Sono 18 le iniziative dichiarate ammissibili nell'ambito del secondo bando della Misura 124 del Programma di Sviluppo Rurale sulla base delle graduatorie recentemente pubblicate per una spesa ammissibile complessiva pari a poco più di 4,4 milioni di euro. Gli esiti dell'istruttoria hanno confermato il successo della Misura e la convinta adesione del mondo produttivo isolano superando la già positiva partecipazione registrata per il primo bando che aveva visto finanziati 12 progetti arrivando ad un contributo concedibile complessivo pari a poco oltre 3 milioni di euro.
La Misura 124 nasce per incentivare la cooperazione fra aziende agricole e imprese di trasformazione o commercializzazione, e dispone di una dotazione finanziaria complessiva di circa 8,5 milioni di euro secondo il piano finanziario del PSR Sardegna. Obiettivo della cooperazione, deve essere la progettazione, lo sviluppo e il collaudo di prodotti, tecnologie e sistemi di produzione ad alto livello di innovazione che siano precedenti alle operazioni di commercializzazione e di immissione nel mercato dei nuovi prodotti o processi.
Il secondo bando non ha apportato alcuna sostanziale modifica alla Misura. In entrambi i bandi i progetti di cooperazione devono essere realizzati da partenariati composti da imprese agricole o attive nella produzione, commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli, nonché nella prima e seconda utilizzazione boschiva con il supporto tecnico-scientifico di organismi pubblici o privati che operano nel campo della ricerca e della sperimentazione pre-competitiva.
I progetti che fruiscono dell'aiuto devono prevedere tutti un programma di spesa non superiore a 400.000 euro, limite massimo consentito dal bando, Il contributo, erogato in conto capitale, è pari al 100% del programma di spesa ritenuto ammissibile. I progetti finanziati con il secondo bando dovranno concludersi entro 12 mesi dalla data di notifica della concessione dell'aiuto; un tempo ridotto rispetto ai progetti finanziati con il primo bando ai quali venivano concessi 24 mesi per la loro realizzazione.
I 18 progetti dichiarati ammissibili ai finanziamenti vedono coinvolte alcune delle migliori realtà dell'agroalimentare isolano, aziende private, cooperative e società consortili. Il comparto più rappresentato è quello zootecnico con 9 progetti su 18. Si va da progetti che interessano il comparto ovi-caprino nelle sue fasi di produzione e trasformazione casearia a iniziative rivolte alla trasformazione delle carni. Un progetto interessa il comparto dei bovini da latte. Tre proposte interessano il comparto delle bio tecnologie, che vedono coinvolte aziende ad alto contenuto tecnologico impegnate nell'estrazione di essenze da piante aromatiche anche ad uso farmacologico. Due progetti riguardano la filiera orticola ed in particolare la produzione e la commercializzazione del carciofo. Meno importanti, ma solo dal punto di vista numerico, i progetti legati al comparto vitivinicolo attraverso la partecipazione di consorzi di tutela e di preparazione di liquori tipici e tradizionali. Infine da segnalare progetti rivolti al florovivaismo e alla migliore valorizzazione di prodotti forestali.
In ogni iniziativa sono coinvolte aziende di produzione primaria, sia in forma singola che associata, imprese di trasformazione e commercializzazione e centri di ricerca autorizzati rappresentati prevalentemente ma non esclusivamente dalle due università di Sassari e Cagliari che affiancheranno le imprese nell'implementazione e nella caratterizzazione scientifica dei progetti.
Il numero dei progetti ammessi a finanziamento potrebbe aumentare in considerazione dell'elevato numero di progetti dichiarati non ammissibili in fase istruttoria per motivi amministrativi e documentali. Tra i 15 progetti esclusi alcuni potrebbero essere riammessi ai finanziamenti a seguito di eventuali ricorsi gerarchici o amministrativi aumentando la spesa complessiva della Misura e, quindi, contribuendo a ridurre il pericolo del disimpegno automatico di risorse in vista della fine dell'attuale periodo di programmazione.
Francesco Piras
piras@inea.it
PianetaPSR numero 35 - settembre 2014