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FARMER JOURNALISM
 

Nidi di cince e orti sociali, è l'azienda bio-diversa

Elia Bozzolan nella sua azienda padovana ha scelto di valorizzare il territorio e la biodiversità con ricoveri per uccelli, piccoli appezzamenti aperti ai cittadini e una rete di solidarietà con i vicini
Elia Bozzolan

 Voglio cominciare con un po' di storia, che aiuta a capire meglio da dove è partita, qui, l'agricoltura, e dove è arrivata oggi. Quando la mezzadria era una forma di contratto agrario che impegnava un'intera famiglia a dover rendere annualmente una parte dei loro raccolti al proprietario, la nostra zona, ovvero la provincia di Padova - come altre nel resto d'Italia - era disseminata di case rurali che, ancor oggi grazie alla caratteristica architettura, si possono notare in parte abbandonate, in parte abitate e anche restaurate nel corso degli anni. E' il caso della nostra Azienda Agricola denominata "Podere Clara", dove il termine Podere, appunto, era l'insieme costituito dalla campagna e dall'abitazione che si trova a stretto contatto con quella che una volta, e fino a non pochi anni fa, era la stalla per il bestiame.
La mia è un' Azienda biologica che oggi si estende su  una superficie di 7 ettari, nel Comune di Legnaro,  di cui poco più della metà sono coltivati ad ortaggi e frutti (kiwi, fragole, more di rovo); trovano spazio, inoltre, un boschetto misto di latifoglie e lunghe siepi coltivate a ceduo dove la flora e la fauna locale hanno trovato il proprio ambiente naturale. Mantenere alta la biodiversità rappresenta, per un'azienda "bio"come la nostra dal 1995, un motivo per rendere il territorio "vivo", contrastando in questo modo i processi di antropizzazione che stanno caratterizzando in negativo anche la Pianura Padana.
La maggioranza delle coltivazioni si svolge in pieno campo e solo una piccola parte sotto serre o tunnel, dove si può sfruttare l'anticipo stagionale di alcuni prodotti e si riescono a contrastare i danni derivanti delle avversità meteorologiche, sempre più incisive in questi ultimi anni. Le rotazioni annuali permettono di ricavare buoni raccolti sia nel periodo primaverile-estivo, con pomodori, fagioli, carote, cereali, sia nel periodo autunno-invernale quando si ha la massima produzione di porri, verze, daikon, topinambur, rape e alcune varietà di radicchi e cavoli. Ora stiamo sperimentando la coltivazione dell'arachide
La commercializzazione dei prodotti aziendali avviene, come soci,  grazie alla Cooperativa Agricola "El Tamiso" presente da quasi trent'anni sul mercato biologico italiano, la cui sede è all'interno del Mercato Agro-Alimentare di Padova (MAAP). Questa realtà ha permesso all'Azienda di trovare al suo interno le potenzialità da sviluppare soprattutto da un punto di vista delle colture, in questo caso, in base al tipo di terreno e al clima locale, e nello stesso tempo ha dato l'occasione di attivare dei progetti per la salvaguardia degli animali selvatici, come l'installazione in diversi punti di nidi artificiali, nonché la sperimentazione di nuove specie orticole non attualmente coltivate nelle nostre zone o totalmente nuove per il mercato veneto. I nidi riguardano quegli uccelli, principalmente della specie delle cince, passeri, ecc. che maggiormente contribuiscono alla lotta agli insetti dannosi. Questi nidi sono costruiti in cemento, richiedono poca manutenzione, solo una pulizia annuale, e stiamo notando che nel corso del tempo vengono sempre più abitati (il progetto è in piedi da circa 2 anni e riguarda una decina di nidi)
La continua collaborazione e verifica in campo da parte di tecnici specializzati  rappresenta per noi un ulteriore supporto all'esperienza maturata nel corso degli anni e vari corsi e uscite didattiche mantengono unito il legame con la ricerca delle molte novità che il mercato può offrire.
"Podere Clara" fa parte, come Circolo, del  Circuito Wigwam, attraverso la predisposizione di una piccola superficie aziendale a orti sociali; attualmente si contano infatti una decina di piccoli appezzamenti (da 20 a 50mq) dove appassionati, più o meno esperti, possono coltivare in maniera naturale i propri prodotti . La richiesta per questo tipo di attività "in proprio" è sempre più alta, vuoi per la maggior consapevolezza verso un'alimentazione bio e a Km0, vuoi per la ricerca di spazi e momenti che siano di sfogo alla vita quotidiana. Orto sociale significa, per l'appunto, uno spazio dove persone diverse si ritrovano a dover svolgere stessi lavori e operazioni colturali, in stretto contatto tra loro e con la terra, favorendo in questo modo il rapporto umano e interpersonale anche con noi proprietari.
Nell'ultimo anno l'Azienda, pur mantenendosi a livello familiare, ha visto il mio ingresso come socio conduttore. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Forestali ed Ambientali all'Università di Padova e aver lavorato per alcuni mesi all'interno di una ditta di manutenzione del verde, ho preso la decisione di investire il mio lavoro su quello che per me è stato un luogo dove tutta la famiglia, da generazioni, ha saputo mantenere il giusto equilibrio tra sfruttamento delle risorse disponibili ed esigenze di vita di cui ognuno necessita, tanto più se il numero dei componenti era elevato come fin nel primo dopoguerra.
Tale scelta è stata facilitata dalla possibilità di accesso, da parte di giovani come me che vogliono insediarsi ed entrare nel mondo dell'agricoltura, ai finanziamenti europei; l'ultimo bando PSR (2007-2013) della Regione Veneto, con la misura 112 ha infatti permesso all'Azienda di acquistare nuove attrezzature per la raccolta e la lavorazione del terreno che permetteranno di ridurre i tempi di lavorazione e manipolazione del prodotto da una parte, e adottare nuove tecniche agronomiche dall'altra, che siano alternative alla semplice aratura. L'utilizzo e lo scambio di macchinari in comune con agricoltori limitrofi, è una buona occasione per migliorare le tecniche già acquisite ed aumentare, sempre nel rispetto delle esigenze delle colture e del terreno, la meccanizzazione sempre più necessaria quando si vogliono abbattere i costi della manodopera.
 Sempre per quanto riguarda il Psr, siamo in fase di adempimento  con altre due misure, la 111, Formazione professionale  con corso specifico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (formazione individuale in azienda) ed infine la 132, Partecipazione a sistemi di qualità alimentare.
L'aumento del consumo di prodotti biologici in Italia e nel resto d'Europa ha fatto in modo che l'Azienda si sia non solo adeguata ai gusti del consumatore finale, ma anche posto l'obiettivo di offrire un prodotto sano e controllato nel rispetto delle regole di certificazione imposte mantenendo la custodia e la salvaguardia del suolo,  vera risorsa su cui si sviluppa la nostra attività.

 
 
 
 

Elia Bozzolan

 

PianetaPSR numero 27 - dicembre  2013