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TOSCANA
 
BANCA DELLA TERRA
 

Sul mercato i terreni pubblici e campi incolti

Parte con il patrimonio forestale regionale il primo test della legge che punta a creare nuove opportunità in agricoltura - Affitto e concessioni con priorità ai giovani, presto un portale interattivo.

La legge regionale toscana 80/12 istituisce la "banca della terra". Inaugurata ufficialmente il 29 novembre 2013, la "banca" può essere definita come un inventario, completo e aggiornato, dei terreni e delle aziende agricole di proprietà pubblica e privata che possono essere messi a disposizione di terzi, tramite operazioni di affitto o di concessione. Fra tali terreni rientrano anche quelli resi temporaneamente disponibili perché censiti come incolti o abbandonati e la cui messa a coltura può aumentare i livelli di sicurezza idraulica ed idrogeologica del territorio, soprattutto in aree montane.
Con la banca della terra, la Regione Toscana si è dotata di uno strumento, per il tramite dell'Ente Terre Regionali Toscane, progettato per raggiungere una serie di obiettivi strategici, quali:

  • rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali;
  • favorire l'imprenditoria giovanile nel settore agricolo e forestale;
  • promuovere il contributo positivo dell'agricoltura e delle foreste all'ambiente e al territorio;
  • salvaguardare la biodiversita, tutelare il paesaggio e la risorsa forestale;
  • prevenire i dissesti idrogeologici e difendere le zone e le popolazioni di montagna dalle calamità naturali incrementando i livelli di sicurezza idraulica ed idrogeologica del territorio;
  • valorizzare  i  terreni  pubblici  e  privati attraverso  un  loro  uso produttivo.

La messa a regime di un unico strumento regionale cui possono accedere liberamente tutti i cittadini interessati ad avviare una propria attività o ad ampliare quella già in essere indipendentemente dal luogo di residenza o di conduzione di una azienda preesistente, oltre a massimizzare la trasparenza della pubblica amministrazione nella concessione all'uso di beni pubblici, dare le massime garanzie di divulgazione dell'offerta per i privati che mettono a disposizione i propri terreni ad eventuali terzi interessati, semplificare ed omogeneizzare le procedure di richiesta, istruttoria e assegnazione, può essere un importante volano per l'economia creando un punto di riferimento per tutti coloro (in particolare "giovani") che intendono rivolgere la propria attività verso l'agricoltura e le produzioni forestali.
Attualmente, in attesa dell' approvazione del Regolamento per il funzionamento da parte del Presidente della Giunta Regionale, la banca presenta al suo interno esclusivamente i beni del Patrimonio Agricolo Forestale Regionale (PAFR) ossia, come stabilito dalla legge forestale Toscana (l.r. 39/00), i terreni con colture agricolo-forestali in atto o utilmente suscettibili di tali colture, nonché gli altri terreni, i fabbricati o gli impianti la cui utilizzazione sia comunque necessaria o proficua al perseguimento di tali fini e le pertinenze, strutture ed attrezzature ad essi inerenti, di proprietà regionale ed amministrati dalle Unioni di Comuni o dai Comuni. A pieno regime operativo, la banca comprenderà (art. 3 L.R. 80/12):

  • Beni di proprietà dell'Ente Terre, precedentemente facenti capo all'Azienda Agricola Regionale di Alberese (GR). Tali beni potranno essere inseriti nella banca in base alle scelte imprenditoriali che saranno definite dall'Ente in relazione alle attività istituzionali affidate allo stesso dalla L.R.. 80/2012;
  • Beni affidati in gestione all'Ente dalla Regione con convenzione. L'Ente può inserire tali beni nella banca della terra al fine di cederne la gestione a persone terze secondo le finalità della L.R. 80/2012.
  • Beni affidati in gestione all'Ente da soggetti privati. Nel caso in cui la gestione di terreni o di aziende private sia funzionale al perseguimento di un pubblico interesse, quale l'adesione a progetti di gestione agro forestale sostenibile o di sviluppo dell'agricoltura sociale, l'Ente o gli enti gestori del PAFR, su richiesta del proprietario, possono acquisire dallo stesso, tramite la stipula di convenzione, il possesso dei terreni, facendosi al contempo autorizzare alla gestione, da attuare anche in sinergia con le imprese private ed attraverso l'inserimento nella banca della terra.
  • Terreni e aziende agricole pubbliche e private, che possono essere dati in affitto o concessione a terzi da parte del proprietario. Nel caso di terreni ed Aziende di proprietà pubblica l'inserimento in banca della Terra avverrà con le stesse modalità stabilite per il PAFR.
  • Terreni abbandonati o incolti, ossia terreni agricoli che non sono stati destinati a uso produttivo da almeno tre anni e terreni destinati a colture agrarie e a pascolo in cui si sono insediate formazioni arbustive ed arboree, ad esclusione del bosco. Il censimento e la successiva rimessa a coltura di tali beni saranno svolte dai Comuni (art. 5 L.R. 80/12), sulla base di uno specifico regolamento della Giunta Regionale che è attualmente in fase di approvazione.

La banca della terra è gestita da Ente Terre Regionali Toscane attraverso il Sistema Informativo della Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura (ARTEA). Il portale della Banca della Terra è pertanto ospitato sul sito dell'Agenzia (www.artea.toscana.it) e vi si accede direttamente dalla home page.
Attraverso il portale è possibile essere sempre a conoscenza dei terreni/beni che vengono resi disponibili (e pertanto che possono essere presi con concessione, affitto o assegnazione - a seconda della tipologia di lotto), nonché delle modalità per presentare la relativa richiesta. In questa prima fase, di sperimentazione, i beni inseriti sulla banca della terra sono disponibili sotto forma di elenco da cui è possibile scaricare il file del bando per la concessione in uso. La richiesta, e la relativa offerta economica per la concessione dei terreni deve essere indirizzata all'Ente delegato con le modalità e la documentazione stabilite nel bando.
Entro la metà del 2014 è prevista l'attivazione di una procedura per la realizzazione di un portale interattivo, attraverso cui sarà possibile ottenere tutte le notizie aggiornate dei terreni fruibili. Il portale sarà aperto a tutti i terreni disponibili e non più limitato solo al PAFR.
Nel 2015 la banca della terra assumerà la sua conformazione definitiva: oltre a ricevere tutte le notizie dei terreni disponibili sarà possibile, con modalità on line, fare le richieste di concessione/affitto dei terreni. L'iter istruttorio potrà svolgersi interamente attraverso i dati inseriti nel portale, così come sarà possibile avere i dati di ritorno (feedback) dei risultati della messa a disposizione dei terreni.

 
 
 
 
 
 

Patrizia Proietti

 
 
 
 
 
 

PianetaPSR numero 28 - gennaio 2014