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Multifunzionalità

I giovani scommettono su ambiente e agroenergie

I risultati di un'indagine della Rete Rurale Nazionale sulla propensione degli "under 40" a investire sulle attività connesse.

Fra i giovani agricoltori si fanno largo i servizi per l'ambiente, la produzione di energia alternativa e le fattorie didattiche, nuove frontiere per un'agricoltura moderna e sostenibile. E gli under 40 già impegnati in attività connesse sono quelli più propensi a valorizzarle ulteriormente in futuro, ma sono perfettamente consapevoli che non è possibile condurre  l'attività aziendale facendo solo assegnamento su queste, e che bisogna continuare ad investire anche sulle produzioni classiche. Questi alcuni dei dati emersi da un'indagine sulla multifunzionalità condotta dalla Rete Rurale Nazionale.

Così i giovani puntano sulla multifunzionalità

L'agricoltura multifunzionale risulta complessivamente diffusa nel 27,3% delle aziende agricole intervistate. In testa in questa speciale classifica il Centro, dove la conduzione simultanea delle attività classiche e delle attività connesse risulta presente in modo più capillare (in 4 aziende su 10), specie tra i giovani (in 5 aziende su 10), mentre nelle  Isole ricopre un ruolo minimale (poco più di un'azienda su 10, sebbene tra i giovani il rapporto salga a 2 aziende su 10).
Per quanto riguarda la tipologia di attività, è interessante notare come le aziende che svolgono congiuntamente attività classiche e attività connesse sono maggiormente dedite alla vitivinicoltura e all'olivicoltura, indirizzi produttivi che soprattutto nel caso delle aziende condotte da giovani surclassano la cerealicoltura e gli allevamenti
Le attività connesse che registrano un maggiore grado di affermazione sono la vendita diretta, le produzioni fresche e trasformate e l'agriturismo (rispettivamente, presenti nella misura del 18%, del 7,8% e del 7,2%). Fra i giovani intanto, sebbene ancora poco diffuse si fanno largo le attività che invece comportano un maggiore grado di innovazione e che denotano una più elevata sensibilità per le tematiche sociali e ambientali attuali - ossia i servizi per l'ambiente, la produzione di energia alternativa e le fattorie didattiche.
Capitolo qualità della vita: è interessante notare come i giovani sembrino apprezzare più degli anziani il vivere nelle zone rurali, che preferiscono alla città,  per la vicinanza della natura e per l'ambiente in cui far crescere i propri figli, per l'assenza di traffico e per il basso inquinamento. Tutti  d'accordo (under e over 40), sul fatto che il tipo di azienda che meglio si presta alla multifunzionalità è quella familiare, mentre sui servizi variano i pesi dati alle diverse componenti: i giovani sono più sensibili (anche per evidenti ragioni di utilizzo corrente) all'efficienza dei servizi scolastici, delle telecomunicazioni e ad internet, mentre i più anziani sono particolarmente attenti ai servizi postali.
Negli ultimi anni la multifunzionalità ha significato per molti agricoltori la possibilità di attingere ad un'ulteriore fonte di reddito e, per molti giovani  una chiave decisiva per la scelta di investire o meno in futuro sull'attività agricola. Da qui questa indagine, effettuata dalla Rete Rurale a partire da una rielaborazione dei dati rilevati nel 2009 nell'ambito dell'indagine "Il Welfare nelle aree rurali: il contributo dell'agricoltura - III annualità - Survey: Innovazione in agricoltura",  svolta dall'Università di Perugia e finanziata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Andrea Festuccia

 
 
 
 

PianetaPSR numero 1 - agosto 2011