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MOLISE
 
PSR 2014/2020
 

La sfida si gioca su efficienza e innovazione

Per rilanciare lo sviluppo e la competitività del sistema agricolo molisano il programma prevede l'attivazione di 15 misure e 40 sottomisure - Un progetto "dinamico" aperto alle esigenze del territorio

La proposta del nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 della Regione Molise è stata inviata ai Servizi della Commissione Europea, ufficialmente e nei termini previsti del 22 luglio scorso. L'iter prevede che, a partire da tale data, si avvii la fase di negoziazione formale e la Commissione formuli entro tre mesi le eventuali osservazioni a cui la Regione dovrà rispondere. Successivamente, entro tre mesi dalla ricezione delle risposte da parte della Regione, il Programma sarà definitivamente approvato. La Regione auspica e punta ad un'approvazione del documento entro l'anno. Il Programma esprime obiettivi, strategie ed azioni che l'intero sistema rurale della regione ha concertato per raggiungere nel 2020 uno sviluppo sostenibile, intelligente ed inclusivo come definito dai documenti strategici della UE e dall'Accordo di partenariato nazionale. Esso è frutto di un'intensa attività di studio delle caratteristiche regionali e di confronto con il partenariato socio-economico, concentrate in particolare nella seconda metà dello scorso anno, fino ai primi mesi del 2014. Tale percorso ha visto la partecipazione di un ampio numero di soggetti, con una media di oltre 50 persone ad incontro e la realizzazione di 10 incontri tematici. Dall'analisi di contesto e dalla successiva analisi Swot è emerso un quadro dei fabbisogni rispetto alle priorità comunitarie dello sviluppo rurale che in parte ripercorre ed enfatizza l'analisi delle sfide che l'Italia deve affrontare nella prossima programmazione. In coerenza con tale analisi e alla luce della necessità di interventi di sistema, i fabbisogni prioritari per la regione sono stati raggruppati nelle seguenti categorie: 

  1. qualificazione degli attori dello sviluppo nelle competenze e conoscenze per la crescita delle capacità imprenditoriale, professionali e per l'innovazione,
  2. riproduzione e valorizzazione delle risorse che vengono mobilitate, in particolare di quelle naturali per una gestione efficiente delle stesse,
  3. necessità di costruire un contesto favorevole allo sviluppo del territorio per favorire i processi integrati propri di un nuovo modello di green economy.

L'elemento trasversale che dovrebbe facilitare ed accelerare le risposte ai suddetti fabbisogni è rappresentato dalla qualificazione dell'attività amministrativa per renderla più efficace, efficiente e di supporto alle iniziative imprenditoriali. Le problematiche emerse dall'analisi dei fabbisogni e su cui si concentra l'azione del nuovo programma possono essere suddivisi nei seguenti 5 obiettivi strategici: 

  1. Qualificare e sviluppare il tessuto imprenditoriale per aumentare la competitività del sistema di agrimarketing e del territorio. 
  2. Modernizzare gli strumenti e le pratiche della produzione agricola, agroalimentare e forestale orientandoli ad una maggiore sostenibilità e autonomia delle filiere molisane. 
  3. Promuovere e rafforzare pratiche agronomiche ed ambientali, la biodiversità dei suoli e degli habitat ed una gestione collettiva del territorio. 
  4. Migliorare la vivibilità e l'accesso ai servizi nelle aree rurali rivitalizzando le economie locali e dei borghi.
  5. Rafforzare l'innovazione, la formazione e la divulgazione. 

Per perseguire tali obiettivi sono state definite ed attivate 15 misure, declinate in 40 sottomisure, che coprono quasi tutte quelle previste dai Regolamenti. E' un programma da considerarsi "dinamico", aperto alle esigenze del territorio. Per rilanciare l'economia rurale molisana sono previsti oltre 200 milioni di euro di spesa pubblica, a fronte di una quota FEASR di poco più di 100 milioni di euro.

 
 
 
 

Mena Izzi  

 
 
 

PianetaPSR numero 35 - settembre 2014