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Spesa Psr, si riduce lo spread con la media Ue

Effetto overbooking: continua la buona performance sull'utilizzo dei fondi: il 70% di maggio sale a quota 75% contando gli anticipi - E i primi dati di giugno proiettano un  primo semestre molto positivo

Come abbiamo avuto modo di sottolineare nel precedente articolo, i dati di spesa mensili mostrano un andamento crescente da inizio anno ad oggi. Una dinamica positiva favorita dall'opportunità offerta dal nuovo regolamento Ue di effettuare impegni oltre la dotazione finanziaria assegnata (overbooking)  per tutte le misure dell'Asse 1 e 2.
La conferma del momento positivo trova riscontro nelle dichiarazioni di spesa presentate dagli organismi pagatori in questi ultimi due mesi. Infatti, nel mese di maggio la quota Feasr dichiarata equipara la performance del mese di aprile, mantenendosi costantemente elevata con 69,9 milioni di euro rendicontati.
La percentuale di attuazione dei PSR Italiani sfiora così la soglia del 70%, precisamente il 69,14%, al netto degli anticipi ricevuti ad inizio programmazione  (pari a 580 milioni di euro, corrispondenti al 7% del budget FEASR programmato 2007-2013). Capacità di attuazione che sale pertanto al 74,98% se includiamo nel dato anche queste somme ricevute in acconto e considerate da Bruxelles a tutti gli effetti pagate allo Stato membro.
Certamente un buon risultato, considerato che la media comunitaria è pari al 79,78% (dati aggiornati a fine aprile 2014). Infatti, allargando lo sguardo alla situazione degli altri Stati membri, notiamo un sostanziale allineamento del nostro Paese con la Spagna e la Danimarca, mentre ai primi posti  si colloca la spesa di Francia e Germania pari all'85% della dotazione Feasr ricevuta.
Tornando alla situazione italiana, dai dati a disposizione emerge che la Regione Lombardia e le Provincie autonome di Bolzano e Trento hanno già raggiunto l'obiettivo di spesa evitando il rischio di disimpegno automatico al 31 dicembre 2014. Inoltre, prossime al raggiungimento dell'obiettivo sono le regioni Veneto, Emilia Romagna e Valle d'Aosta.

Un esame più approfondito delle spese sostenute nel mese consente di evidenziare l'ottima performance della Regione Sicilia (19,5 meuro) mentre emerge la necessità di incrementare la spesa per le regioni Campania, Puglia, Calabria e Basilicata.
Nel complesso le risorse ancora da spendere entro fine anno ammontano a 854 milioni di euro di cui 545 nelle regioni convergenza e 303 in quelle competitività.
Questi i dati già ufficialmente elaborati. Sui quali possiamo comunque fare qualche proiezione al rialzo, grazie alle informazioni (provvisorie) fornite da Agea aggiornate ai primi dieci giorni di giugno: le somme in corso di liquidazione ammontano già a 22,3 milioni di euro e riguardano soltanto le regioni che non hanno un organismo pagatore regionale e quindi sono gestite centralmente da Agea, vale a dire 14 regioni su 21.
Inoltre, se a tale cifra si aggiungono gli importi relativi agli elenchi di pagamento chiusi da autorizzare, oppure gli elenchi già elaborati ma da sbloccare, la cifra triplica a circa 66 milioni di euro. Infine, sono in via di definizione ulteriori 68 milioni di euro che rappresentano gli importi richiesti dalle Autorità di gestione sulle domande di pagamento per le misure strutturali.
In sostanza, dai dati emerge che sono in corso di chiusura di istruttoria e di liquidazione importanti cifre per l'attuazione dei Psr italiani che potranno far fare all'Italia quello scatto di reni di cui ha bisogno e che è richiesto da più parti. Aspettiamo così fiduciosi la chiusura del trimestre con elevate aspettative sulla spesa, quando queste proiezioni diventeranno dati definitivi.

 
 
 

Luigi Ottaviani
l.ottaviani@ismea.it

 
 
 
 
 
 

PianetaPSR numero 33 - giugno 2014