Come ogni anno, la Rete Rurale Nazionale sta preparando un rapporto dettagliato sull'andamento delle misure per la gestione sostenibile dei terreni agricoli, basato sui risultati delle Relazioni Annuali di Esecuzione (RAE) che le regioni sono tenute a preparare e a inviare ufficialmente alla Commissione europea entro il 30 giugno. Il rapporto, di prossima pubblicazione, analizza i dati riportati nelle RAE relative all'anno 2012(1) e permette di affermare che la misura 214 non solo conferma il suo ruolo fondamentale ma continua a far registrare incrementi significativi sia in termini di spese effettuate che di beneficiari, contratti sottoscritti e superfici sottoposte a impegno.
Un primo, importante dato riguarda l'avanzamento finanziario, arrivato ormai al 69% delle risorse stanziate, rispetto al 53% rilevato a fine 2011. In termini assoluti, ciò corrisponde a una spesa complessiva di 2,6 miliardi di euro, rispetto a un totale di circa 3,8 miliardi di euro allocati alla misura. Altrettanto imponenti sono i dati relativi alle realizzazioni fisiche. Le aziende finanziate sono, infatti, 115 mila e i contratti sottoscritti 170 mila, mentre la superficie sottoposta a impegno è di 2,5 milioni di ettari. Ne consegue che l'avanzamento delle realizzazioni rispetto ai target è ormai arrivato al 52% per le aziende sovvenzionate, al 64% per i contratti, e al 82% per le superfici sottoposte a impegno.
Per quello che riguarda le tipologie di intervento più significative, si conferma l'importanza sempre crescente dell'agricoltura biologica, relativamente alla quale sono stati sottoscritti 46 mila contratti per una superficie sottoposta a impegno superiore a 1 milione di ettari (vedi grafico 1 e 2). Da notare in questo caso il significativo progresso rispetto al 2011, in cui i contratti sottoscritti erano 40 mila e gli ettari sottoposti a impegno 820 mila.
Altra azione importante è rappresentata dalla produzione integrata, relativamente alla quale i contratti sottoscritti sono 39 mila e le superfici ammontano a circa 470 mila ettari. In questo caso, rispetto al 2011 si nota un avanzamento in termini di contratti sottoscritti (4 mila contratti aggiuntivi) e addirittura un lieve calo in termini di superfici, dovuto evidentemente a revisioni o correzioni dei dati di monitoraggio precedentemente presentati. In linea generale si nota tuttavia una minore diffusione di questa azione rispetto a qualche anno fa, quando le superfici occupate si avvicinavano addirittura al milione di ettari. Resta invece alto il numero dei contratti sottoscritti, a suggerire una maggiore selettività verso le colture più intensive e le aree a maggiore sensibilità ambientale.
L'insieme di azioni raggruppate sotto la categoria "tutela del paesaggio" comprende interventi come la tutela dei pascoli e di altre aree ad elevata valenza naturale e conferma una importanza sempre crescente, soprattutto in termini di superficie occupata (495 mila ettari rispetti ai 462 mila osservati nel 2011) mentre un altro gruppo di azioni significative è rappresentato da quelle comprese nella categoria "estensificazione", per la quale sono stati sottoscritti 26 mila contratti, insistenti su una superficie di 267 mila ettari.
Le azioni raggruppate sotto la categoria "altro", che comunque comprendono interventi importanti dal punto di vista ambientale come per esempio l'adozione di pratiche per la riduzione dell'erosione (inerbimento, ecc.) o di determinate rotazioni colturali finalizzate a diminuire la pressione delle pratiche agricole sull'ambiente, sono state invece oggetto di circa 24 mila contratti e hanno interessato circa 248 mila ettari, con un buon incremento rispetto al 2011, soprattutto in termini di contratti.
Resta, infine, da citare l'azione a favore dell'allevamento delle razze zootecniche in via di estinzione, relativamente alla quale sono stati sottoscritti 11 mila contratti, e finanziate 130 mila unità di bestiame (espresse in termini di unità di bestiame bovino adulto - UBA).
Augusto Buglione e Stanislao Lepri
PianetaPSR numero 33 - giugno 2014