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Cos'è RRN Magazine

Il Magazine della Rete Rurale Nazionale "RRNmagazine" costituisce uno dei più longevi progetti di comunicazione editoriale del Programma RRN. Nato nel 2011 con uscita quadrimestrale, sta infatti per toccare la soglia dei 10 anni di attività. Rappresenta l'anima di approfondimento di PianetaPSR, testata di informazione online della Rete Rurale.
Obiettivo di RRN Magazine è quello di fornire approfondimenti tematici, favorire la conoscenza e agevolare il trasferimento di esperienze e innovazioni, anche allargando lo sguardo a quello che accade in contesti internazionali. Rappresenta uno spazio di confronto e riflessione, di approfondimento scientifico e di opinione sui temi di maggior rilievo del settore, sulle sue criticità e sulle sfide per il futuro.
Il target al quale RRNmagazine si rivolge è diversificato. Il suo coinvolgimento riguarda il vasto pubblico di soggetti che operano o sono potenzialmente interessati all'azione della politica di sviluppo rurale, ma anche tutti quei soggetti che rappresentano da sempre un interlocutore per le istituzioni e per le attività della Rete Rurale (imprenditori, valutatori, consulenti, Istituzioni locali e territoriali, comunità scientifica e accademica, società civile, mondo associativo, Centri di ricerca, mondo produttivo ed economico, studenti).
La pubblicazione è disponibile su questo sito e può essere richiesta nella versione cartacea contattando la nostra redazione magazine.rrn@crea.gov.it

Buona lettura!
La Redazione di RRNmagazine


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RRN MAGAZINE / numero 19 dicembre 2023

Frutto di scelte sostenibili

Soddisfare i bisogni della società preservando le risorse naturali con uno sguardo al futuro
 

Il cibo, al pari dell'acqua, è un bisogno primario che, oltre ad essere disponibile, deve essere accessibile, sicuro, di qualità per il consumo e conveniente dal punto di vista economico. Nella seconda metà del XX secolo, in Europa, la produttività ad ettaro è aumentata considerevolmente e, grazie all'aumento della monocoltura (la produzione della stessa coltura in zone più estese), al miglioramento dei macchinari, all'irrigazione, ma anche al maggiore uso di pesticidi e fertilizzanti si è prodotto più cibo, dando luogo a colture intensive che hanno contribuito a provocare un notevole impatto ambientale.
A livello mondiale, circa il 33% dei suoli è in uno stato di degrado significativo, causato principalmente dall'erosione che coinvolge oltre un miliardo di ettari e dal risultato di cambiamenti nei modelli di utilizzo del suolo stesso, tra cui la deforestazione e l'espansione delle attività agricole.
Il legame indissolubile fra l'agricoltura e il cibo ci conduce inevitabilmente ad un altro legame, quello fra l'agricoltura e la sostenibilità, dove appare forte il richiamo ad una consapevolezza che coinvolga agricoltori e consumatori, dove l'agricoltura, nel suo ruolo primario, deve essere in grado di rispettare il suolo, gli animali e l'ambiente nel suo insieme e dove i consumatori devono comprendere che esiste un modo sano e sostenibile per nutrirsi, evitando gli sprechi, prediligendo una dieta alimentare sostenibile come la Dieta Mediterranea, ad esempio, che racchiude in sé soprattutto uno stile di vita sano, perché la salute umana può e deve andare di pari passo con la salute del pianeta.
Per il nostro Paese, l'agricoltura è una grande risorsa, ma per poter intraprendere la strada della sostenibilità è necessario avere gli strumenti adatti per iniziare il cammino verso la "transizione verde", investire lungo tutta la filiera, dal produttore al consumatore, affinché il sistema agroalimentare possa essere in grado di soddisfare i bisogni della società, preservando le proprie risorse con un pensiero rivolto anche, e soprattutto, alle generazioni future.
A tal fine, la Strategia Farm To Fork (F2F) appare fondamentale per il Green Deal europeo, ossia, quel pacchetto di iniziative strategiche per far sì che l'Europa possa diventare il primo continente a impatto climatico "zero" entro il 2050.  Nello specifico, la Strategia F2F mira ad accelerare il raggiungimento di un sistema alimentare rispettoso dell'ambiente, che preservi la biodiversità, contribuendo a frenare il cambiamento climatico; in questa ottica, il settore agroalimentare  gioca un ruolo chiave nel raggiungimento di tali obiettivi.

Ma un sistema agroalimentare che si considera sostenibile deve poter soddisfare contemporaneamente tre dimensioni:

 
  • Ambientale
  • Economica   
  • Sociale

Queste tre dimensioni dipendono l'una dall'altra e, in particolare, la dimensione economica risulta raggiunta nel momento in cui l'insieme delle attività condotte da tutti gli attori del sistema alimentare risulta sostenibile dal punto di vista commerciale e fiscale; le attività prodotte devono generare benefici, un salario equo per lavoratori e lavoratrici, profitti per le aziende e un livello di sicurezza alimentare adeguato per i consumatori. Nella sua dimensione sociale, invece, un sistema alimentare può essere considerato sostenibile quando è in grado di garantire dei buoni risultati socio-culturali, come ad esempio la nutrizione e la salute, le condizioni di lavoro e il benessere degli animali.
Negli ultimi anni, inoltre, sono aumentati i consumatori che hanno mostrato l'esigenza di sentirsi più vicini agli alimenti che consumano; essi sono più attenti alla freschezza dei prodotti acquistati, a quanto siano lavorati e sostenibili, dimostrando una maggiore consapevolezza dettata da un livello sicuramente più alto di informazione acquisita nel tempo. Si fa più caso alla provenienza, alla stagionalità, alla freschezza, al legame con il territorio ed anche al percorso dell'alimento lungo tutta la filiera.
A tutela dei consumatori, inoltre, la tracciabilità, l'etichettatura e le informazioni nutrizionali sui prodotti alimentari hanno messo in risalto gli aspetti salutistici, richiamando l'attenzione sul diritto che ognuno di noi ha di accedere ad alimenti sani, sicuri e con elevati standard qualitativi.
Il mantenimento della competitività del comparto agroalimentare, in un'ottica sostenibile, si può raggiungere anche con interventi finalizzati all'introduzione di innovazioni nei processi produttivi, di trasformazione e di commercializzazione, in grado di favorire il passaggio da una economia lineare ad una economia circolare, finalizzata anche al recupero e valorizzazione degli scarti alimentari.
Tuttavia, il salto di qualità verso il raggiungimento dell'agricoltura sostenibile passa anche attraverso la formazione e lo sviluppo di nuove competenze e professionalità. La PAC si conferma strumento strategico per gestire il passaggio a sistemi di produzione alimentare sostenibili, rafforzando l'impegno degli stessi agricoltori europei, teso al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali, pur tenendo presente che è necessaria un'azione a livello globale per evitare di diffondere l'inquinamento in altre aree del mondo.
Il Green Deal Europeo, al fine di raggiungere benefici in termini di produttività, promuove anche nuove tecnologie digitali per l'agricoltura e l'agricoltura di precisione dove, per agricoltura di precisione, si intende una serie di strategie e strumenti in grado di ottimizzare e aumentare qualità e produttività del suolo tramite interventi mirati.
Tuttavia, per venire incontro agli obiettivi della Strategia Farm2Fork, è auspicabile il ricorso a pratiche agricole sostenibili, attraverso metodi agro-ecologici utili per intensificare le colture, facendo il più possibile a meno di agenti chimici di sintesi.

Manuela Cicerchia
CREA - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia