Il 22 luglio scorso era il temine ultimo per la presentazione ed invio dei PSR 2014-2020 alla Commissione Europea. Quasi tutte le Regioni sono riuscite, nonostante la notevole complessità dell'iter programmatorio, a rispettare la scadenza prevista. Siamo entrati quindi in piena fase negoziale: la Commissione Europea ha tre mesi di tempo dalla notifica dei PSR per formulare osservazioni puntuali; obiettivo è quello di arrivare all'approvazione finale dei programmi entro la prima metà del 2015 e partire finalmente con i nuovi bandi sulle future misure dello sviluppo rurale.
Considerata questa tempistica, i PSR notificati a luglio sono ben lontani dall'aver raggiunto una versione consolidata e definitiva. Ciononostante, può risultare utile effettuare un primo "screening"sulle allocazioni finanziarie delle risorse all'interno delle nuove misure.
Come già accennato nei precedenti articoli, il numero delle misure si è ridotto; dalle quaranta della programmazione 2007-2013 si passa alle venti della nuova. Scompare la suddivisione delle misure all'interno degli Assi; nei Psr versione 2014-2020 le nuove misure poggiano su solidi pilastri: le sei priorità strategiche dello sviluppo rurale che si articolano a loro volta nelle 18 aree di intervento (focus area) previste dal nuovo regolamento.
Pertanto, la dotazione finanziaria di una misura potrà essere suddivisa tra più di una priorità e focus area, in linea con la strategia di intervento che la Regione riterrà più opportuno attuare.
L'analisi, pur non tenendo conto dell'allocazione delle risorse all'interno delle singole priorità e focus area, è volta allo studio della prima lettura del riparto della dotazione FEASR per misura attraverso il confronto con la vecchia programmazione 2007-2013. Il raffronto è possibile grazie alla tavola di concordanza tra le misure della vecchia e della nuova programmazione (Allegato I del Reg. (CE) N. 807/2014 della Commissione dell'11 marzo 2014).
Dall'esame dei dati a disposizione ad inizio settembre emerge in maniera evidente l'exploit della misura investimenti in immobilizzazioni materiali (ex misura 121 ora codificata in M4), che registra un incremento del 40% di risorse, aumentando così la dotazione di 863 milioni di euro rispetto alla programmazione 2007-2013, superando così i 3 miliardi di euro.
MISURE A CONFRONTO TRA VECCHI E NUOVI PSR
Fondi Feasr allocati nelle nuove misure e i corrispondenti importi 2007-2013
dati in milioni di euro
Ne fanno le spese le misure forestali (M8 - "Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e miglioramento della redditività delle foreste") il cui budget si riduce di circa la metà (-47%) diminuendo di 665 milioni di euro. Si riducono anche le risorse per i servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (-29%) con 129 milioni di euro in meno rispetto al passato; presumibilmente ciò è dovuto al fatto che le analoghe misure della vecchia programmazione (ex misure 321, 322 e 323) hanno trovato non poche difficoltà nell'attuazione con un livello di spesa sempre al di sotto della media.
Mantiene sostanzialmente invariata la propria dotazione la misura per il sostegno per lo sviluppo locale LEADER (M19) avendo a disposizione nella prossima programmazione risorse pari a 641 milioni di euro contro i 652 milioni di euro del 2007-2013.
Straordinario aumento di risorse registrano la misura "Cooperazione" (ex misura 124 ora M16) con 258 milioni di euro in più (+254%) e la misura per i servizi di consulenza, sostituzione ed assistenza alla gestione delle aziende agricole (ex misura 114 ora M2) che aumenta il suo budget del 360% pari a 171 milioni di euro in più; la dotazione passa, quindi, da 47 milioni di euro a 218 milioni di euro. Analogo aumento si osserva nella misura "Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione" (M1) che avrà a disposizione 134 milioni di euro complessivi (+29%).
L'incremento registrato dalle misure di informazione, servizi di consulenza e cooperazione (M1, M2 e M16) risulta giustificato dal nuovo assetto regolamentare che attribuisce alle suddette misure carattere trasversale all'interno della Priorità 1. Infatti, caratteristica della Priorità 1 - "Promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nelle zone rurali" - è quella di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di tutte le altre priorità; di conseguenza il budget delle corrispondenti misure è stato dalle Regioni incrementato in maniera consistente.
Condiderevole è anche l'aumento relativo della dotazione della misura M12 "Indennità a favore di zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici " che passa dai 17 milioni di euro del 2007-2013 ai 67 della nuova programmazione (+295%). Infine, mantengono la loro dotazione i pagamenti agro-ambientali (+6%) con un budget complessivo nel 2014-2020 di 2.086 milioni di euro, di cui 929 destinati all'agricoltura biologica.
CONFRONTO RISORSE FEASR
dati in milioni di euro
Concludendo, questo primo esame del riparto per misura dei PSR tenta di evidenziare le modalità attraverso cui le Regioni hanno interpretato il nuovo quadro regolamentare alla luce dell'esperienza passata. Nonostante l'incremento delle risorse FEASR disponibili (9.421 milioni di euro assegnati alle regioni contro i 8.926 del 2007-2013) alcune misure scontano le difficoltà di attuazione riscontrate negli anni passati e la poca attrattiva esercitata; le Regioni, quindi, tentano di correre al riparo abbassando la loro dotazione ed incrementando le risorse delle misure a più alta velocità di spesa. In controtendenza rispetto a questa dinamica è la misura sviluppo locale Leader che mantiene la dotazione finanziaria nonostante la bassa performance di spesa riscontrata nel 2007-2013.
Novità assoluta rimangono le misure "trasversali" la cui attuazione, parallela alle misure specifiche della priorità strategica, rappresenteranno il vero e proprio "pacchetto" di interventi combinati da realizzare all'interno di ciascuna focus area, che sarà la caratteristica peculiare della nuova programmazione dello Sviluppo Rurale.
Luigi Ottaviani
l.ottaviani@ismea.it
PianetaPSR numero 35 - settembre 2014