L'implementazione della banda larga nelle aree rurali italiane appare procedere in modo spedito in quelle Regioni che hanno già avviato i lavori nei cantieri per la posa della fibra ottica. Dai dati di monitoraggio al 30 giugno 2013 si è registrata infatti una decisa accelerazione nell'attuazione degli interventi rispetto all'anno 2012.
Come è noto, il "Progetto banda larga nelle aree rurali italiane", nell'ambito dei Programmi di sviluppo rurale regionali 2007-2013, è realizzato in stretta connessione e sinergia con il "Piano nazionale banda larga" promosso dal Ministero dello sviluppo economico e attuato dalla società in house Infratel SpA. Per dare esecuzione alla misura sono previste due tipologie d'aiuto: la prima (tipologia A) consiste nella realizzazione di infrastrutture pubbliche di backhaul in fibra ottica mentre la seconda (tipologia B), prevede il sostegno all'acquisto di "terminali utente", tipo quelli satellitari, che possano garantire una connessione veloce laddove le condizioni fisiche dei territori non permettono la realizzazione delle opere infrastrutturali.
Al 30 giugno 2013, risulta che tutte le Regioni hanno attivato la tipologia di intervento A mentre, per quanto riguarda l'altra soluzione, la maggior parte di esse, ha segnalato un cambiamento del contesto di riferimento, considerato che alcuni operatori di telefonia stanno proponendo offerte molto vantaggiose del kit "terminale utente" in cambio della sottoscrizione di un abbonamento ad internet. Risulta, quindi, che in alcune realtà regionali non ci sia più fallimento del mercato e che gli operatori siano interessati ad investire nella banda larga anche senza l'incentivo pubblico.
Nel periodo di riferimento, relativamente all'avanzamento fisico della misura, si mettono in evidenza i seguenti dati. Il numero delle tratte avviate (231) e di quelle completate (74) sono duplicate rispetto al 2012 mentre risultano addirittura triplicate sia le linee abilitate (27.000) sia la popolazione raggiunta (75.412) dalla banda larga. Anche i dati sulla realizzazione delle infrastrutture è confortante, infatti, rispetto al 2012, sono stati stesi 826 Km di fibra ottica rispetto ai 359 km del periodo precedente. Tra le Regioni più virtuose si segnalano la Sardegna, la Calabria e il Veneto che hanno già completato diverse tratte e posato numerosi chilometri di fibra ottica rispetto alle altre amministrazioni.
Bisogna rilevare, tuttavia, che il dato sull'avanzamento fisico della misura non è omogeneo su tutto il territorio nazionale in quanto alcune Regioni stanno ancora pagando lo scotto iniziale delle lungaggini burocratiche relative alla pubblicazione e all'aggiudicazione dei bandi di gara o sono ancora impegnate nella definizione della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva dell'intervento. Si evidenzia inoltre, un'ulteriore disomogeneità tra i dati delle Regioni che hanno siglato l'Accordo di programma con il Mise e quelle che hanno optato per la gestione diretta dell'intervento con quest'ultime, che appaiono in ritardo rispetto alle prime .Si ricorda, inoltre, che le Province Autonome di Trento e Bolzano e la Regione Valle d'Aosta hanno preferito attuare la banda larga con forme di finanziamento diverse dal FEASR.
Nella tabella sottostante sono riportati, a livello regionale, i dati di monitoraggio fisico al 30 giugno 2013 per gli interventi finanziati dal FEASR.
Dal punto di vista finanziario si evidenzia che al giugno 2013 sono state erogate il 34% delle risorse prestabilite e pertanto, a fronte di un importo di risorse FEASR programmato pari ad euro 93.695.139 risultano spesi al 30 giugno 2013circa 31.874.000 euro.
A parte le note criticità relative ai tempi necessari per espletamento e l'aggiudicazione delle gare di evidenza pubblica, non risultano segnalate dalle Regioni gravi problematiche relative all'attuazione della misura. Si segnalano, comunque, alcuni ritardi relativi al rilascio da parte di alcune autorità locali delle autorizzazioni necessarie per procedere ai lavori di scavo. La situazione dovrebbe migliorare con la pubblicazione, prevista per fine settembre, del cosiddetto "Decreto scavi" che sarà emanato dal Ministero dello Sviluppo economico e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Grazie a questo provvedimento, diminuiranno gli adempimenti burocratici e le autorizzazioni necessarie per le operazioni di scavo per la posa della fibra ottica e sarà più semplice utilizzare tecniche di scavo innovative, quali le minitrincee, in grado di dimezzare i tempi e i costi dei lavori.
Manca meno di un anno alla scadenza dei lavori prevista per il mese di giugno 2014 e, se per alcune Regioni l'obiettivo appare alla portata di mano, per quelle che sono più in ritardo la sfida appare più difficile ma non impossibile da raggiungere.
Pasquale Giantomasi
PianetaPSR numero 24 - settembre 2013