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PRIORITA'

Innovazione, il jolly per uno sviluppo sostenibile

Insieme al trasferimento della conoscenza rappresenta uno degli assi portanti della nuova programmazione - Le risorse finanziarie previste dai nuovi Psr attraverso un pacchetto di misure trasversali

Nell'attuale fase di programmazione dei fondi per lo sviluppo rurale l'intervento per lo sviluppo della conoscenza e dell'innovazione ha avuto nuovo slancio e nuove opportunità. Non a caso, la prima priorità del regolamento 1305/2013 prevede di promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali.
Si applica ad un ampio ventaglio di contenuti: i criteri di gestione obbligatori e le buone condizioni agronomiche e ambientali, le pratiche agricole benefiche per il clima e l'ambiente, l'ammodernamento e la competitività dell'impresa nonché l'integrazione di filiera e l'orientamento al mercato, il corretto uso delle risorse idriche, la difesa integrata, la sicurezza sul lavoro, la biodiversità e l'agricoltura biologica.
Si apre ad un numero maggiore e diversificato di utenti: imprese agricole, imprese forestali, PMI; imprese singole e associate. Si compone di azioni complementari e interconnesse: formazione e informazione (art. 14 -Misura 1), consulenza (art.15 - Misura 2), partenariati per l'innovazione, (art. 35 - Misura 16).
E' anche strumento di supporto per gli altri obiettivi: è infatti previsto in tutte le focus area di cui si compongono i Programmi di Sviluppo Rurale.
Le Regioni italiane, per il tramite delle Reti interregionali della ricerca e dei servizi e con il supporto del MIPAAF, hanno proposto e sollecitato gli uffici delle Commissione europea perché il periodo di programmazione che si sta avviando partisse con nuovi presupposti su questi temi e l'obiettivo sembra ampiamente raggiunto. Il MIPAAF, nell'ambito delle prerogative che gli competono, ha concorso alla creazione di un contesto favorevole alla diffusione dell'innovazione pubblicando il Piano strategico per l'innovazione e la ricerca nel settore agricolo, alimentare e forestale (https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/7801) che è stato approvato con Decreto del Ministro il primo aprile 2015; tale documento è stato redatto con il concorso della base produttiva agricola e forestale, delle Regioni e di esperti del sistema della ricerca italiana.

 

Fondi stanziati nei PSR 2014-2020 per gli interventi su innovazione e conoscenza
(valori espressi in euro)

Fonte: nostra elaborazione su documenti regionali
  *PSR approvati

Lo stato dei lavori
In questa fase il MIPAAF e le Regioni sono impegnati nella redazione dei documenti di programmazione che consentiranno di utilizzare i finanziamenti resi disponibili dal FEASR e nella contrattazione con gli uffici della Commissione europea. Sono stati approvati: il programma della Rete Rurale Nazionale, i PSR delle Regioni Veneto, Emilia Romagna, Toscana e della Provincia di Bolzano.
Fra le azioni che concorrono alla promozione dell'innovazione, quella che ha maggiormente tenute impegnate le istituzioni pubbliche italiane è la progettazione dell'European Innovation Partnership (Pei) per la produttività e la sostenibilità dell'agricoltura (art.55) un'iniziativa lanciata dal documento di indirizzo Europa 2020 per fare dell'Europa la più importante economia della conoscenza del pianeta. Si tratta di un'iniziativa con caratteristiche innovative rispetto a quanto previsto negli altri periodi di programmazione la quale prevede la creazione di Gruppi Operativi (G.O.), partnership complesse che hanno l'obiettivo di scegliere e diffondere le innovazioni utili a risolvere problemi reali delle imprese e dei territori (per dettagli vedi n. 32 Pianeta PSR).
La redazione del testo della Misura che finanzierà i suddetti G.O., la 16.1, ha comportato la soluzione di numerosi problemi procedurali nel tentativo non facile di mantenere inalterati gli obiettivi affidati ai G.O. e di rispondere alle regole procedurali e finanziarie del FEASR. I nodi da affrontare sono stati: le attività di animazione per la creazione dei partenariati, la natura giuridica dei G.O., le modalità di selezione dei progetti, l'opportunità o meno di indirizzare i G.O. verso temi ritenuti urgenti e prioritari da parte della Regioni, la scelta delle forme di finanziamento (pacchetti di Misure o sovvenzione globale?).
Il programma della Rete Rurale Nazionale dedica una delle quattro priorità di intervento ai temi dell'innovazione e, soprattutto, al supporto dei Gruppi Operativi del Pei, sia nella fase di istituzione sia in quella di lavoro. Dei circa 60 milioni di euro previsti per l'attuazione degli obiettivi della RRN, un importo fra il 20-25% sarà utilizzato per il sostegno alle attività di promozione dell'innovazione.
Nell'ambito dei Programmi di Sviluppo Rurale, le Regioni e Province autonome hanno ormai definito in modo abbastanza stabile le entità finanziarie da assegnare alle diverse Misure ed è quindi possibile fornire un quadro (anche se non definitivo) dell'investimento complessivo che sarà rivolto al raggiungimento degli obiettivi della prima priorità. Come emerge dalla tabella riportata, l'impegno finanziario complessivo dovrebbe essere pari al 4,5% del totale della spesa pubblica dei PSR, circa 850 milioni di euro. Esso è stato calcolato mettendo insieme i finanziamenti previsti nella Misura 1 (Informazione e formazione), nella Misura 2 (Consulenza), nelle Misure 16.1 (Costituzione dei Gruppi Operativi del PEI) e 16.2 (Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie).
Come si può notare, l'impegno finanziario non è uniforme: ci sono Regioni come il Piemonte, il Veneto, la Lombardia, il Molise, il Friuli, la Campania, che impegnano da circa il 6% al 14% della spesa complessiva nelle attività di promozione dell'innovazione; dall'altra, Regioni che investono meno, forse frenate dalla crescente complessità procedurale che gli interventi delle suddette Misure dovranno gestire.

 
 
 

Anna Vagnozzi (Cra/Inea)

 
 
 

PianetaPSR numero 43 - maggio 2015