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Toscana
 
NUOVI PSR/1

Competitività e ambiente, le scelte della Toscana

Progettazione integrata e pacchetto giovani, ecoincentivi e agricoltura biologica: ecco le principali opzioni del programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 dopo il disco verde di Bruxelles 

L'11 maggio, la Direzione Generale Agricoltura della Commissione Europea ha dato il via libera al Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana per il settennato 2014-2020. Si tratta di un traguardo importante che colloca la Regione Toscana nel gruppo delle prime 4 regioni italiane ad aver ottenuto l'ok dall'Europa.
Il nuovo PSR mette a disposizione oltre 961 milioni di euro, 91 in più rispetto al precedente periodo di programmazione 2007-2013.
Coerentemente con gli obiettivi strategici stabiliti a livello nazionale e delineati nell'Accordo di Partenariato, il PSR Toscana pone l'attenzione sulle azioni finalizzate al miglioramento della competitività aziendale, alla conservazione dell'ecosistema e all'adeguamento ai cambiamenti climatici, allo sviluppo economico e sociale dei territori rurali, con particolare riferimento a quelli montani. Tutto questo, accompagnato dal fabbisogno trasversale di innovare i comportamenti e gli attori del sistema rurale e in un ambito di semplificazione delle politiche regionali, tale da garantire agli agricoltori meno burocrazia e procedure più rapide (PianetaPSR, numero 32).
Rispetto alle intenzioni iniziali, il PSR Toscana attiva una molteplicità di misure e sottomisure, che danno risposta sia ai fabbisogni emersi durante la concertazione con il partenariato, sia alle richieste espresse dalla Commissione nella fase di negoziazione. Quest'ultima, d'altro lato, ha determinato anche alcune rinunce, sulle quali la Regione Toscana conta di poter tornare nell'immediato futuro.
La dotazione finanziaria è stata ripartita nel rispetto degli atti normativi europei che richiedono una specifica concentrazione tematica e in maniera funzionale all'importanza data ai diversi obiettivi individuati.
Il 45,62% del totale dei finanziamenti, pari a 438,8 milioni di euro, è destinato ad interventi volti  ad aumentare la competitività del settore (priorità 2 e 3) attraverso il potenziamento e la promozione di tecnologie innovative, l'ammodernamento e la diversificazione delle aziende agricole, l'organizzazione della filiera agroalimentare. Complessivamente, tali risorse consentiranno di sostenere interventi per una spesa pubblico-privato di circa 1 miliardo di euro.
Una quota importante è riservata alla progettazione integrata (con i bandi multi misura), che verrà attivata sia con i Progetti Integrati di Filiera (PIF), sia con il pacchetto giovani. L'obiettivo è, da un lato, rafforzare il coordinamento fra i soggetti della filiera garantendo rapporti più equi tra il settore agricolo e il settore della trasformazione e del commercio; dall'altro, favorire la fase di avvio della nuova impresa attraverso una serie di azioni a disposizione del giovane imprenditore.

 

Misure del PSR e relative dotazioni finanziarie

 

Circa 297,3 milioni di euro, pari al 30,9% delle risorse, sono destinati alla conservazione, al ripristino e alla valorizzazione degli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura, alla  tutela della biodiversità, alla prevenzione dell'erosione dei suoli e alla loro migliore gestione (priorità 4). Altri 113,3 milioni di euro sono invece stanziati per incentivare un uso più efficiente delle risorse idriche e dell'energia nell'agricoltura e nell'industria alimentare, nonché per favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili volte a ridurre le emissioni di gas serra (priorità 5).
Relativamente alla tematica ambientale, la nuova programmazione sostiene in particolare l'agricoltura biologica, che è collocata al centro delle misure legate al clima, e gli investimenti per lo sviluppo e la protezione delle foreste, alle quali è riconosciuto un ruolo fondamentale nella salvaguardia delle risorse naturali (in primo luogo le acque) e nel mantenimento della biodiversità, nonché nell'economia a bassa emissione di carbonio.
Per lo sviluppo economico e per l'inclusione sociale delle comunità rurali (priorità 6) le risorse ammontano a 98 milioni di euro (il 10,2% del totale), dei quali 40 milioni andranno ad implementare la banda larga e ultralarga, mentre i restanti 58 sono riservati al programma Leader.
La priorità 1 è "spalmata" su tutte le altre. Una dotazione specifica di 81 milioni di euro (pari all'8,4% di tutta la quota settennale) consentirà di promuovere lo sviluppo ed il trasferimento di conoscenze e l'innovazione, attraverso attività di cooperazione, formazione, informazione e servizi di consulenza.
Già con la conclusione della fase di negoziazione informale, la Regione Toscana ha dato il via ad  alcuni bandi in anticipazione (condizionati all'approvazione del PSR) fra cui i premi a superficie per le indennità compensative in zone svantaggiate e per l'agricoltura biologica.
Il 3 giugno, in continuità con le politiche di intervento della passata programmazione, è stato pubblicato  il bando per i Progetti Integrati di Filiera, che stanzia per l'anno in corso 90 milioni di euro. È inoltre previsto l'avvio del pacchetto giovani, con l'imminente uscita dei relativi bandi, per uno stanziamento previsto di 40 milioni di euro, e della misura sulla formazione, limitatamente ai corsi necessari per l'ottenimento dei tesserini fitosanitari.
Il 30 aprile si è inoltre conclusa la procedura di presentazione delle manifestazioni di interesse per la costituzione dei Gruppi Operativi, con oltre 350 proposte pervenute.

 
 
 

Patrizia Proietti

 
 
 

PianetaPSR numero 44 - giugno 2015