Home > Il punto sui PSR > Metti, un antico maso e un mare di erbe intorno
PREMIO DE@TERRA/2

Metti, un antico maso e un mare di erbe intorno

Aromatiche, ornamentali e medicinali: l'esperienza di un'imprenditrice della provincia di Bolzano che coltiva 500 varietà biologiche  trasformate in tisane e sacchetti profumati

Menta alla fragola e basilico all'anice, salvia affumicata e basilico alla cannella: un paradiso di colori, aromi e odori nel cuore dell'Alto Adige creato da Martha Gasslittermulser, caso di eccellenza 2014 tra le vincitrici del premio De&Terra  indetto dal ministero Politiche agricole in collaborazione con la Rete Rurale Nazionale.
Un amore ultra trentennale per le piante aromatiche coltivate con metodo biologico, che negli anni si è trasformato in un punto di riferimento economico per tutto l'Alto Adige e non solo. Martha gestisce il maso biologico settecentesco Pflegerhof, situato a 800 metri di altezza a pochi chilometri da Castelrotto a Sant Osvaldo in provincia di Bolzano, ai piedi dello Sciliar. Un'azienda oggi meta di visite guidate, dove vengono coltivate, trasformate e vendute piante aromatiche, ornamentali e medicinali. Insomma, una filiera profumata che oggi sta conquistando fette di mercato sempre più ampie grazie all'impegno di Martha che, pur essendo diventata oggi la più grande imprenditrice agricola di erbe della Regione, ha saputo conservare la struttura e il sapore del piccolo maso contadino. Ma è lei stessa a raccontare la sua storia, nata per caso.
"Tutto è cominciato nel lontano 1978, quando degli ospiti tedeschi in vacanza da noi, titolari di un negozio nella Germania del Nord, ci hanno 'iniziati' alla coltivazione biologica delle erbe. Con mio marito ci siamo appassionati a questo mondo e da quel momento il nostro maso è diventato bio. Quattro anni dopo, nel maggio del 1982, abbiamo coltivato il nostro primo campo di 100 metri quadri con salvia, issopo, timo, melissa, menta, menta romana, calendola, ibisco, cappello da sole stretto-frondoso, rombo di vino e valeriana".
-Pionieri di quella che possiamo definire una filosofia del vivere?
"Si è vero, ma è la passione che porta lontani. Oggi produciamo più di 500 varietà di piante su circa 2 ettari coltivati su una proprietà che si estende su 17 ettari complessivi. Abbiamo 40 tipi di menta, 50 di salvia e 20 di basilico. Tutti i prodotti erboristici vengono coltivati e prodotti dal seme al prodotto finale direttamente nel maso; facciamo tisane, miscele di spezie, erbe singole e fiori, condimenti, sacchetti profumati e cuscini alle erbe. E poi tanti sali aromatici, dado vegetale e diversi sciroppi a base di erbe".
-Molte le piante, come organizzate la coltivazione?
"Per favorire la fertilità del terreno le erbe vengono coltivate in consociazione, ossia le piante vengono variate nei campi per poterne migliorare la crescita. Ci occupiamo anche della trasformazione, grazie a vari impianto che abbiano in azienda, per quanto riguarda tisane, miscele di spezie, condimenti, sacchetti profumati e cuscini alle erbe, sali aromatici, dadi vegetali e diversi sciroppi a base di erbe. La parte cosmetica, invece, la abbiamo affidata ad un laboratorio".
-Come è cambiato il maso negli anni?
"Abbiamo voluto mantenere l'antica struttura dell'azienda familiare, pur dovendo allargare la casa, perché per legge c'era la necessità di avere locali separati per la disidratazione, il magazzinaggio e la trasformazione dei prodotti".
-Fate vendita diretta?
"Si, se ne occupa mia figlia Cornelia. Io preferisco lavorare nei campi che in mezzo alle persone. Abbiamo iniziato a vendere i nostri primi prodotti in un piccolo mercatino bio della zona nel 1986; poi negli ann, con la crescita della domanda, abbiamo allargato la superficie coltivabile e la lista delle piante si è allungata sempre di più. Sembra tutto molto bello e semplice, ma all'inizio vendere le erbe non era facile. Oggi abbiamo anche diverse collaborazioni con strutture turistiche della zona a cui vendiamo i nostri prodotti, favorendo in questa maniera lo sviluppo locale".
Progetto per il futuro?
Migliorare sempre di più la qualità delle erbe e trasferire l'azienda a mia figlia Cornelia".


 
 
 
 

Sabina Licci

 
 
 

PianetaPSR numero 33 - giugno 2014