In un anno sono riusciti ad abbattere fino all'8% i costi per gli acquisti dei fertilizzanti e a spuntare prezzi di vendita per le loro produzioni all'interno della filiera superiori del 6-7%. Sono questi in sintesi i risultati ottenuti dai soci di "Rete Futuro Fertile Centro Italia", realtà intersettoriale di produttori di girasole, colza, grano, orzo, tabacco e sementi nata a Perugia nel dicembre del 2012.
L'obiettivo è fare fronte unico, mettendo in comune forze, volumi contrattuali e opportunità, valorizzando meglio i prodotti, con concreti vantaggi negli acquisti dei mezzi tecnici. E i risultati non si sono fatti attendere per la Rete composta da aziende agricole di dimensioni e ordinamenti colturali diversi, ossia la 'Cooperativa produttori cereali', realtà umbra della media valle del Tevere con 155 soci e 40 anni di attività; 'Futuro Fertile Umbria' cooperativa di brokeraggio che aggrega alcune delle maggiori realtà agricole; 'Pro-Agri', storico Consorzio produttori agricoli dell'Alto Tevere che conta quasi 600 soci; 'Sada Srl di Bologna, che fa parte di Anb- Associazione nazionale bieticoltori.
Un sistema strutturato che ha reso più forti gli imprenditori associati, in pratica una vera e propria 'centrale' per contrattazione, acquisti, distribuzione e approvvigionamenti, come spiega il coordinatore della Rete Antonio Cesarini. "Si è deciso di lavorare insieme mettendo come elemento comune conoscenze ed esperienze imprenditoriali, per accrescere la capacità di penetrazione sui mercati nazionale ed internazionali - tiene a precisare Cesarini - raggiungere economie di scale, razionalizzare i costi, acquisire maggiore potere contrattuale, quindi maggiore valore aggiunto".
Secondo il coordinatore, il primo anno di attività è stato positivo, ma c'è ancora tanto da lavorare sia sul fronte esterno, allargando gli orizzonti dell'operatività, sia su quello interno dei soci.
La Rete oggi sta facendo un'intensa attività di brokeraggio per i fertilizzanti, che presto verrà allargata a fitofarmaci e gasolio. "All'inizio di febbraio abbiamo concluso un'interessante negoziazione di circa 200 tonnellate di fertilizzanti azotati", spiega Cesarini, nel precisare che la Rete è riuscita ad ottenere buone condizioni in un mercato caratterizzato da una notevole ripresa dei prezzi di questi prodotti, a tutto vantaggio dei soci. Quanto agli obiettivi da raggiungere, Cesarini conta di allargare le trattative sia agli acquisti di gasolio, abbattendo i costi di circa il 4%, sia ai fitofarmaci dove invece la percentuale potrebbe salire al 12%.
"Tutto nasce dalle esigenze dell'agricoltore di oggi - precisa il coordinatore - che più mai deve far tornare i conti, aumentare i propri margini e avere maggiore stabilità per programmare a medio termine gli investimenti aziendali".
Un mondo che però presenta alcuni ostacoli proprio per quel che riguarda le attività della Rete. "Quello che riscontriamo con una certa frequenza - conclude Cesarini - è la resistenza da parte dei soci a dover rinunciare ad avere rapporti con i propri fornitori, con i quali spesso si instaura un rapporto personale e di amicizia che va al di la della pura negoziazione. Un rapporto che però alla lunga spesso comporta uno svantaggio economico per chi acquista".
Sabina Licci
PianetaPSR numero 30 - marzo 2014