"Non abbiamo trovato la pappa già pronta, preparata dai genitori". E' con questa premessa che la signora Phan ONG Ngoc comincia il suo racconto di un'azienda multifunzionale molto aperta alla ricerca di nuove soluzioni per fornire diverse opportunità di integrare il reddito all'azienda, puntando a diminuire anche l'impatto ambientale.
Phan (di origini vietnamite) è la moglie di Ivo Binotto, che conduce l'azienda "Le Fosse" - a Villaverla, in provincia di Vicenza - a metà con il fratello Simone. Ivo è casaro e Simone norcino: due indizi che ci rivelano da subito quale sia l'attività multifunzionale dell'azienda: quella della vendita diretta di formaggi e salumi, sia attraverso il laboratorio e il punto vendita interno all'azienda, sia attraverso le uscite settimanali in tre mercati della provincia di Vicenza.
"Abbiamo praticamente dovuto rivoluzionare l'azienda di famiglia, senza trovare tutto "o quasi tutto" pronto dai genitori, ma chiedendo aiuto alle banche, al Psr e soprattutto lavorando, lavorando tanto. La società agricola "Le Fosse" nasce infatti nel 2009, quando Ivo e Simone decidono di prendere in mano le sorti dell' azienda del padre, ormai pronto ad andare in pensione: Era un'azienda che all'epoca aveva 20 vacche da latte ed era destinata alla chiusura, se non ci si inventava qualcosa".
E qui nasce l'idea di trasformarla in un'azienda multifunzionale. "Grazie al Psr e alla misura 123 per quanto riguarda la trasformazione di prodotti caseari abbiamo potuto creare un laboratorio e lo spaccio aziendale, dando così il via a una profonda trasformazione". In effetti, oggi, se le vacche da latte sono sempre 20 (40 i capi compresa la rimonta), in più ci sono una ventina di maiali ma soprattutto ci sono le attività di trasformazione e stagionatura casearia, macellazione e produzione di salami, e vendita diretta dei prodotti. Per quanto riguarda la tipologia dei prodotti, ci sono il Mezzano, le caciotte, il "Timoncio" blu (tipo roquefort), tosella, ricotta , stracchino, cardino (un formaggio con caglio vegetale proveniente dal cardo), e anche mozzarelle: insomma una gamma completa di formaggi artigianali a testimonianza di una sapienza e una capacità ormai acquisite. Poi ci sono i salumi, dalla soppressa vicentina alla soppressa con ossocollo e al salame nostrano.
Spiegano ancora i fratelli Binotto: "L'azienda è anche molto attenta all'ambiente e al benessere degli animali: dalla scelta del fotovoltaico sui tetti del caseificio all'acquisto di macchine agricole che consentono meno passaggi al momento del taglio dell'erba e bassa pressione per ridurre il calpestio del terreno; dagli accorgimenti operati in termini di ventilazione delle stalle alla sana alimentazione".
Ma il legame con il territorio andava in qualche modo rinforzato. "Ci siamo resi conto che la gente voleva vedere dal vivo da dove viene ciò che mangia. Allora ogni anno, in ottobre, organizziamo l'evento "Fattoria Amica". Si tratta di una giornata in cui invitiamo tutti i nostri clienti e anche la gente dei paesi vicini, nella nostra fattoria. Oltre alla visita delle attività produttive, le famiglie con i bambini al seguito hanno animatori, giochi come il truccabimbi, l'intervento del vicino maneggio per una passeggiata a cavallo, chef che cucinano e abbinano i nostri formaggi alle erbe spontanee, un'attività di clownterapy, fino a eventi speciali come, ad esempio, una salita in mongolfiera per ammirare dall'alto la nostra fattoria". Insomma, non si può dire che quella dei fratelli Binotto non sia una fattoria che punta in alto!
Andrea Festuccia
PianetaPSR numero 40 - febbraio 2015