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PACCHETTO GIOVANI

Orticoltura idroponica, quando l'innovazione paga

Così Piermario Franzese è riuscito a mettersi in proprio e realizzare una moderna serra nel Cosentino grazie anche ai fondi del Psr Calabria - E ora tenta anche la strada dell'export

Creare un'azienda agricola di successo dal nulla e coltivare ortaggi senza avere un terreno a disposizione sembra impossibile ed invece si può. Lo sa bene il giovane calabrese Piermario Franzese che ha puntato tutto sulle proprie esperienze di vita e di lavoro e che, grazie al bando 2008 del PSR Calabria 2007/2013  ed all'ammissione al finanziamento per 150.000 euro, decide di lanciarsi in una nuova avventura ed avvia la propria attività di produzione di ortaggi con tecnica idroponica prendendo in affitto un piccolo terreno a Villapiana Scalo (CS) nell'alto Ionio Cosentino.
Piermario è un ragioniere che ha frequentato la facoltà di Agraria di Potenza senza però conseguire la Laurea, tuttavia ha iniziato a lavorare ugualmente nel settore agricolo con una importante azienda calabrese conseguendo così un'esperienza pluriennale nella gestione e conduzione delle colture orticole coltivate con tecniche idroponiche. L'idroponica è il processo di sviluppo delle piante in ambiente chiuso e controllato dove la terra è sostituita da un substrato artificiale e consente di ridurre le variabili di produzione e aumentare la qualità e la quantità del prodotto, generando una continuità produttiva e lavorativa.
Il bando del 2008 del PSR Calabria  2007-2013 suscita il suo interesse e decide di mettere a frutto l'esperienza maturata all'interno dell'impresa dove lavora per creare un'azienda tutta sua e dare così lavoro agli altri membri della sua famiglia. Attiva così il "pacchetto giovani", ovvero l'accoppiata vincente delle misure 112 "Primo insediamento giovani agricoltori" e 121 "Miglioramento aziende agricole", affitta un piccolo terreno di 2.500 metri quadrati ed inizia a coltivare cavolfiori, pomodori e diverse varietà di insalata.

 

Il miglioramento fondiario ha previsto:
-    la costruzione di serre per colture idroponiche a basso impatto ambientale, con tecnologie innovative con impianti di condizionamento e di irrigazione per ottenere una maggiore regolarità di produzione per soddisfare le esigenze dei moderni sistemi di commercializzazione;
-    la recinzione del terreno nella parte confinante con la strada;
-    l'acquisto di macchine agricole idonee per le coltivazioni in serre.
In breve tempo sono stati raggiunti dei considerevoli risultati: oltre all'occupazione stabile ed a tempo pieno dell'imprenditore, sono stati creati due nuovi posti di lavoro nonostante la superfice interessata dall'intervento sia abbastanza ridotta. Il fatturato attualmente è di 120.000 euro all'anno ed è costantemente in crescita; di recente si è aperta  anche la possibilità di esportare i propri prodotti all'estero.
Il successo dell'azienda è stato possibile grazie alla felice intuizione del giovane Franzese che ha creato un'attività redditizia su una superfice ridotta ed un terreno salmastro, che sarebbe stato poco produttivo con un'attività agricola tradizionale, realizzando tale innovativo sistema di produzione molto apprezzato in Europa e poco diffuso nel Sud Italia. Una buona intuizione e, visti i risultati, un valido esempio di buone politiche di sviluppo rurale.

 


Anna Tancrè
tancre@inea.it

 
 
 

PianetaPSR numero 23 - luglio/agosto 2013