La fase di approvazione definitiva da parte della commissione europea dei Piani regionali di Sviluppo Rurale 2014-2020 non è ancora completata ma dalla lettura degli stessi emerge la volontà delle Regioni italiane di contrastare la senilizzazione dell'agricoltura e di rispondere all'interesse mostrato dai giovani nei confronti del settore al quale si approcciano con strategie innovative, con maggiore attenzione alla qualità dell'offerta produttiva, alla tutela dell'ambiente e ai fabbisogni del territorio contribuendo così al miglioramento della qualità della vita e agli aspetti socio economici dei contesti agricoli e rurali.
La priorità strategica dei PSR che mette al centro il rafforzamento della competitività del settore agricolo e forestale contempla l'attivazione di più misure dirette a sostenere l'attività imprenditoriale agricola e che prestano un'attenzione particolare ai giovani imprenditori. Tra queste misure, a livello nazionale, un ruolo rilevante è attribuito alla misura 6 "Sviluppo agricolo e aziendale": con circa il 7% delle risorse complessive, la misura è chiamata a sostenere la creazione e lo sviluppo di nuove attività economiche nelle aree rurali e la nascita di nuove aziende agricole, il ricambio generazionale, la costituzione e lo sviluppo di PMI extra-agricole nelle zone rurali e la diversificazione delle attività agricole.
A livello nazionale alla sottomisura 6.1 "Aiuti all'avviamento aziendale per giovani agricoltori", che prevede la concessione di un premio unico all'insediamento ai giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni che per la prima volta si insediano in un'azienda agricola, sono assegnati circa 851 milioni di euro, il 26% in più rispetto alle risorse assegnate all'analoga misura prevista nella programmazione 2007-2013.
Figura 1 - Risorse a favore del ricambio generazionale a confronto.
Rispetto alla passata programmazione, quasi tutte le Regioni hanno incrementato la dotazione della misura a favore del ricambio generazionale anche se in modo estremamente eterogeneo: in particolare, le Province Autonome di Trento e Bolzano, il Lazio e le Marche hanno più che raddoppiato le risorse. Al contrario, sono pochi i casi in cui si è verificata una riduzione degli stanziamenti e solo per la Valle d'Aosta si tratta di una diminuzione rilevante (-43%).
Un'ulteriore prova dell'importanza che l'insediamento di giovani agricoltori rivestirà all'interno della programmazione 2014 - 2020, è costituita dal fatto che sulla sottomisura 6.1 sono concentrati più della metà (55% circa) dei fondi totali assegnati alla misura 6 nel suo complesso. I casi più eclatanti sono rappresentati dalla PA di Bolzano (100%), che nell'ambito della misura 6 ha scelto di attivare solo la 6.1, dal Piemonte (89%) e dall'Abruzzo (80%); all'estremo opposto si collocano, invece, Sicilia (27%) e Campania (36%). Inoltre, se si analizzano separatamente le Regioni obiettivo Convergenza e obiettivo Competitività, si scopre che nel primo caso l'incidenza, in termini finanziari, della sottomisura in questione sale al 63%, mentre, nel secondo, si attesta su un livello più basso, intorno al 43%.
Tab. 1 - Peso della sottomisura 6.1 all'interno
della misura 6 "Sviluppo agricolo e aziendale".
Il premio ai giovani agricoltori "attivi" e con competenze adeguate, va da un minimo di 15.000 a un massimo di 70.000 euro. In alcuni PSR sono previsti importi differenziati sulla base delle condizioni socio economiche dell'area e della localizzazione delle imprese sul territorio. In particolare, a livello regionale, premi di importo maggiore sono previsti in Emilia Romagna, Lombardia e Toscana a favore delle imprese locate in aree disagiate o con vincolo naturale mentre in Piemonte e Puglia un premio maggiore va all'impresa di nuova costituzione rispetto a quella in cui subentra un giovane imprenditore. L'erogazione del premio è previsto in due rate decrescenti nell'arco di un periodo massimo di 5 anni.
La concessione del premio è condizionata dalla presentazione, contestuale alla domanda di aiuto, di un piano aziendale la cui attuazione deve iniziare entro 9 mesi dalla data della decisione con cui si concede l'aiuto. Inoltre, per la prima volta, la dimensione economica aziendale costituisce una condizione di accesso al premio per cui questo è concesso qualora l'impresa sia in grado di garantire una produzione standard che va da un minimo di 10.000 - 18.000 euro a un massimo di 200.000 - 250.000 euro, a seconda della tipologia di area in cui la stessa è locata.
In quasi tutti i PSR italiani è previsto l'incremento della competitività e della redditività delle imprese agricole condotte da giovani secondo una logica di progettazione integrata riconducibile all'adozione del "Pacchetto Giovani", strumento che consente al giovane imprenditore di ottenere un sostegno per l'avvio della propria attività imprenditoriale accedendo a più misure del PSR.
Non solo quindi un premio all'insediamento ma anche possibilità di favorire la crescita professionale dell'imprenditore (misure 1 "Trasferimento delle conoscenze e azioni di informazione" e 2 "Servizi di consulenza, di gestione aziendale e di servizi di supporto alle aziende"), l'adattamento strutturale dell'impresa (misura 4 "Investimenti in immobilizzazioni materiali" e la sottomisura 6.4 "Investimenti per la creazione e lo sviluppo di attività non agricole") e l'integrazione con gli altri attori della filiera agricola (misura 16 "Cooperazione").
Ad ogni modo, oltre alle misure proposte nel "Pacchetto giovani", per sostenere il progetto d'impresa vitale e competitiva tra i criteri di selezione dei beneficiari in diverse misure sono state riconosciute priorità di accesso al finanziamento ai giovani imprenditori.
Raffaele De Franco
defranco@inea.it
Barbara Zanetti
zanetti@inea.it
PianetaPSR numero 45 - luglio/agosto 2015