizione a più frequenti episodi siccitosi nelle aree di pianura e collina. In quest'ultimo caso la ricaduta negativa riguarderà la disponibilità di risorse idriche con un conseguente ulteriore impoverimento delle acque sotterranee ed un maggior inaridimento del territorio. In onsiderazione dell'importanza e dell'impatto, non solo economico, che questi fenomeni potranno causare a livello europeo, la futura PAC 2014-2020 prevede tra gli obiettivi trasversali l'attuazione di specifiche strategie per contrastare i cambiamenti climatici, e per sostenere gli agricoltori nella fase di adattamento alle sfide che dovranno affrontare.        

Interventi PSR

Per rispondere alle emergenze verificatevi recentemente, e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici , la Regione Emilia Romagna ha così deciso di stanziare nuovi fondi attraverso due Misure:                  

  1. Misura 121 - Ammodernamento delle aziende agricole - che si andrà ad affiancare gli interventi correlati alla priorità Health Check "Cambiamenti climatici - gestione delle risorse idriche - riserve idriche". I fondi stanziati forniranno l'opportunità alle aziende agricole di fronteggiare le ricorrenti e gravi crisi idriche che con sempre maggior frequenza stanno interessano la regione  attraverso  l'acquisto ed introduzione ex-novo di impianti irrigui rispondenti ai più moderni standard in relazione ai requisiti di efficienza nell'utilizzo della risorsa idrica. Tali interventi consentiranno di tutelare le risorse idriche, riducendo i consumi di acqua, e di  garantire al contempo l'attuale livello produttivo.
  2. Misura 126 - Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e introduzione di adeguate misure di prevenzione. A seguito delle maggiori nevicate invernali e della eccezionalità delle piogge che hanno interessato il periodo di gennaio-Aprile 2013 si sono verificati movimenti franosi, smottamenti, lame e scoscendimenti nei territori collinari e montani delle province di Piacenza, Parma, Reggio-Emilia, Modena. Le conseguenze di questi fenomeni hanno portato al danneggiamento di fabbricati rurali ad uso abitazione, stalle, fienili, magazzini con lesioni alle strutture portanti a seguito di cedimenti e deformazioni del terreno sottostante. Inoltre si sono verificati ingenti danni ai terreni agricoli coltivati che hanno visto l'insorgere di strappi ed avvallamenti.

I danni hanno coinvolto anche molte infrastrutture connesse all'attività agricola, quali strade interpoderali ed acquedotti rurali, nonché infrastrutture agricole di bonifica. A questi fenomeni calamitosi si affiancano inoltre i danni in pianura derivanti dal tornado che ha colpito alcuni comuni dei territori di Modena, Bologna e Ferrara. L'evento meteorologico di eccezionale portata ha fatto registrare ingenti danni a frutteti, campi di grano e barbabietola, e sono numerose le infrastrutture di aziende agricole colpite, con centinaia di case, fienili, rimesse e capannoni scoperchiati. Per fronteggiare la duplice emergenza, coerentemente con gli strumenti di intervento che a livello nazionale sono stati richiesti dal Presidente della Regione e che saranno messi in campo, sarà possibile anche attraverso la Misura 126, con le risorse che saranno reperite, intervenire per il ripristino delle strutture aziendali, della capacità produttività agricola  e per interventi volti a favorire la regimazione delle acque superficiali o profonde, e funzionali ad evitare il proseguimento o l'espansione degli effetti di fenomeni di deterioramento delle superfici coltivate aziendali, affiancando i provvedimenti nazionali.

 
 
 

Marilù D'Aloia
Roberto Gigante

PianetaPSR numero 22 - giugno 2013