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FARMER JOURNALISM 
 
ZAFFERANO & CO

Raccolta manuale e aula 2.0, il passato sa di futuro

Due farmer journalists di Enna riscoprono la tradizione della coltivazione, lavorazione e essiccazione manuale delle piante officinali, ma innovano con sala multimediale e cucina didattica
Filippa e Maria Rosa La Loggia dietro al loro stand in una rassegna agroalimentare

Mi chiamo Filippa La Loggia, sono un agronomo,  e con mia sorella Maria Rosa La Loggia, geologo, una decina di anni fa abbiamo deciso di riportare in auge quelle coltivazioni tipiche della nostra zona - siamo a Barrafranca, nella provincia di Enna -  che rischiavano di scomparire perché considerate poco remunerative o, semplicemente, perché l'agricoltura si stava evolvendo verso una meccanizzazione che le escludeva. Così siamo partite dallo zafferano, spinte dalla potenzialità qualitative e di mercato di questa spezia, con l'amore per la manualità dell'agricoltura e per il metodo di coltivazione biologico. Infatti oggi, che abbiamo ampliato la produzione con altre piante aromatiche come origano, salvia, maggiorana, rosmarino, melissa, lavanda, manteniamo fede a quell'intendimento iniziale grazie a una lavorazione manuale in tutte le fasi della produzione, dalla coltivazione all'essiccazione fino alla trasformazione. L'utilizzo del metodo biologico nella coltivazione delle nostre terre e delle tecniche tradizionali nella lavorazione, sono un connubio perfetto che ci permette di preservare le caratteristiche organolettiche dei nostri prodotti, dal seme fino alla confezione.
Già, perché la trasformazione è una delle fasi che  abbiamo voluto interne all'azienda, anch'essa manuale, e grazie alla quale oggi produciamo circa dodici prodotti (tipici del territorio ed innovativi) che commercializziamo sia allo stato fresco (asparago) che trasformato (confetture di ortaggi, conserve, pesti, olio allo zafferano, oleoliti, piante aromatiche essiccate, mandorle pralinate, legumi, ecc).
I passi verso "il futuro" o comunque verso un presente al passo con i tempi li abbiamo fatti in diversi modi: innanzitutto partendo dalla realizzazione di un marchio. Io e mia sorella abbiamo due aziende agricole distinte, ma ci era fin dall'inizio che mettere semplicemente insieme le forze non sarebbe bastato per competere sul mercato: bisognava creare un marchio comune, agire sulla comunicazione, e così abbiamo creato "le perle del bio". Poi bisognava farsi conoscere, far conoscere anche questa zona dei monti Erei nel cuore della Sicilia, con le sue belle colline. Siamo state presenti in maniera attiva nelle più importanti manifestazioni nazionali ed internazionali, Sana, Biolife, Salone del Gusto, Artigiano in Fiera, Cibus, Italia da Amare, Summer Fancy Food di New York, e oggi siamo collaboratori del  Cluster Biomediterraneo -EXPO 2015.
Importante il sostegno che abbiamo ricevuto, prima con il Por Sicilia 2006 - 2009, poi con il Psr 2007 - 2013, con la misura 311 che ci ha permesso di avviare tutto il discorso della diversificazione aziendale per la creazione di una "azienda didattica" - non solo fattoria didattica! - e l'allestimento di una sala multimediale,  a conclusione di un percorso didattico naturalistico e sensoriale fra i nostri terreni. Ci rivolgiamo quindi, oltre che alle scuole, a turisti italiani e stranieri, che potranno gustare anche ricette preparate con i nostri prodotti grazie a una cucina didattica. Insomma, riscoperta del passato, ma con un occhio...se non due...al futuro!

 
 
 
 

Filippa La Loggia

 
 
 

PianetaPSR numero 42 - aprile 2015