Mi chiamo Alice Alessandrini e insieme a mio padre e a mio zio gestisco la Società agricola "Regina dei Sibillini" a Montefortino (Fermo) nelle Marche, dove produco pasta utilizzando il grano duro proveniente da terreni in quota sui Monti Sibillini, ad altitudini comprese fra 600 e 1000 metri.
Qui nelle Marche molto spesso si sente dire: "Noi marchigiani non ci sappiamo "vendere", non riusciamo cioè a comunicare il nostro valore agli altri, non riusciamo a promuoverci. Rimaniamo spesso arroccati, solitari, senza creare appartenenza e cameratismo. Pensiamo alle nostre ricchezze dal punto di vista naturalistico, culturale, storico, architettonico, folkloristico, delle piccole e medie imprese di successo che costellano la nostra terra nei più svariati settori.
E' da qui che voglio partire, perché io invece ho creduto subito nella possibilità di "esportare il territorio". Dopo aver fatto studi di scienze politiche (volevo fare la giornalista e in fondo eccomi qui a fare l'agri-reporter!) nel 2012 decido di dare una svolta alla mia vita e insieme a mio padre e mio zio, dai circa 3 ettari di terreno di proprietà, abbiamo creato una società agricola, che si chiama "Regina dei Sibilini", cominciando a prendere anche dei terreni in affitto. Oggi, che abbiamo poco meno di 40 ettari, circa un terzo è composto da terreni nostri, e il resto in affitto.
La nostra tipologia produttiva è quella del grano duro, una scelta rara in montagna, la cui coltivazione richiede grande attenzione ed è resa difficile dal clima, meno favorevole di quello collinare e caratterizzato da frequenti sbalzi termici e gelate primaverili. Così ci siamo adattati. Sui nostri terreni seminiamo a fine ottobre grani duri tardivi e una varietà a noi particolarmente cara, il Senatore Cappelli, varietà antica coltivata in passato nell'entroterra marchigiano. La neve, che cade fra novembre e marzo, lo ricopre proteggendolo dalle gelate e lo idrata lentamente. E' per questo che abbiamo fatto nostro l'antico proverbio "sotto la neve pane", perché è sotto la neve che i nostri grani crescono e maturano prima di diventare pasta ed è dalla neve che traggono i primi benefici.
Un'altra svolta è stata puntare sull'aggregazione: il rispetto del territorio, la volontà di migliorarlo e promuoverlo, ma anche la consapevolezza del bisogno di conoscere la provenienza di ciò che mangiamo, ci ha spinto ad aderire ad un progetto di microfiliera regionale. Si tratta di una filiera corta che ha partecipato al PSR 2007-2013, approvata dalla Regione Marche con marchio QM (Qualità garantita delle Marche), che riunisce più aziende agricole collocate nell'areale dei Monti Sibillini, fino al molino che si occupa della macinatura. È poi la stessa Regina dei Sibillini ad occuparsi della sua trasformazione in pasta. In particolare abbiamo usufruito delle misure 133 (per la promozione) e della 311 (per la diversificazione: vedi il pastificio). Attualmente la filiera dispone di una superficie di 60 ettari a grano duro per il raccolto 2015.
La microfiliera è una scelta coerente con la filosofia aziendale di produrre dove si vive, diciamo a km zero, sfruttando le risorse che la natura incontaminata che ci circonda ha da offrirci, in accordo col disciplinare di produzione di qualità QM. Riconosciamo l'importanza e il valore di alimentarsi in modo sano, di tornare ad abitudini alimentari che erano proprie del passato e che in alcune zone stanno scomparendo.
Per quanto riguarda la produzione della pasta la "Regina dei Sibillini" si affida alla tecnica artigianale tramite trafilatura al bronzo ed essiccazione a basse temperature. La filosofia di Regina dei Sibillini è coltivare e trasformare, per portare nella pasta tutto il buono che c'è in montagna: l'acqua, l'aria, la tradizione di fare le cose con cura.
Infine, credo che per migliorare bisogna cogliere anche le occasioni che vengono da settori fuori dal nostro: è per questo che abbiamo preso parte a un'importante iniziativa. Di recente è stato infatti costituito il Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea: il laboratorio, costituito da medici, giornalisti, chef, produttori dell'agroalimentare, promotori turistici, autorità politiche, ha l'obiettivo di diffondere e promuovere la dieta mediterranea, riconosciuta dal mondo scientifico quale standard di riferimento dell'alimentazione equilibrata, sostenibile e raccomandabile, e sancita dall'Unesco "Patrimonio culturale dell'umanità", di valorizzare le ricette tradizionali, di ricercare e utilizzare i prodotti della terra, di puntare l'accento sulle filiere corte, di salvaguardare i nostri borghi, di insegnare alle nuove generazioni il rispetto per la nostra terra.
Alice Alessandrini
PianetaPSR numero 41 - marzo 2015