Ho sempre avuto una grande passione per l'agricoltura, fin quando da bambino "aiutavo" la mia famiglia nei campi e poi, non ho appena ho avuto l'età, ho cominciato ad utilizzare macchine agricole. Ah, dimenticavo di presentarmi: il mio nome è Francesco Camardo, e sono nato nel '73. L'azienda ha sede a Pomarico, in provincia di Matera, e inizia negli anni '50 con il nonno, il papà e due miei zii. L'indirizzo produttivo dei 120 ettari di proprietà è quello della coltivazione di cereali e del pascolo per l'allevamento ovino e caprino.
Ho frequentato la scuola di agraria e dopo il diploma avevo gia le idee chiare: fare l'agricoltore. Divise le proprietà con i miei zii, abbiamo acquistato altri 60 ettari e abbiamo concentrato le nostre politiche sulla produzione di cereali. Nel '96 ho sposato mia moglie Enza e ho avuto 3 splendidi ragazzi: Laura, Michele e Valeria. Mia moglie ha un'attività propria, ma sia lei che i ragazzi condividono ogni scelta che affronto in azienda, tanto che Michele ha una grande passione per le macchine agricole, e quando non va a scuola mi segue in ogni lavoro che faccio in azienda.
Fondamentale, nello sviluppo aziendale, la presenza femminile, con mia madre e mia zia addette alla trasformazione del latte prodotto in un piccolo laboratorio aziendale in ricotta e formaggio. Un'attività produttiva che ha sempre garantito una buona liquidità.
La svolta avviene nel 2010, quando decido di fare un grande investimento, che riguarda un impianto di biomassa che produce 250 kw di energia e che utilizza gli scarti e le potature del bosco e le potature di una rete di agricoltori limitrofi, oltre a quelle dei miei ulivi: inoltre, anche se in maniera non sistematica, già oggi comincio a ricevere gli scarti di alcuni comuni a me vicini, che nei mesi di Aprile e Maggio effettuano le potature nei viali. Mi sto organizzando per rendere sistematica quest'ultima attività, attraverso accordi scritti con gli enti locali per la manutenzione del territorio, ma anche attraverso l'acquisto di macchine cippatrici, perché il materiale che va nell'impianto non deve essere di più di 7-8 cm, e quindi gli scarti vanno lavorati. Una nota a cui tengo: ho avuto l'occasione di condividere il momento dell'inaugurazione dell'impianto con l'allora ministro delle Politiche agricole, Mario Catania.
Questo progetto mi ha dato grandi soddisfazioni e mi è stato possibile realizzarlo anche grazie ai fondi del Programma di sviluppo rurale . Con la "misura 121" per l'ammodernamento ho effettuato anche interventi di ristrutturazione delle stalle, recinzioni e concimaie.
Ora che il traguardo è stato raggiunto, mi sembra giusto anche fare un appunto: nella fase di realizzazione del progetto, mi sono scontrato con un eccesso di burocrazia e una grande difficoltà nell'accesso al credito, al quale ho ovviato utilizzando le garanzie di Ismea.
Anche per la misura della diversificazione stiamo per usufruire dei fondi del Psr: in questo caso la domanda è stata accolta e siamo solo in attesa del relativo decreto. Darò così corpo alla mia attività di fattoria didattica. Tra i nuovi progetti, sto sperimentando l'utilizzo dei reflui zootecnici secchi da introdurre nel ciclo della produzione energetica
Infine, uno sguardo al futuro: come giovane agricoltore credo che sia necessario il rilancio delle forme associate per affrontare il mercato che siano esse cooperative, consorzi o reti di impresa: l'offerta di prodotto nel settore cerealicolo è ancora troppa frammentata con una perdita considerevole di valore aggiunto.
Francesco Camardo
PianetaPSR numero 26 - novembre 2013