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NUOVI FATTORI DI SUCCESSO

L'agricoltura in rosa punta sulla green economy

Tre donne sul podio del concorso del Mipaaf per i giovani: biodiversità, agricoltura sinergica, biologica e integrata mixate con la multifunzionalità, rispettosa dell'ambiente e orientata al mercato 

Formazione, multifunzionalità, rispetto per l'ambiente e le tradizioni, ricerca della qualità della vita senza però rinunciare all'innovazione: sono questi gli aspetti che accomunano le tre donne vincitrici del concorso nazionale del Ministero delle politiche agricole "Nuovi Fattori di successo". Il concorso, giunto alla sua terza edizione, rientra nell'ambito delle attività finanziate dal programma Rete Rurale Nazionale, ed è finalizzato alla valorizzazione ed alla diffusione delle Buone Pratiche nello Sviluppo Rurale realizzate da Giovani Agricoltori nell'ambito del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR). Da evidenziare che le tre aziende erano tutte, al momento della domanda, delle start up ( nate quindi da meno di 48 mesi), caratteristica questa che accomuna la maggior parte (58%) delle aziende che si sono classificate tra le prime 12. Agricoltura sinergica, biologica e integrata sono le tecniche colturali utilizzate dalle imprenditrici classificate ai primi posti, attente dunque all'utilizzo di pratiche sostenibili dal punto di vista ambientale e a favorire la biodiversità vegetale o animale.    

Deborah Armiento

PRIMA CLASSIFICATA - L'azienda di Deborah Armiento, "La zucca di Cerentola" a Travedona Monate (VA), è un'azienda biologica ortofrutticola che coltiva recuperandole anche specie rare e dimenticate, utilizzando tecniche colturali rispettose dell'ambiente (agricoltura sinergica) e trasforma i suoi prodotti in marmellate, mostarde, succhi e salse per carni e formaggi: fra le specialità più originali figurano la confettura extra di pomodori verdi speziati, il chutney di albicocche e lo sciroppo di fiori di sambuco. Deborah è inoltre animatrice Slow Food per l'iniziativa "Orti in condotta", volta a educare i bambini delle scuole primarie e secondarie e le loro famiglie alla coltivazione sinergica e alla biodiversità a tavola. Importante è la valorizzazione dei prodotti locali anche attraverso la vendita diretta e l'utilizzazione di marchi di qualità. L'agricoltura sinergica - racconta Deborah - è una pratica che si può applicare a svariate realtà e i cui principi possono aiutare anche le aziende convenzionali: non è solo una scelta ambientale ma anche conveniente a livello economico perché si risparmia in lavorazioni, concimi, trattamenti e tempo". 

 
Alice Cerutti

SECONDA CLASSIFICATA - Alice Cerutti di Crova (VC) ha un'azienda risicola di 110 ettari che ha puntato decisamente sulla tutela dell'ambiente e della biodiversità, attraverso la piantumazione di 1.200 piante sugli argini delle risaie e il mantenimento degli argini inerbiti, ma anche posizionando delle sagome nel campo per favorire la nidificazione della pittima reale, specie molto rara. Completano il quadro un sistema fotovoltaico che soddisfa il fabbisogno aziendale, sistemi per l'agricoltura di precisione che utilizzano la tecnologia per ridurre i consumi e l'apertura dell'azienda all'esterno, attraverso visite guidate e capanni per birdwatching. "A un certo punto della mia vita - racconta Alice -mi sono detta: ma perché stare in un ufficio dove lavoro dodici ore e guadagno 500 euro al giorno? Sono stata a molte riunioni di giovani agricoltori dove si parlava di sperimentazione di varietà provenienti dagli Stati Uniti, dove si parlava di viaggi di formazione, e là mi sono innamorata dell'agricoltura".

 
Sara Maria Collarino

TERZA CLASSIFICATA - Sara Maria Collarino di Roccanova (PZ). La sua azienda vitivinicola "Torre Rosano" risulta particolarmente attenta all'ambiente: coltiva con metodo biologico da 12 anni, utilizzando l'inerbimento totale con sementi locali e compost da residui di potatura e di lavorazione delle uve. L'innovazione si sposa con l'utilizzo tradizionale dell'invecchiamento del vino con botti di legno in una grotta naturale; inoltre l'azienda si è aperta al territorio con degustazioni, laboratori del gusto e fattoria didattica, utilizza anche il suo sito internet per la vendita diretta riuscendo ad esportare ben il 30% dei propri prodotti in Irlanda e Belgio. L'azienda attraverso il suo campo-catalogo di vecchie varietà di uve contribuisce alla tutela della biodiversità. Completa il quadro aziendale la produzione di olio e alberi da frutta e da legno. "Io studio Economia applicata all'azienda agraria - racconta Sara Maria -. Al momento ho delle conoscenze più gestionali che non agronomiche che comunque con il tempo intendo acquisire sempre di più. Penso che per un'azienda giovane oggi sia importante anche il marketing e il saper stare sul mercato, non solo in Italia, ma anche all'estero. Ma allo stesso tempo è importante trasmettere le tradizioni anche alle generazioni future".

 

I primi tre classificati del concorso saranno i protagonisti di tre film girati da giovani registi professionisti, mentre per i primi dodici sarà realizzato un "Calendario dei Nuovi Fattori di successo". I prodotti saranno divulgati dalla Rete Rurale Nazionale nelle fiere di settore ma anche in eventi generalisti come festival cinematografici considerati di interesse per le tematiche riguardanti lo sviluppo rurale.   

 
 
 

Elisabetta Savarese
e.savarese@ismea.it


 
 
 
 

PianetaPSR numero 35 -  settembre 2014