A partire dal 1992 i programmi LIFE hanno svolto un ruolo essenziale nell'ambito della politica e dell'attuazione della legislazione in materia di ambiente dell'UE. In continuità con le positive esperienze precedenti, il regolamento(UE) n.1293/2013 dell'11 dicembre 2013 ha istituito il nuovo programma per l'ambiente e l'azione per il clima (LIFE) per il periodo 2014-2020, che è stato ampliato e rafforzato con ulteriori strumenti per garantire una maggiore coerenza e un maggiore valore aggiunto degli interventi a favore dell'ambiente.
Il ruolo dello strumento LIFE, considerate le sue caratteristiche e dimensioni, è quello di catalizzare i cambiamenti nello sviluppo e nell'attuazione delle politiche, attraverso la promozione e la divulgazione delle migliori soluzioni e delle buone pratiche per raggiungere gli obiettivi ambientali e climatici, nonché attraverso la promozione dell'utilizzo di tecnologie innovative in materia di ambiente e di cambiamento climatico.
Il programma per l'ambiente e per il clima 2014-2020 ha l'obiettivo generale di contribuire al passaggio a un'economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, di concorrere alla protezione e al miglioramento della qualità dell'ambiente e di promuovere l'arresto della perdita di biodiversità, compreso il sostegno alla Rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi.
Un altro fondamentale obiettivo del LIFE è quello di migliorare lo sviluppo, l'attuazione e l'applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica nonché
promuovere l'integrazione e la diffusione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche settoriali e nella pratica nel settore pubblico e privato.
Il programma LIFE concorre all'attuazione del programma generale di azione dell'UE in materia di ambiente fino al 2020 "Settimo programma d'azione per l'ambiente" e contribuisce allo sviluppo sostenibile e al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità della strategia Europa 2020 e delle strategie e dei piani comunitari e nazionali in materia di ambiente e di clima.
Gli obiettivi generali dello strumento LIFE sono conseguiti attraverso il sottoprogramma per l'ambiente e il sottoprogramma azione per il clima.
Il sottoprogramma Ambiente prevede tre settori di azione prioritari: ambiente e uso efficiente delle risorse, natura e biodiversità, governance e informazione in materia ambientale. I settori di azione prioritari comprendono specifiche priorità tematiche.
Anche per quanto riguarda il sottoprogramma azione per il clima vengono definiti tre ambiti prioritari relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici, all'adattamento ai cambiamenti climatici e alla governance e informazione in materia di clima.
Il regolamento n.1293/2013 prevede una dotazione finanziaria complessiva per il periodo 2014-2020 pari a 3,4 miliardi, di cui 2,6 miliardi per il sottoprogramma per l'ambiente e 0.8 miliardi per il sottoprogramma azione per il clima.
Una quota significativa delle risorse previste è riservata a progetti a sostegno della conservazione della biodiversità. La ripartizione di questi fondi a gestione diretta tra i diversi Stati membri è definita tramite programmi pluriennali adottati dalla Commissione attraverso allocazioni nazionali indicative.
Il programma LIFE finanzia enti pubblici e privati con un tasso di cofinanziamento differenziato (in genere dal 55% al 75% dei costi ammissibili) sulla base della tipologia degli interventi previsti. Il regolamento n.1293\2013 assicura la coerenza, la complementarietà e il coordinamento tra il programma LIFE e gli altri fondi comunitari, compreso il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. L'obiettivo è quello di creare sinergie tra i diversi fondi, in particolare, nel contesto dei progetti integrati, e favorire l'utilizzo di soluzioni, metodi e approcci innovativi sviluppati nel quadro del programma LIFE.
Il programma LIFE 2014-2020 individua la nuova tipologia di progetti integrati per migliorare l'attuazione della politica ambientale e climatica e per rafforzare l'integrazione degli obiettivi climatici e ambientali nelle altre politiche settoriali. Questi progetti sono finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale, in particolare regionale, nazionale o transnazionale, piani o strategie ambientali e climatici dell'UE o elaborati a livello nazionale principalmente nei settori della natura, compresa, la gestione della rete Natura 2000, dell'acqua, dei rifiuti, dell'aria nonché della mitigazione dei cambiamenti climatici e dell'adattamento ai medesimi.
I progetti integrati si propongono solo una serie di attività e misure specifiche, mentre è previsto che le altre attività complementari a quelle incluse nel progetto siano finanziate per mezzo di altri programmi di finanziamento dell'UE (ad esempio: programmi operativi e programmi di sviluppo rurale, ecc) nonché di fondi nazionali, regionali e del settore privato, fornendo una strategia complessiva incentrata sui temi ambientali e climatici.
La Commissione garantisce l'equilibrio geografico dei progetti integrati approvati assegnando, ogni anno, durante il periodo 2014-2020 almeno tre progetti integrati per ogni Stato membro.
Il valore aggiunto del programma LIFE deriva dalla specificità e dal preciso orientamento del suo approccio che rendono i suoi interventi particolarmente rispondenti alle esigenze ambientali e climatiche. Attraverso la messa in comune delle risorse e delle competenze, il LIFE può contribuire ad una più efficace applicazione delle politiche ambientali e può rappresentare una piattaforma per lo sviluppo e lo scambio di buone pratiche e conoscenze.
Infine, lo strumento LIFE crea sinergie tra fondi comunitarie e nazionali, incentivando ulteriori finanziamenti del settore privato, aumentando così la coerenza degli interventi e promuovendo una più omogenea applicazione della normativa comunitaria.
L'autorità nazionale responsabile del programma per l'ambiente e l'azione per il clima è il Focal Point LIFE del Ministero dell'Ambiente. Il primo invito a presentare proposte è previsto per maggio 2014.
Luigi Servadei
PianetaPSR numero 29 - febbraio 2014