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CINEMADIVINO

Metti una sera un film, tra botti e calici di vino

Partita dalla Romagna, l'iniziativa, patrocinata da Slow Food, si è estesa a una decina di regioni dove le aziende vitivinicole ospitano vere e proprie serate cinematografiche, con cena e percorso guidato

"I migliori film della stagione da assaporare con i vini più caratteristici dello stivale": un claim semplice, quello della rassegna "Cinemadivino", se vogliamo, ma efficace. L'iniziativa, nata dieci anni fa in Romagna, e che nell'estate appena conclusa ha coinvolto Basilicata, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Umbria, Piemonte, Lombardia, Sardegna, Toscana e Trentino Alto Adige, è organizzata con il patrocinio di Slow Food e il contributo delle Regioni partecipanti, oltre all'apporto degli sponsor. Un'iniziativa riuscita, che ogni anno dimostra di saper muovere spettatori e operatori sul territorio: l'edizione 2012 ha contato oltre 11.000 spettatori con il coinvolgimento di  135 cantine. Non solo cantine e turisti, ma anche, ad esempio, gli istituti alberghieri, convolti in molte serate.
Il programma è abbastanza standard: ore 19,30 degustazione vini e poi a seguire visita in cantina, con cena ; quindi la proiezione di un cortometraggio e alle 21,30 la proiezione di uno dei film "blockbuster" della stagione: da "La migliore offerta" a  "Oblivion", da "Broken City" a "I Miserabili".
"I film ci aiutano a trasmettere meglio il nostro messaggio", racconta Corrado De Angelis Corvi, la cui azienda, situata a Controguerra (Teramo), ha ospitato una delle serate nel mese di luglio. "Parliamo con il consumatore, trasmettendogli il nostro massimo rispetto per l'ambiente e la natura.

 

La nostra è un'azienda  vitivinicola in regime di agricoltura biologica, in conversione biodinamica, con particolare cura alla fertilità del terreno ottenuta con specifiche lavorazioni e con l'utilizzo di preparati biodinamici. Certo, noi facciamo anche altri eventi, come le "Cantine aperte" o degustazioni di vario genere, però è molto suggestivo, a mio avviso, accostare due arti: quella del vino e quella del cinema. Abbiamo situato lo schermo all'aperto, sull'aia, a contatto con i vigneti".
In questa occasione, il film proiettato aveva un titolo che era tutto un programma. "La Frode", forse per sensibilizzare gli spettatori sul fatto che, a fronte delle aziende biologiche virtuose e in prima linea come quella di Corrado, purtroppo ogni tanto si assiste a qualcuno che, nel nome del biologico, truffa i consumatori. "Il nostro - conclude Corrado - è un biologico che viene dal cuore, non è una moda. Il film ha appassionato moltissimo gli spettatori, che hanno anche potuto gustare le specialità della zona preparate dai ragazzi del vicino Istituto alberghiero: ecco come si comunica un territorio."
Walter Bartolomei invece, 38 anni,  gestisce assieme al fratello Massimiliano, l'azienda agricola "Ciù Ciù" di Offida (AP), che produce tra gli altri un Rosso Piceno Superiore DOC, un Falerio dei Colli Ascolani DOP e un Offida DOCG Pecorino. "Non si può dire che di solito ce ne stiamo rintanati nella nostra azienda agricola a pensare solo e soltanto al vino. Infatti da tempo abbiamo deciso di intraprendere un percorso di crescita comune con il nostro territorio di appartenenza. Abbiamo una squadra di pallavolo che gioca ad alti livelli nel campionato italiano, e curiamo particolarmente tutta l'educazione allo sport e gli allenamenti delle generazioni più giovani. Ma in quel caso non entriamo, se non dal punto di vista della sponsorizzazione, nel discorso-vino. Occasioni come quella di Cinemadivino, invece, ci permettono di approfondire il contatto con il consumatore andandogli a spiegare il nostro modo di operare e le peculiarità dei nostri vini".
L'iniziativa "Cinemadivino" è stata inserita anche nell'importante manifestazione "Cheese" 2013, che si è svolta pochi giorni fa a Bra, in Piemonte, ed è dedicata alla salvaguardia di tecniche, culture, saperi alla radice della produzione dei formaggi tradizionali: dopo il vino, insomma, il cinema incontra il formaggio, per un altro connubio di sicuro successo.

 

Andrea Festuccia

 
 
 

PianetaPSR numero 24 - settembre 2013